Better Call Saul 3x01: Odio Fraterno

Lo spin-off di Breaking Bad torna per un terzo ciclo di episodi, all'insegna della guerra aperta fra Jimmy e Chuck McGill.

Better Call Saul 3x01: Odio Fraterno
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Si inizia, ancora una volta, in bianco e nero. "Gene", sempre più triste e disilluso, continua a passare le sue giornate nella monotonia più assoluta, senza darsi a comportamenti troppo vistosi per evitare di essere riconosciuto in quanto Saul Goodman, l'avvocato che fu al servizio di Walter White e Gus Fring. Un giorno si siede su una panchina in un centro commerciale per consumare un pranzo modesto, e nota un giovane ladro che cerca di nascondersi. Dopo aver segnalato la sua presenza alle forze dell'ordine l'ex-giurista si fa momentaneamente possedere dallo spirito di un tempo e urla al malcapitato "Non dire niente! Procurati un avvocato!". Da qualche parte si cela ancora un'anima ribelle, desiderosa di fuoriuscire ma destinata a vivere in eterno come una persona invisibile. E da quell'apertura malinconica si passa ai titoli di testa, pronti per un nuovo capitolo di Better Call Saul e del passato di Jimmy McGill alias Saul Goodman.

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Avevamo lasciato Jimmy (Bob Odenkirk) con la scoperta che suo fratello Chuck (Michael McKean) intende incastrarlo grazie ad una registrazione incriminante. Un nastro legalmente inutilizzabile, ma che a Chuck servirà per umiliare Jimmy in ogni modo. Nel frattempo, il protagonista cerca di mantenere intatto il proprio rapporto con Kim (Rhea Seehorn), mentre Mike (Jonathan Banks) intende scoprire chi gli ha impedito di uccidere Hector Salamanca. Le due storyline sono gestite in un perfetto equilibrio fra verbosità e silenzio, con lunghi sproloqui da parte di Jimmy che si alternano alle pochissime battute di Mike, un personaggio che a questo punto sarebbe capace di reggere un episodio intero quasi senza aprire bocca.

E qui entra in gioco la dimensione prequel della serie, legata a Breaking Bad e apparentemente destinata, in un futuro prossimo, a farci rivedere un antagonista amatissimo come Gus Fring (la cui presenza è stata confermata dal suo interprete Giancarlo Esposito). Eppure la suspense non è calibrata solo per chi conosce già i destini dei personaggi, ma è invece gestita da Vince Gilligan e Peter Gould in modo tale da rendere l'attesa appetibile anche per i neofiti che conoscono solo Better Call Saul. Viene così a crearsi un delizioso ibrido fra legal drama e thriller che vuole esplorare ancora una volta le contraddizioni della psiche umana in chiave tragicomica, al servizio di una trama orizzontale che continua a crescere nell'intento di rendere la trasformazione di Jimmy in Saul appassionante quanto quella di Walter White in Heisenberg. E ancora una volta si prospettano altri nove episodi da assaporare senza esitazioni, come sempre quasi in contemporanea con l'America tramite Netflix.