Recensione Californication - Stagione 3

Tornano le irriverenti e grottesche avventure di Hank Moody nella terza stagione di Californication!

Recensione Californication - Stagione 3
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Californication è una serie che, nei suoi primi momenti, ha saputo attirare l'attenzione, oltre che per l'uso smodato di "sconcezze" e scene di nudo, anche per la qualità della sua scrittura, con una prima stagione ottimamente realizzata sotto tutti i punti di vista. Purtroppo la seconda stagione aveva imboccato una strada sbagliata, risultando una "deriva" della prima, soprattutto sul piano dei contenuti, praticamente inesistenti, e per la sua sciatta realizzazione.

Premesse narrative

Le premesse narrative della stagione sono semplici ma stuzzicanti: dopo la partenza di Karen per New York (avvenuta alla fine della seconda stagione), Hank si ritrova a vivere da solo con la figlia Becca, che sta vivendo una fase della crescita molto delicata, la fase dove si mette in discussione tutto. Ad Hank viene casualmente offerto un lavoro come professore universitario di scrittura creativa da Felicia Koonsm, una donna inglese dai modi snob e in piena crisi matrimoniale.
Mentre Becca sperimenta droga e sesso, supportata dalla sua nuova migliore amica Chelsea (che si rivela essere la figlia di Felicia), Hank deve vedersela con una studentessa molto disinibita (Jackie), con la sua nuova assistente (Jill) e con Felicia e suo marito, il preside del college.
Nel frattempo a "casa Runkle" Charlie e Marcy sono sull'orlo del divorzio, e Charlie cerca in tutti i modi di riconquistarla, facendo nel frattempo la conoscenza di Sue Collini, il suo nuovo capo, una donna fin troppo vogliosa, che lo userà come suo nuovo "giocattolo sessuale".

Personaggi

Questa stagione di Californication introduce un gran numero di nuovi personaggi, tutti molto riusciti e ben caratterizzati. Sue Collini (interpretata da Kathleen Turner, icona sexy degli anni '80) risulta uno dei personaggi più riusciti dell'intera serie, caratterizzata talmente bene da far risultare la sua volgarità estremamente divertente, mentre Jackie (Eva Amurri) sarà ricordata per le sue scene di nudo e le sue lap dance.
Tra i nuovi personaggi troviamo anche Rick Spiengfield che interpreta, con molta autoironia, se stesso in una versione "depravata", una star ormai in declino schiava del sesso e della droga. Troviamo anche un piccolo cameo di Ed Westwick (il popolarissimo Chuck Bass di Gossip Girl) nei panni di un ragazzo gay con l'ossessione per la letteratura romantica sui vampiri (una evidente derisione del fenomeno "Twilight"). Per quanto riguarda i vecchi personaggi, ottimo l'uso di Charlie e apprezzabile il personaggio di Karen preso in "piccole dosi".

Showtime

Nei passaggi più riusciti Californication diventa intrattenimento puro, ai livelli di True Blood, come nell'episodio "The Apartment" ambientato totalmente nell'appartamento di Hank, che somiglia sempre più a un "bordello", come giustamente gli fa notare la figlia Becca.
Le situazioni deliranti, le frequenti scene di nudo, l'uso disinibito di argomenti sessuali e di droghe, in tutto questo è evidente il marchio del network "Showtime", (ma questa volta più in senso positivo che negativo, al contrario della scorsa stagione) facendo di Californication una delle serie (se non "la" serie) più "emblematiche" di Showtime attualmente in circolazione.

Segni di ripresa

La stagione inizia mostrando da subito evidenti segni di ripresa, alternando gli argomenti "letterari" e l'ironia di Hank della prima stagione ai personaggi grotteschi della seconda.
Questa terza stagione non tenta quindi un ritorno alle origini, ma prova più che altro ad unire il meglio delle prime due, riuscendo a creare un prodotto leggero e divertente.
Assistiamo quindi ad una sostanziale ripresa dello show, l'ironia e le situazioni assurde si sposano perfettamente con una visione decadente di Los Angeles, una città che ha "sniffato lo sniffabile", una valle di "stelle" bruciate dalle droghe e corrotte dalla libido, una visione molto critica di Hollywood e dello showbusiness.
Pur non raggiungendo i livelli della prima, la stagione risulta nel complesso più che gradevole, riuscendo perfettamente nel compito di intrattenere lo spettatore.

Californication - Stagione 3 Dopo una seconda stagione abbastanza scialba e priva di mordente, Californication torna ad assestarsi su buoni livelli, pur non raggiungendo le vette della prima stagione. Il grado di intrattenimento offerto risulta comunque più che buono.