First look Ash vs. Evil Dead - Stagione 1

La serie Ash vs. Evil Dead porta sul piccolo schermo l'atmosfera e gli elementi che hanno portato al successo l'horror cult La saga, raccontando un nuovo capitolo della vita dell'antieroe Ash

First look Ash vs. Evil Dead - Stagione 1
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C'era una volta una coppia di amici, Sam Raimi e Bruce Campbell, che da grandi volevano fare cinema. Ogni week end, perché durante la settimana non potevano, si vedevano e, insieme ad altri amici, giravano in allegria e spensieratezza scene truculente e piene di sangue, vicino ad una baita immersa nel verde. Quelle sequenze, legate da una trama che era poco più di una scusa, divennero un film... e che film! Parliamo ovviamente di Evil Dead, in Italia intitolato La Casa, diventato un vero e proprio cult, con i due sequel, della cinematografia horror. Nemmeno Sam e Bruce avrebbero pensato di stare mettendo mano a un vero e proprio mito degli anni '80, mai dimenticato. Infatti, dopo circa un quindicennio di torpore, il mito di Ash e della sua lotta al Necronomicon sono tornati in auge nella forma che a noi piace di più: la serie televisiva.

Dammi un po' di zucchero, Baby!

Sono passati decenni da quando i demoni, scatenati da una lettura poco attenta del Necronomicon, avevano infestato la vita di Ash (Bruce Campell); l'uomo era quindi tornato alla sua vita normale, diviso tra il suo lavoro di commesso in un grande magazzino e il suo amore per il sesso facile e privo di ogni implicazione amorosa. L'esistenza dell'antieroe che in altri tempi aveva combattuto con un'intera armata delle tenebre, sembra quindi fin troppo routinaria... Eppure con Ash, si sa, nulla può scorrere tranquillamente e lui stesso se ne accorge: mentre, nel lercio bagno di un bar, si sta "relazionando" ad una donna appena conosciuta, questa svela gli inequivocabili segni di possessione demoniaca. E' solo un'impressione, ma Ash capisce che qualcosa non va. Inizia così a scavare nella sua memoria alla ricerca dei motivi di queste sue allucinazioni. Presto detto, la colpa è ovviamente, come in passato, la sua.
A questo punto la situazione è più chiara: il male è ritornato, quindi c'è di nuovo bisogno di lui! Stavolta però il protagonista non è solo, ma è aiutato da due suoi colleghi, Pablo Simon Bolivar (Ray Santiago), e Kelly Maxwell (Dana DeLorenzo); intanto anche qualcun altro si sta occupando di strani eventi che stanno accadendo in una baita immersa nel verde.

Horror comedy in puro stile anni '80

Ash Vs Evil Dead, oltre ad essere un sequel degli eventi dei capitoli precedenti, lo è anche del punto di vista stilistico, mantenendo continuità con il carattere leggero e comedy del brand. La saga cinematografica di Evil Dead da sempre si è distinta perché, a differenza di tante altre produzioni, non si è mai presa sul serio e ha sempre usato l'arma dell'ironia come elemento cardine; ciò ne ha decretato il successo all'interno del panorama splatter e slasher.
Nel serial di Starz persino gli indemoniati, per quanto terrificanti, mantengono una vena ironica e comica mai vista prima: non disdegnano infatti battute maligne o atteggiamenti politicamente scorretti. Il pubblico è ormai abituato a horror che, per quanto di successo, sono privi di ironia, voglia di non prendersi sul serio, umorismo nero, e il tutto mantenendo un livello artistico molto alto.
Ash, poi, si distingue sicuramente dagli eroi e super eroi di cui ormai la televisione mondiale si sta saturando: il personaggio, interpretato come al solito magistralmente da Bruce Campbell non è certo senza macchia e senza paura o mosso da chissà quali ideali, anzi! E' un uomo insopportabile e borioso, sgradevole nell'approccio con il prossimo, un antieroe, che, suo malgrado, si ritrova a dover gestire una situazione sovrannaturale ben più grande di lui. Il sorriso sul volto dei telespettatori nasce nel momento in cui si scopre che Ash stesso è l'artefice del suo male, in quanto è grazie alla sua superficialità che l'Evil del titolo viene scatenato ed è lui che deve metterci una toppa.
La serie ha un taglio che si potrebbe definire vintage: tutto dalla fotografia alla regia, dalla storia alla recitazione viene direttamente dagli anni '80. Ciò, però, non solo non limita in nessun modo il buon risultato della serie, anche per le generazioni che mai hanno sentito parlare prima del brand, anzi, paradossalmente, gli conferisce un'originalità unica nel panorama horror del momento.
Ovviamente anche Ash Vs Evil Dead non è tutto rose e fiori, ma si tratta più che altro di dettagli che però, sul lungo periodo, potrebbero influire sulla qualità della serie. I film della saga si sono sempre distinti per una trama essenzialmente povera e snella, occasione per portare allo spettatore una sequenza incessante, mozzafiato, piena di ritmo, continua, di scontri tra Ash e i demoni. Un'impostazione simile, se per una pellicola cinematografica può funzionare, per una serie sicuramente no, per cui Ash Vs Evil Dead dovrà essere dotato di una storia ben precisa e dettagliata, ben più sostanziosa di quella del suo prequel. Probabilmente proprio per questo, Sam Raimi, così come gli autori con cui collabora, ha deciso di inserire anche un'altra linea narrativa che riguarda le indagini di un'agente, decisa a capire cosa si cela dietro la morte inspiegabile ed innaturale di un suo collega.

Ash vs. Evil Dead - Stagione 1 Ash Vs Evil Dead è tutto quello che un horror junkie degli anni ottanta ha sempre desiderato e non ha mai osato chiedere: rivedere lo stile che ha fatto di Sam Raimi un mito, reinventato senza tradirne l'identità. Resta comunque una serie che non potrà accattivarsi le simpatie di tutto il pubblico, e nemmeno ci tenta, restando ben incasellato nel genere di appartenenza, nonostante tutte le divagazioni comedy e lo humour nero che si permette. I fan dell'horror lo troveranno irresistibile, a patto di fare i conti con un serial che non solo non si prende sul serio, ma tende a prendere in giro i cliché del genere di appartenenza sia per quel che riguarda l'eroe di turno che gli irresistibili demoni. Riserve anche sulla possibilità che la serie possa sopravvivere sul lungo periodo, proprio per il carattere stesso del brand, ma c'è da dire che Raimi non è nuovo al mondo delle serie televisive e da questo punto di vista ha sempre saputo dare longevità alle sue opere. Al momento, in conclusione, Ash Vs Evil Dead resta consigliatissima. Solo chi proprio non regge scene impressionanti e sangue a profusione dovrebbe tenersene alla larga.