Dear White People 1x01: civiltà e razzismo nel college drama targato Netflix

Disponibili su Neflix tutti i dieci episodi della serie ispirata al film omonimo del 2014, creata da Justin Simien. Ecco le nostre prime impressioni.

Dear White People 1x01: civiltà e razzismo nel college drama targato Netflix
Articolo a cura di

Samantha White, occhi chiari e un cognome che contraddice la sua carnagione mulatta, è una studentessa di comunicazione all'Università di Winchester. Il college, inserito nella prestigiosa Ivy League, viene frequentato quasi interamente da ricchi figli della borghesia bianca con una piccola minoranza black che Samantha difende e rappresenta grazie al programma radiofonico da lei condotto, Dear White People; in quello spazio indipendente si rivolge alla comunità universitaria e denuncia episodi di razzismo ai danni del collettivo nero, organizza sit-in, ribellandosi ad un sistema che nell'America post Obama sembra ancora schiava di piaghe sociali come la difficile convivenza tra persone di colore diverso. Erano queste le premesse di Dear White People, la pellicola scritta e diretta da Justin Simien nel 2014, premiata dalla giuria del Sundance Film Festival e ora diventata una serie per Netflix che debutta il 28 aprile sulla piattaforma streaming: il regista, classe '83, aveva trasformato i ricordi della sua esperienza universitaria nella sceneggiatura del suo esordio dietro la macchina da presa (finanziato da una campagna su Indiegogo), una storia sulla ricerca della propria identità, più che sullo scontro razziale.

Un prodotto di gran lunga superiore alla media dei teen/college drama contemporanei

Mentre i critici lo paragonano a Spike Lee, Simien rifiuta la somiglianza citando invece Woody Allen e Ingmar Bergman come sue fonti di ispirazione (il poster di Persona è inquadrato in una scena dell'episodio pilota), mettendo in pratica quanto già espresso nel film originale e condensando in trenta minuti dialoghi densi, terminologie politiche, umorismo millennial e un tocco di modernità nella messa in scena. Temi e modi di comunicare allo spettatore sono di gran lunga superiori alla media dei teen/college drama offerti dal panorama televisivo contemporaneo, ed è ciò su cui Dear White People - con il benestare di Netflix e della sua autonomia produttiva - punta i riflettori: diversa da un normale e insipido show che normalmente potremmo trovare sulle reti di CW (menzionata in una battuta divertente della protagonista Samantha), la creatura di Simien affila gli artigli giocando sui luoghi comuni, ma lo fa con una proprietà di linguaggio sorprendentemente seria e consapevole.
Il potenziale c'è ed è visibile sulla superficie, a metà fra racconto satirico e dramma sentimentale. Per ora Dear White People si rivela al pubblico nella sua strana e affascinante non immediatezza, con una puntata inaugurale frizzante, pregna di argomenti e mai banale. Se questo è solo l'inizio, cosa ci riserveranno gli altri nove episodi?