Recensione Happy Endings-Stagione 1

Per Alex e Dave ci sarà l'happy ending? La ABC ha dato una seconda possibilità a una serie che al debutto ha sprecato più di un'occasione

Recensione Happy Endings-Stagione 1
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Il gruppo di amici è ormai un grande classico nelle comedy: tra i più famosi, o meglio, il più famoso, è senza dubbio quello di Friends, serial durato 10 anni e che ha stregato un'intera generazione. Più di recente molti altri serial hanno tentato la stessa strada: quello che ha avuto maggior fortuna è, ancora oggi in onda, How I Met Your Mother, che l'anno prossimo taglierà il traguardo della settima stagione.
Sulla falsariga di questi telefilm nasce Happy Endings: titolo che fa pensare alla felicità, la speranza, l'amore...e che invece inizia sotto tutt'altra stella.

Se mi vuoi lasciare...

Dave e Alex sono fidanzati ormai da molti anni e per loro è finalmente arrivato il momento di convolare a nozze...no, aspettate un attimo...perché quel ragazzo sui rollerblade sta scappando con la sposa? E perché la sposa lo segue?
Un incipit senza dubbio movimentato, e che lascia il povero Dave solo all'altare e costretto ad annullare il matrimonio - come si dice, il giorno più bello nella vita di una persona... - e a trasferirsi seduta stante dall'amico Max, un gay che si sente etero. A consolarlo ci pensano gli amici di sempre: oltre a Max c'è Jane, la sorella di Alex, che ha piena comprensione di quanto Dave sia stato ferito dalla sorella e, essendo sua amica da diversi anni, decide di restargli vicino. Lo stesso vale per suo marito Brad, che con Dave ha un profondo rapporto. Chiude il gruppo Penny, l'amica single perennemente alla ricerca dell'uomo perfetto.
Tuttavia qualche tempo dopo Alex torna in città e, resasi conto della stupidaggine commessa, chiede perdono, senza però trovare in Dave la benevolenza sperata. E nel momento in cui la coppia scoppia, senza dubbio il problema più grosso da risolvere è da che parte rimangono gli amici: un gruppo così legato, però, non è facile da dividere e i ragazzi decidono quindi di rimanere tutti insieme, pur dovendo vivere l'imbarazzo continuo dei momenti in cui Alex e Dave si ritrovano nello stesso posto.

...dimmi almeno perché!

Nella sua semplicità, Happy Endings sorprende piacevolmente con un pilot frizzante e divertente sotto ogni punto di vista. A differenza di altri serial dello stesso genere, in questo caso i produttori hanno puntato sulla camera mobile piuttosto che su diversi punti di ripresa fissi - basti pensare ai già citati Friends e HIMYM - che allontano Happy Endings dalla classica sitcom americana. Senza dubbio l'idea di iniziare la storia con un colpo di scena non è più originale come lo sarebbe stata qualche anno fa, tuttavia il primo (doppio) episodio scorre con una leggerezza tipica delle comedy che sfondano.
Il resto della stagione non riesce però a mantenersi sui livelli dei primi episodi, il che è un vero peccato per un serial che poteva ambire ad entrare nel ristretto gruppo delle comedy di qualità. Sia ben chiaro, siamo su un livello di produzione medio-alto, soprattutto rispetto alle tante mediocri commedie che ci vengono proposte da qualche anno a questa parte (per intenderci, da quando i produttori hanno scoperto che con una sit-com si può avere molto successo anche con idee semplici): basti pensare a quante cancellazioni assistiamo ogni anno e, benchè non sia sempre sinonimo di qualità, il fatto che Happy Endings sia stato confermato per una seconda stagione dà già un indizio sul livello che il serial riesce a raggiungere. Il vero problema è che in soli 13 episodi l'andamento è veramente troppo altalenante: ottimi spunti si mischiano a battute scontate e prevedibili, per ottenere un mix adatto ad un pubblico "che si accontenta", e che con quel poco di fatica in più avrebbe potuto attestarsi su ben altri livelli.

Un cast appariscente

Anche scorrendo il cast non si può essere che piacevolmente sorpresi: la bellissima Elisha Cuthbert (Alex), già vista in "24" e l'interessante Eliza Coupe (Jane), protagonista dell'ultima sfortunata stagione di Scrubs, riescono a convincere più di Casey Wilson (Penny), in un personaggio sinceramente abusato e che resta forse il meno convincente dell'intera serie. Non convince anche il protagonista Dave, interpretato da Zachary Knighton, che sfigura in confronto al figlio d'arte Damon Wayans Jr. (Brad) ed al simpaticissimo Adam Pally (Max), una vera sorpresa con una non ancora brillante carriera alle spalle.
Come anticipato, i personaggi meno riusciti risultano quello di Penny, perennemente single e alla ricerca dell'uomo perfetto, che probabilmente non troverà mai - non esattamente una caratterizzazione originale per una giovane donna americana...o non avete mai visto Sex and the City? - e Dave, che non riesce a risaltare molto nel gruppo se non per il memorabile fatto di essere stato pubblicamente umiliato non solo con amici e parenti, ma anche su Internet, grazie alle "potenzialità" sconfinate della grande rete e di quell'infido quanto utile sito che è YouTube.
Molto più convincenti risultano l'inusuale coppia formata da Jane e Brad (in certi momenti vi sembrerà di vedere il vecchio Wayans, decidete voi se questo è un bene o un male), "il più etero tra i gay" Max e la bella Alex, che vince sicuramente il confronto con il suo ex ragazzo abbandonato sull'altare.

Happy Endings - Stagione 1 Happy Endings è la fiera delle occasioni perse: un'idea non originalissima che viene però sfruttata al meglio, senza però trovare un seguito convincente con il passare degli episodi. Un buon cast che non convince pienamente. Un'ottima caratterizzazione di alcuni personaggi che fa da contraltare a quella pessima di altri. La ABC gli ha dato una seconda possibilità: speriamo che stavolta tutto vada per il verso giusto, le potenzialità ci sono, manca soltanto un po' di buona volontà.