Half season Flash Forward - Stagione 1

Il 6 Ottobre 2009 tutti videro pochi minuti del proprio futuro. Ecco le conseguenze!

Half season Flash Forward - Stagione 1
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Il flashforward, o prolessi, è una tecnica narrativa recentemente utilizzata da serie televisive come Lost (dopo aver ridato lustro ai flashback, o analessi), che consiste nel mostrare anticipatamente una porzione più o meno ampia di un evento collocato successivamente nella narrazione complessiva.
In FlashForward questa tecnica narrativa diventa a tutti gli effetti parte fondamentale del materiale narrato, con i personaggi che si trovano a fare i conti con le proprie visioni di un futuro prossimo, collocato a circa sei mesi di distanza.
E' l'intera popolazione mondiale ad avere avuto questo "assaggio" di futuro, due minuti e diciassette secondi di eventi (non vissuti direttamente, ma in modo passivo) che in alcuni casi sembrano inspiegabili. Tradimenti, gravidanze mai progettate, visioni di persone ritenute morte, insomma: un gran "trambusto".

Trama

Dopo il grande evento scatenante del pilot, la storia stenta a prendere corpo e non decolla, se non negli ultimissimi episodi. La scelta di rendere le vicende come una sorta di grande indagine, per quanto potenzialmente vincente, finisce per far risultare la trama abbastanza statica e annacquata. In aggiunta a macchinazioni politiche prive di spessore, a complotti a volte poco originali e privi di mordente e a personaggi astutamente ambigui ma quasi inutili, si può dire che i risultati sono, finora, estremamente negativi. E' ancora presto per parlare di disfatta, perché questi elementi risultano solo dei tasselli in una trama a "mosaico" che avrà tempo e modo di svilupparsi in seguito. Quel che resta è una sensazione di una "trama che ci sarà", un continuo rimando delle vere potenzialità narrative dello show.

Destino o libero arbitrio?

Proprio come nella quinta stagione di Lost, ci si trova di fronte a un dilemma: è possibile cambiare il futuro, o tutto è già scritto? Il tema dell'uomo che combatte contro il suo destino è un tema "millenario", che non smette di essere affascinante: siamo pedine prevedibili di una immensa scacchiera o siamo i liberi artefici delle nostre azioni?
FlashForward cerca di mandare avanti le due ipotesi, in modo da tenerle entrambe in considerazione. Questo aspetto, centrale per la riuscita della serie, ha il difetto di essere troppo "palesato", come troppo didascalici sono a volte i dialoghi. Sarà interessante vedere come si presenterà questo fatidico 29 aprile alla luce di alcuni eventi immodificabili (la morte di un personaggio che eppure aveva avuto un flashforward), che in linea teorica dovrebbero completamente smentire l'ipotesi deterministica, e di come la serie saprà portare nuovamente il dubbio nelle successive stagioni (alla luce di successivi flashforward).

Personaggi e coppie

Il vero nodo dolente della stagione è rappresentato dai personaggi, poco interessanti, e dalla loro caratterizzazione. Dopo essere stati introdotti malamente nelle primissime puntate, in qualche modo si è tentato di rivelarne nuove sfaccettature. Tentativi apprezzabili, che trovano massima concretezza nel nono episodio (non molto gradito dai fan della serie), puntata intimista che mette in disparte i personaggi principali e i misteri, concentrandosi su due personaggi: Keiko e Bryce, due anime gemelle fisicamente molto lontane (lei ad Hong Kong, lui a Los Angeles), che si incontrano per la prima volta proprio nel loro flashforward.
Ci soffermiamo su quest'episodio (per nulla trascendentale, anzi, solo discreto) perché è l'unico finora che abbia messo seriamente al centro i personaggi, facendoci empatizzare con qualcuno di essi. Nel frattempo il triangolo Olivia-Mark-Lloyd è mostrato con così tanta insistenza da risultare fin da subito una parte indesiderabile degli episodi e, purtroppo, anche abbastanza corposa.
Poco meglio se la cava la coppia Demetri-Zoey, che, pur con risvolti estremamente prevedibili, ha lo spazio "giusto" all'interno dell'episodio, senza risultare eccessivamente pesante.
Con Aaron e Janis le cose si fanno un po' più interessanti, lui alle prese con una figlia creduta morta, lei alle prese con una futura gravidanza . Anche qui il richiamo alla vite a alla morte fa pensare molto a Lost.

Misteri

Uomini mascherati, canguri in libertà (richiamo agli orsi polari di Lost?), mani blu, enormi torri in Somalia, possibili spie interne, sono pezzi di puzzle che dovrebbero tenere la trama sul vivo, ma che a conti fatti risultano gestiti male. La serie perde troppo tempo con situazioni sentimentali (il triangolo Mark-Olivia-Lloyd per esempio), con personaggi poco interessanti e con indagini quasi sempre prive di spessore, non permettendo alla serie di decollare.
Se con il ritorno la serie saprà portare un'inversione di tendenza, potremmo trovarci davanti ad un prodotto interessante, ora come ora qualsiasi paragone qualitativo con serie come Lost risulta estremamente ridicolo.

Flash Forward - Stagione 1 Questo primo scorcio di FlashForward ci mostra una serie poco matura, con una trama mal gestita nelle dinamiche e con personaggi privi di spessore. Nonostante le potenzialità del plot, le numerose sbavature ed i frequenti momenti di stasi narrativa non ci lasciano ben sperare. Aspettiamo comunque il finale di stagione per tirare le dovute conclusioni.