First look Outlander - Stagione 1

Esordio di buon livello, ma non del tutto convincente, per la serie tratta dai romanzi di Diana Gabaldon

First look Outlander - Stagione 1
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La popolarità dei romanzi scritti da Diana Gabaldon, giunti già a quota otto volumi, ha permesso a Outlander, la nuova serie di Starz, di ottenere una grande attenzione mediatica ancora prima del suo esordio. La strategia promozionale della tv via cavo, che comprendeva la scelta di permettere la visualizzazione dello streaming in anteprima rispetto alla messa in onda sul piccolo schermo, sembra inoltre aver dato i suoi frutti con oltre un milione di spettatori (senza contare i dati legati alla pirateria) che hanno già potuto avvicinarsi alla storia d'amore a tinte fantasy prodotta da Ronald Moore (Battlestar Galactica).
Il progetto sulla carta sembra possedere tutti gli elementi necessari ad attirare il pubblico televisivo, non necessariamente femminile: oltre all'evidente romanticismo, infatti, tra gli elementi che sostengono la trama ci sono anche aspetti storici e una buona dose di azione.
L'emittente televisiva statunitense sembra avere grandi aspettative nei confronti dello show e non è difficile prevederne fin da ora il rinnovo per la seconda stagione.

Un misterioso viaggio nel passato

La seconda guerra mondiale ha tenuto a lungo distante Claire Randall (Caitriona Balfe), impegnata come infermiera al fronte, da suo marito Frank (Tobias Menzies).
Alla fine del conflitto, la coppia si riunisce e si concede, per riavvicinarsi e superare insieme quanto vissuto, una vacanza in Scozia dove l'uomo inizia a indagare sulle sue origini. Frank e sua moglie, una notte, assistono anche a rituali affascinanti e misteriosi con profonde radici nel passato.
La mattina successiva, Claire, dopo aver toccato una delle pietre coinvolte nel rito, si risveglia inspiegabilmente nel 1743 dove viene inseguita da Black Jack Randall (Menzies), un violento capitano dell'armata britannica che sta cercando di fermare un'insurrezione scozzese. La donna viene quindi salvata da Jamie Fraser (Sam Heughan), un membro del Clan MacKenzie.

Un ritmo fin troppo lento

Il pilot di Outlander sfrutta con efficacia il buon livello tecnico e artistico delle persone coinvolte nella produzione della serie, pur risultando in più momenti eccessivamente retorico ed enfatico. La voce narrante, infatti, appesantisce non poco la struttura dell'episodio anche se aiuta a rispettare la struttura del romanzo, per la gioia dei fedeli lettori. Pur promettendo qualcosa in più rispetto a una doppia storia d'amore travagliata, il ritmo del primo episodio dello show risulta così troppo lento e cadenzato per mantenere alta l'attenzione per i quasi sessanta minuti di cui è composto tra la parte del pubblico che non ha già avuto modo di appassionarsi all'intreccio creato tra le pagine.
La bellezza dei paesaggi e le promettenti sfumature di mistero rappresentano però una cornice interessante per gli eventi che, tuttavia, non mettono mai in ombra i personaggi principali e i loro sentimenti ma, al contrario, li valorizzano rendendoli meno stereotipati e banali.
Un punto a favore dello show è inoltre la scelta degli attori: Caitriona Balfe è in grado di portare sul piccolo schermo una donna indipendente e dalla personalità ricca di sfumature, mentre Tobias Menzies e Sam Heughan possiedono il carisma necessario per evitare il rischio di essere messi in ombra dalla determinazione della protagonista. Il personaggio di Claire sembra infatti essere stato creato con grande attenzione e tenendosi ben distanti da ogni possibile stereotipo romantico di una certa tipologia di letteratura "rosa" in cui basta l'entrata in scena a cavallo di un possibile principe azzurro per far perdere la testa alla protagonista della serie.
A suscitare qualche dubbio al termine del pilot è però la struttura narrativa che sembra fin troppo legata ai romanzi e si adatta con non poche difficoltà al mezzo televisivo in cui la lentezza è molto spesso un difetto difficilmente superabile.

Outlander - Stagione 1 Outlander supera, seppur non a pieni voti, la difficile sfida rappresentata dall'episodio che segna l'esordio della serie, possedendo un suo fascino estetico e narrativo. Il progetto prodotto da Ronald D. Moore è caratterizzato da una buona qualità e da un cast di livello ma sarà necessario attendere gli sviluppi futuri per capire come verranno gestite le due dimensioni temporali, gli elementi più legati al fantasy, e l'evoluzione dei personaggi. La storia creata da Diana Gabaldon convince con riserva, nella speranza che il romanticismo non scivoli mai in atmosfere troppo edulcorate e in un sentimentalismo sopra le righe.