Recensione A Young Doctor's Notebook - Stagione 2

Le disavventure e i drammi del giovane dottore russo continuano, deludendo un po' rispetto alla prima stagione

Recensione A Young Doctor's Notebook - Stagione 2
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Dopo l'esordio convincente e molto originale, la mini-serie britannica A Young Doctor's Notebook è ritornata con una seconda stagione composta, anche questa volta, da soli quattro episodi di breve durata (ventidue minuti).
L'atmosfera delle puntate è simile a quella delle precedenti, ma assume gradualmente sfumature più drammatiche nel mostrare l'inarrestabile discesa del protagonista nella dipendenza dalla morfina, fino a un epilogo che sembra forse concludere definitivamente il racconto con protagonista il dottore interpretato da Jon Hamm e Daniel Radcliffe.
La storia, ambientata nel 1918, riprende mostrando il giovane medico (Radcliffe) intento a passare il suo tempo tra le braccia di Pelageya (Rosie Cavaliero) e in balia degli effetti della morfina. Quando giunge la notizia di un possibile controllo del governo sulla struttura, il dottore decide di riempire i flaconi dell'anestetico con della semplice acqua, senza sapere che stanno per arrivare numerosi feriti dal fronte della Guerra civile.
La situazione si complica ulteriormente all'entrata in scena della bella e aristocratica Natasha (Margaret Clunie) e di un ufficiale (Charles Edwards).

Un protagonista versatile

Il tono di A Young Doctor's Notebook & Other Stories, rispetto alla prima stagione, è ancora più dark e si definisce in maniera netta il confine tra bene e male, in un crescendo di desolazione e progressivo distacco dalla realtà da parte del protagonista. La consapevolezza del dottore adulto (Hamm) si scontra infatti con la debolezza e l'egoismo della sua versione giovane che prende situazioni dalle conseguenze drammatiche, aspetto che sostiene con efficacia l'intera stagione.
I passaggi più tragici di questo nuovo adattamento dei racconti dello scrittore e drammaturgo Mikhail Bulgakov sono rappresentati con lucido distacco, a differenza dei momenti onirici più leggeri, nonostante a tratti manchi, fino a quanto narrato nel quarto episodio, la giusta dose di coinvolgimento emotivo da parte di Daniel Radcliffe. Il giovane attore dimostra, tuttavia, la sua indubbia versatilità passando da un'emergenza sanitaria ai passi di danza, senza dimenticare una sequenza in cui Daniel mette a frutto le sue capacità vocali esibendosi in un'aria da opera.

Buon feeling tra i membri del cast

La scelta di Jon Hamm si è rivelata fin dall'inizio ottima perché la sua esperienza e la sua maturità si notano in molti dettagli espressivi e piccoli gesti che sottolineano l'evoluzione personale del protagonista, e l'interazione tra i due dottori è interessante e piacevole da vedere, sia in momenti comici - come i tentativi di portare il controllore del governo sul tavolo del medico - sia negli ultimi minuti durante la corsa contro il tempo per salvare il treno che trasporta i rifornimenti medici e la bella Natasha.
Il legame tra Pelageya e il Dottore è stato ben costruito da Radcliffe e da Rosie Cavaliero, evidenziandone l'intimità sterile e facendo emergere in modo realistico e tagliente i sentimenti non corrisposti da parte dell'infermiera, persino nei momenti più dolorosi dell'esistenza della donna.
L'attrazione per Natasha, al contrario, fa notare l'inesperienza del dottore e i lati più comici della storia, lasciando inoltre intravedere una possibile speranza di libertà dalla morfina che lo ossessionava notte e giorno.

Le interessanti scelte degli autori

Per quanto riguarda l'amore non si può non notare anche il modo sensibile e delicato con cui è stato introdotto nella trama un legame omosessuale tra l'ufficiale e il personaggio interpretato da Adam Godley, suggerendo e facendo intuire in modo graduale la profondità e l'onestà del loro rapporto.
Gli sceneggiatori nei nuovi episodi hanno poi dato molta importanza al giudizio del protagonista adulto, impotente di fronte alle scelte compiute in passato, che rivive tutte le sue azioni quasi in modo catartico, riuscendo finalmente ad accettare le proprie debolezze per trovare la forza di chiudere un capitolo della sua vita. Un peccato, però, che gli autori non abbiano concesso uno spazio adeguato a quanto accade negli anni Trenta dopo la sua scarcerazione, elemento che si limita a far da cornice agli eventi ambientati a Muryevo.

A Young Doctor's Notebook - Stagione 2 I quattro episodi alternano amarezza e leggerezza, sfruttando bene gli spunti proposti dalle opere e dalla vita di Mikhail Bulgakov, ma faticando più del previsto a mantenere alto il livello e il grado di originalità rispetto a quanto offerto dalla prima stagione. Le buone interpretazioni, la regia curata e l'attenzione per i dettagli permettono tuttavia a Young Doctor's Notebook & Other Stories di soddisfare lo spettatore, sopratutto grazie a un finale coinvolgente e toccante.

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