Recensione Dexter- Stagione 4

Riuscirà Dexter a gestire la famiglia, il lavoro ed il suo "particolare" hobby?

Recensione Dexter- Stagione 4
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Giunta alla quarta stagione, Dexter è ormai una serie di grandissimo successo, lo conferma il record di ascolti registrato da Showtime per il finale della terza stagione, lo dimostrano i numerosi siti nati in rete per celebrare le gesta del serial killer dal cuore d'oro (un controsenso piuttosto grottesco). La terza stagione aveva mostrato i primi segni di stanchezza sia nel meccanismo narrativo, sia nel lato tecnico della produzione. Fortunatamente questa stagione segna una decisa inversione di marcia.

Il sogno americano

La storia riprende da qualche mese dopo il matrimonio tra Dexter e Rita, quando il figlio (Harrison) è già nato e tutta la famiglia si è trasferita in una casa più grande, in un quartiere residenziale da sogno americano. Dexter ora si trova a gestire le numerose componenti della sua vita da adulto: la famiglia, un figlio piccolo e chiassoso che lo tiene sveglio la notte, una Cody che si avvicina alla sua adolescenza ed esprime le sue gelosie per il nuovo arrivato, una moglie innamorata ma sospettosa, dei vicini scomodi ed opprimenti. Il lavoro ne risente fin da subito, con i primi grossolani errori di valutazione, ma è soprattutto il demone a risentirne. L'oscuro passeggero reclama, come sempre, il suo sangue, in rituali più affrettati e confusi. La sua promessa di essere "il padre migliore possibile" si rivela da subito un'ardua impresa e tutto sembra andare tutto a rotoli finché non incontra una nuova figura: il Trinity Killer, un veterano del suo mestiere, una persona che è riuscita a far convivere il suo insano bisogno di sangue alla vita di tutti i giorni. Dexter si trova quindi attirato dalla possibilità di imparare da lui dei nuovi "trucchi del mestiere", ma questa scelta lo porterà ad affrontare pericoli inimmaginabili.

Carne al fuoco

Se non l'avete ancora capito, in questa stagione gli autori hanno deciso di mettere molta carne al fuoco sul piano narrativo. I dodici episodi sono tutti molto ricchi ed ottimamente costruiti, specie quando la figura del Trinity Killer si farà più presente.
I numerosi colpi di scena, distribuiti sapientemente durante tutto l'arco della stagione, tengono la trama sul vivo, mantenendo costantemente alta la tensione. Sul fronte dei personaggi invece c'è da fare qualche distinzione: Debra, dopo essere stata un po' troppo penalizzata dalle sue numerose storie romantiche, torna ad essere un personaggio di grande spessore, con una storia molto sentita e centrata nelle dinamiche della stagione. Harry, il fantasma del padre adottivo di Dexter, riesce ad inserirsi bene nei suoi brevi momenti, mostrandoci un aspetto importante della psiche di Dexter. Personaggi minori come Quinn e Masuka riescono bene o male ad entrare anch'essi nella trama e ad alleggerirne (a volte) il contenuto. Rita incomincia a nutrire dubbi su Dexter ed il suo personaggio riacquista un pizzico di carattere. L'unico grande difetto è dato dai personaggi di Angel Batista e del tenente LaGuerta. La loro storia d'amore (nata dal nulla) non è per niente interessante e si pone pessimamente con il resto della trama, risultando una storia a parte, decisamente superflua.

Realizzazione

Da un punto di vista prettamente tecnico, la quarta stagione fa il suo dovere in maniera più che buona. Notevole è il passo in avanti rispetto alla scorsa stagione, anche se non si raggiungono i livelli qualitativi della prima.
Ma è sul piano della recitazione che si devono tessere le più importanti lodi al prodotto. Oltre al notevole (come sempre del resto) Michael C. Hall (Dexter), si aggiunge in questa stagione un indimenticabile John Lithgow nei panni del terrificante Trinity Killer, un'interpretazione che rimarrà uno dei picchi più altri raggiunti da questa serie. Ottima anche Jennifer Carpenter nei panni di Debra Morgan, capace di farci apprezzare tutte le sfumature del suo carattere.
Anche sul fronte dell'audio notiamo un miglioramento, non tanto nel voice over di Michael C. Hall, ormai più che affinato, quanto nelle musiche, che avevano segnato una battuta d'arresto importante nella precedente stagione e che ora tornano ad essere utilizzate con accortezza.

Hello, Dexter Morgan

Questa quarta stagione di Dexter segna un deciso passo in avanti da tutti i punti di vista; E' una stagione eccellente, soprattutto grazie ad uno comparto narrativo davvero solido ed efficace, senza dimenticare una recitazione ad altissimi livelli. Se qualcuno temeva che il cammino di Dexter verso una, per così dire, "umanizzazione" del personaggio avrebbe segnato il tracollo della serie, è ora costretto a ricredersi, anzi è proprio questa sua lotta con i demoni interiori che ci rende impazienti in attesa del quinto (e forse non ultimo) capitolo.
Dexter torna quindi ad essere una serie di ottimo livello, e questa stagione (da un punto di vista qualitativo) va a piazzarsi subito dopo la prima.

Dexter - Stagione 4 Dexter ritrova la qualità del passato grazie ad un comparto narrativo solido ed efficace, ad una maggiore attenzione ai personaggi, al lato tecnico e ad una recitazione di ottimo livello. Non priva di pecche, la stagione si dimostra nel complesso eccellente.