First look The New Normal - Stagione 1

Preceduta dalle polemiche, The New Normal si rivela una serie leggera, e forse fin troppo ricca di buoni sentimenti

First look The New Normal - Stagione 1
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Preceduta da aspre polemiche ancora prima della sua messa in onda, la nuova serie tv targata Ryan Murphy, The New Normal, sfrutta l'idea del nuovo concetto di famiglia per ironizzare sui cambiamenti sociali del mondo contemporaneo.
Il pilot, anche a causa della breve durata inferiore ai 30 minuti, getta le basi per la storia ed offre un assaggio dell'atmosfera generale che sembra in grado di promettere una buona dose di risate e qualche spunto su cui riflettere. Tra battute e stereotipi, la nuova serie della NBC prova a ribadire che la normalità è un concetto astratto che muta inesorabilmente con lo scorrere del tempo, e la famiglia (un po' sulla scia di Modern Family) ne è l'esempio perfetto.

Famiglia allargata

La trama ruota intorno alla coppia formata da Bryan Collins (Andrew Rannells) e David Murray (Justin Bartha): una coppia gay che decide di avere un figlio e si affida ad un'agenzia per trovare una madre surrogata per realizzare il proprio sogno. La scelta ricade su Goldie (Georgia King): una giovane donna che ha deciso di cambiare vita dopo aver scoperto di essere stata tradita. Goldie si allontana dalla cittadina di provincia dove viveva con la figlia Shania (Bebe Woods) e l'intollerante nonna Jane (Ellen Barkin), e si trasferisce a Los Angeles. Con la speranza di avere i soldi per offrire una vita migliore a Shania e realizzare il suo progetto di diventare avvocato, Goldie conosce Bryan e David, e le vite di tutti loro sono destinate a cambiare per sempre.

Gli opposti si attraggono

The New Normal si basa principalmente sul continuo scontro di caratteri e mentalità, a cui si affiancano molti buoni sentimenti e, purtroppo, un'esigua dose del cinismo dissacrante a cui il nome di Ryan Murphy aveva abituato lo spettatore.
I due protagonisti maschili, Justin Bartha e Andrew Rannells, sono ben delineati nel loro essere opposti e complementari all'interno della loro relazione di coppia. Meno efficaci, invece, i personaggi femminili che non brillano nell'esordio della serie: Georgia King non riesce a convincere nei momenti più emotivi della puntata, mentre Ellen Barkin è troppo ferma nel suo ritratto di donna dalla mentalità chiusa ed intollerante per riuscire a risultare convincent, e e si limita a ricordare una brutta copia dell'ormai iconica Sue Sylvester di Glee. Il pilot, inoltre, non lascia molto spazio alla giovanissima Bebe Wood che, tuttavia, potrebbe diventare in breve tempo uno dei punti di forza di The New Normal grazie a quello che sembra essere il giusto equilibrio di innocenza ed intelligenza nel delineare il carattere di una ragazzina ben consapevole del mondo che la circonda.

Premesse soddisfacenti

I dialoghi riescono ad essere brillanti, sfruttando alcune battute destinate a rimanere impresse subito dopo la visione degli episodi (tra cui quella che dà il titolo alla serie), ma bisognerà aspettare per capire se The New Normal possa mantenere un livello medio alto con il trascorrere del tempo.
L'impressione iniziale è infatti quella di un insieme di troppi spunti ed elementi presentati eccessivamente in fretta che, invece, avrebbero forse meritato uno sviluppo più lento. L'importante passaggio che collega la fuga di casa di Goldie alla sua decisione di diventare madre surrogata, ad esempio, viene quasi del tutto trascurato nonostante la sua importanza per l'intreccio narrativo e le motivazioni della donna risultano poco credibili.
L'espediente del racconto di quanto accaduto da tramandare alla nuova vita in arrivo è un'idea simpatica, ma non di sicuro originale, e il montaggio e la regia potrebbero essere curati maggiormente per offrire una struttura più lineare e dinamica.
Il risultato finale è in ogni caso piacevole e promettente.

The New Normal - Stagione 1 The New Normal non piacerà sicuramente a chi guarda con diffidenza e sospetto alle nuove dinamiche famigliari e al mondo omossessuale, ma merita una visione per la sua leggerezza e dolcezza nel rappresentare il desiderio di formare una famiglia o di dare un futuro migliore ai propri figli.