Soy Luna 2: Intervista a Karol Sevilla e Ruggero Pasquarelli

In vista del tour europeo di Soy Luna, i protagonisti Karol e Ruggero hanno risposto ad alcune domande sulla nuova stagione della serie Disney.

Soy Luna 2: Intervista a Karol Sevilla e Ruggero Pasquarelli
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È bastata una sola stagione per far affezionare il giovane pubblico di tutto il mondo a Soy Luna, teen soap Disney la cui seconda stagione è attualmente in onda su Disney Channel. Una terza stagione è già stata confermata e nel frattempo il cast è impegnato in un tour di concerti che dall'America Latina si sposterà presto in Europa, con otto date anche in Italia a inizio 2018. Karol Sevilla, classe 1999, interpreta Luna Valente, giovane pattinatrice di umili origini che si trasferisce a Buenos Aires e deve fare i conti con la nuova vita nella metropoli, tra nuove amicizie e nuovi amori. Abbiamo incontrato Karol e Ruggero Pasquarelli, già noto al pubblico di Disney Channel per aver interpretato Federico in Violetta. In Soy Luna è Matteo Balsano, pattinatore innamorato di Luna. In questa seconda stagione però le cose tra i due non sembrano andare granché bene, come ci hanno raccontato nel corso di un incontro con la stampa.

Come si evolve il rapporto tra Matteo e Luna?
Karol: Litigano tantissimo! Non vanno tanto d'accordo, ci sono litigi e conflitti.
Ruggero: Sì, Matteo dice che non vuole far soffrire Luna e vuole allontanarsi da lei perché suo padre vuole mandarlo a Oxford, ma in realtà così la sta facendo soffrire tantissimo perché non le dice la verità. Tanti litigi, tante domande da parte di Luna... ma alla fine qualcosa di bello succederà sicuramente, perché l'amore vince su tutto.

In cosa assomigliate ai vostri personaggi e quali sono invece le differenze?
Ruggero: Ovviamente ho tante somiglianze con Matteo, ci somigliamo tantissimo e mi identifico in lui. Quando metti qualcosa di tuo nel personaggio, lavorare è più facile. In questo caso, Matteo nella seconda stagione canta molto di più che nella prima, gli piace scrivere canzoni così come piace a me. E infatti nella seconda stagione ho 'prestato' una mia canzone a Matteo: una canzone speciale che Matteo canterà a Luna.
Karol: Be', siamo simili ma Luna sta attraversando un cambiamento incredibile in questa seconda stagione: conosce i suoi genitori biologici e quindi scopre chi è davvero Luna Valente e qual è la sua vera identità. E poi c'è un nuovo personaggio, Alfredo (Roberto Carnaghi), che ha una connessione particolare con Luna perché le ricorda qualcuno e qualcosa.

Come sarà il tour europeo?
Karol: Sarà incredibile, sarà diverso dal tour in America Latina: nuove canzoni, nuove coreografie... ovviamente nuove cadute dai pattini! Ci metteremo tutto il cuore e ci divertiremo, sarà proprio come un episodio della serie ma sul palcoscenico.

Ruggero, stai continuando a comporre?
Ruggero: Il progetto musicale è un sognoche in realtà ho sempre nel cassetto, perché son tanti anni che voglio realizzarlo. Ma Disney mi ha dato l'opportunità di mettere qualcosa in più, di scalare un po' di più la montagna. Sono contentissimo che le persone ora possano ascoltare quella che è un po' la mia prima canzone, che ho scritto sul balcone un anno fa mentre pensavo a una persona specifica.

Quanto ti senti pronto a lasciare il mondo delle teen soap per intraprendere una carriera autonoma?
Ruggero: è che io mi sento pronto a continuare questo cammino, penso sia una crescita continua e costante con i fan che mi seguono dai primi programmi disney. Quindi per ora sono contentissimo. Certo prima o poi non avrò più la faccia disney, già mi sta crescendo un po' di barba, ma ho voglia di continuare a crescere con le persone che sempre mi hanno seguito, magari anche di ampliare il mio pubblico.

Qual è la vostra canzone preferita della serie?
Karol: Alas, Música en ti, La vita es un sueño.
Ruggero: Valiente, cantata da Simón che però nella seconda stagione diventa una canzone più di gruppo: rappresenta tutti quanti, anche i fan.

Com'è stato il passaggio dal set al palco?
Karol: È incredibile, è tutta un'altra cosa. In tv se sbagli puoi rifare la scena, mentre dal vivo devi subito recuperare e capire come fare. Ma è davvero incredibile poter vedere i ragazzi, vedere come gli brillano gli occhi. Perché a volte guardandoci in tv non sanno se siamo reali oppure no, ed esibirci dal vivo è un'emozione.

Che effetto ha avuto su di voi la popolarità e che effetto vi fa sapere di essere dei modelli?
Ruggero: Io non sono Luna, quindi non ci sono sugli zaini! [ridono]
Karol: Il successo è arrivato in fretta perché la prima stagione è stata subito un grande boom. Poi il tour in America latina, ora è già confermata anche la terza stagione... questo in pochissimo tempo. Quindi sì, siamo un punto di riferimento per molti ragazzi e questa è una grande responsabilità ma è anche un bellissimo segnale perché vuol dire che stiamo arrivando al cuore di tante persone.
Ruggero: Comunque questo non è un lavoro facile per tutti, perché non è facile restare con i piedi per terra con tutto quello che ci sta succedendo. Sicuramente l'aiuto dei genitori e delle persone care è importante, ma non è una cosa per tutti.

Come riuscite a conciliare il successo con la vita privata?
Ruggero: Penso che vita privata significhi non mettere tutto quello che fai sui social network. Io metto foto e video sui social perché bisogna alimentare il rapporto con il pubblico e coi fan, ma questo non significa mettere tutto quello che fai. Altrimenti la tua vita privata non esiste più, l'aspetto pubblico ti mangia completamente e poi diventa una vita falsa, che non esiste. Bisogna proteggere la vita privata perché a volte le persone che sono fuori vogliono mangiarsi anche questo.

Qual è la cosa più carina che ha fatto una fan per te?
Ruggero: Una volta una fan mi ha sorpreso perché mi ha scritto una canzone d'amore e mi ha dato anche il cd. È stata una bellissima sorpresa.

Cosa ti manca dell'Italia?
Ruggero: Prima dicevo la pasta e il cibo, ora però dico che è la mia famiglia. Perché ormai sono anni che vivo lontano e ho un po' di voglia di tornare, ma chissà quando succederà. Sono contentissimo del lavoro ma la voglia di tornare a casa - o perché no, di cambiare paese - c'è. Io vivo giorno per giorno, quello che succederà domani si vedrà.

Karol, è uscito il tuo libro autobiografico: quanto c'è di Luna nel tuo libro?
Karol: Niente! [ride]. Parlo solo di Karol Sevilla, della mia vita personale e della mia vita artistica, che è iniziata quando avevo sei anni, delle difficoltà di lavorare così piccina e dalla crescita rapida che ho avuto. Racconto la mia storia e i miei sogni, il messaggio principale è che al di là delle tue origini puoi lottare per raggiungere i tuoi sogni.

Dopo l'attacco di Manchester, cambia qualcosa la vostra esperienza sul palco?

Ruggero: L'attacco di Manchester è stato terribile. Tutti gli artisti hanno cercato di essere vicini ad Ariana Grande. La musica è l'opportunità per unire tutti quanti. È brutto che ora la gente possa avere paura di andare a un concerto, ma nonostante tutto i concerti devono restare un momento di unione.