Half season Once Upon a Time - Stagione 1

Come procedono le cose nella "fantastica" cittadina di Storybrooke?

Half season Once Upon a Time - Stagione 1
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“Il libero arbitrio... è una fregatura” recita Al Pacino nel film L'avvocato del diavolo e non potrebbe esserci riassunto migliore per trovare una chiave di lettura a questo inizio di stagione di Once Upon A Time.
Se il pilot mostrava un tradizionale approccio al mondo delle fiabe con una netta contrapposizione tra buoni e cattivi, le puntate successive hanno mostrato come nessuno degli abitanti di Storybrooke possa definirsi veramente innocente e a metà stagione ci si inizia a chiedere se il "vissero felici e contenti" sarebbe mai esistito nel loro regno d'origine o se le scelte di ognuno di loro li avrebbe portati in una situazione simile a quella in cui si ritrovano ora a causa della maledizione.

Personaggi complessi

Ogni personaggio è stato mostrato in un passato dove ha preso delle scelte importanti: Rumpelstiltskin ha sacrificato la sua umanità, l'amore del figlio e quello di Belle per mantenere il suo potere, spinto da un desiderio di rivalsa per un destino poco fortunato, Regina avrebbe potuto salvare suo padre, suo marito, il suo amante, ma non l'ha fatto, mentre Cenerentola ha avuto il suo ballo, ma a quale prezzo? Le loro scelte, gli errori, le debolezze, il coraggio e ogni altra sfumatura caratteriale con cui gli sceneggiatori hanno modificato le fiabe tradizionali hanno portato i protagonisti a liberarsi dall'immagine portata avanti dalla tradizione Disney di cui hanno mantenuto però molti elementi distintivi, come i vestiti o l'aspetto fisico. Il vero ostacolo per raggiungere un lieto fine in questo modo non è più un male distante o un unico nemico, ma i problemi ed i comportamenti quotidiani.

Sulle orme di Lost

La grande esperienza in campo televisivo del team di sceneggiatori è stata sfruttata al meglio e Once Upon A Time procede in modo avvincente episodio dopo episodio grazie a dinamiche interessanti nel presente e flashback che rivelano i punti di contatto tra i vari protagonisti delle fiabe, che si intrecciano tra loro dando vita ad un universo inedito ed originale dalle infinite potenziali ramificazioni. Gli autori hanno dato ampio spazio anche al concetto di famiglia di cui ne hanno mostrato sapientemente i pregi ma anche i difetti e le debolezze.
Per anni si è cercato di ripetere il successo di Lost e lo si è fatto puntando sul fattore mistero, sugli eventi inspiegabili, su trame complesse. Regolarmente ed inesorabilmente questi tentativi sono falliti perché si è commesso l'errore di puntare all'esterno, alle spettacolarizzazione, quando la vera chiave del suo successo era la capacità di ritrarre fino in fondo l'animo umano. Pur davanti a fatti irreali, gli autori erano in grado di addentrarsi nella mente e di mostrare con estrema realtà come ogni minima azione, anche la più apparentemente irrilevante, abbia conseguenze profonde sull'individuo che le compie, le subisce o deve assistervi. Una lezione che i creatori, Adam Horowitz ed Edward Kitsis, hanno imparato e riutilizzato in Once Upon A Time. Inoltre gli autori non hanno sicuramente cercato di nascondere i legami con Lost di cui sono presenti più di un interprete, con ruoli peraltro simili a quelli avuti sull'isola (Alan Dale, Emilie De Ravin) ed alcuni elementi come le barrette Apollo, i celebri numeri o il fumo nero. Della serie creata da J.J. Abrams si è mantenuta anche l'attenzione per i dettagli: ogni oggetto, riferimento letterario o elemento ha un suo significato; sarà quindi interessante scoprire le storie dei numerosi oggetti presenti nel negozio di Mr Gold come accaduto con la coppia di bambole o il modellino.

Un Robert Carlyle superlativo

Il serial può contare anche sulla forza delle ottime interpretazioni di tutto il suo cast in cui spicca un Robert Carlyle straordinario nel suo doppio ruolo di cui mostra il lato più sensibile ed emotivo, ma anche quello del cinico manipolatore che stringe accordi dalle conseguenze anche tragiche. Tutto ha un prezzo e Carlyle mostra quello pagato dal suo Rumpelstiltskin in una progressiva trasformazione fisica ed emotiva che lo spinge verso un potere assoluto ed una solitudine profonda. Da sottolineare anche la prova di Jennifer Morrison che mostra il cambiamento di Emma in modo sottile, perdendo piano piano la sua durezza per avvicinarsi a suo figlio Henry e allo sceriffo Graham, la cui morte è stato uno dei momenti clou di questa prima parte di stagione per l'effetto sorpresa e la svolta che ha rappresentato nella storia, mostrando infatti come sia possibile ricordare il proprio passato nel "mondo delle favole" sconfiggendo così la maledizione. Buona anche la prova di Ginnifer Goodwyn, specialmente nel ruolo di una Snow White costretta a trasformarsi da principessa dall'animo puro ad eroina e combattente, mentre il personaggio di Mary Margaret risente un po' della situazione sentimentale in cui si trova.

Passato e futuro

L'aver scoperto che alcuni degli abitanti di Storybrooke ricordano il proprio passato permette alla storia di aggiungere un nuovo elemento al già complicato intreccio. Quali sono i veri scopi di Mr Gold e Regina? E cosa accadrebbe se i protagonisti ricordassero la loro precedente vita? Emma, secondo la profezia, è destinata a spezzare l'incantesimo, ma questo potrebbe avvenire in modo graduale e sembra stia già accadendo: Hansel e Gretel hanno ritrovato il padre, Cenerentola ha tenuto il suo bambino e sta per sposarsi, Graham ha ricordato il suo passato...Dagli eventi narrati sembra quasi che il lieto fine sia possibile nel momento in cui si ritrova la speranza in un futuro diverso. Il piccolo Henry è in parte un elemento esterno al mondo fiabesco e la sua innocenza, la sua totale convinzione che il bene sia destinato a vincere, è quello che è mancato fino ad ora a Storybrooke e la sua influenza su Emma sarà la chiave di ogni possibile cambiamento.

Once Upon a Time - Stagione 1 Dopo un pilot che non rivelava del tutto quale direzione avrebbe preso la storia, il nuovo serial della ABC ha mostrato un'incredibile forza narrativa ed è diventata una delle vere sorprese, in positivo, della nuova stagione. Rimane ancora moltissimo da scoprire in Once Upon A Time e la seconda metà di questa prima stagione potrebbe rispondere ad alcune delle domande tuttora insolute, tra cui una essenziale: chi è il padre di Henry? E chi è il misterioso scrittore che sembra sapere molte cose?