Recensione Jessica Jones - Stagione 1

La Marvel fa centro di nuovo con una serie Netflix ancora più adulta e dark del solito. Ma, nonostante questo, Jessica Jones non è assolutamente la migliore serie tratta da un fumetto in circolazione...

Recensione Jessica Jones - Stagione 1
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Correva l'anno 2010. L'Universo Cinematografico Marvel era ancora agli inizi e lo studio stava provando ad espanderlo anche in televisione. Uno dei primi progetti in cantiere fu proprio Jessica Jones, a quel tempo titolato AKA Jessica Jones, affidandolo a Melissa Rosenberg. Ma le tematiche troppo adulte e la molta violenza, portarono la ABC (il network a cui era stata proposta la serie) a rifiutarla e costringere la Casa delle Idee a trovare una nuova emittente. Ci è riuscita nel 2013, quando la Marvel ha deciso di affidare al colosso Netflix quattro miniserie esclusive su quattro personaggi oscuri - compresa Jessica Jones - e un crossover successivo, titolato The Defenders. Il personaggio affidato a Krysten Ritter vive in tredici episodi che, sicuramente, sono differenti da qualsiasi altra cosa partorita dalla casa di Iron Man e Captain America in tutti questi anni, e che fa ben sperare per il futuro delle altre serie.

A.K.A.

Jessica Jones (Krysten Ritter) è un'investigatrice privata che lavora, maggiormente, sui casi di adulterio e, più che altro, per guadagnarsi da vivere. Quello che la gente non sa che è che Jessica, a causa di un incidente, ha alcuni poteri: è molto forte e può volare ("saltare in alto... e cadere con stile", diciamo), ma ha anche un passato turbolento, che sta cercando di dimenticare. I sensi di colpa e i traumi subiti riaffiorano quando la giovanissima Hope (Erin Moriarty) viene rapita dallo psicopatico Kilgrave (David Tennant), un uomo in grado di controllare le menti e far compiere agli altri qualunque cosa voglia. Kilgrave è ossessionato da Jessica e farà di tutto per riaverla con sé; la donna, invece, sapendo di cosa è capace il suo avversario, deciderà di mettere in atto piani sempre più drastici per ucciderlo una volta per tutte; e, magari, iniziare a vivere di nuovo.

Jewel

Se avete amato Daredevil, allora vi piacerà anche Jessica Jones. Melissa Rosenberg riesce in maniera ottima a riadattare il fumetto originale (titolato Alias) e renderlo godibile anche agli occhi degli spettatori a digiuno di comics. Sicuramente, rispetto ad altre produzioni Marvel, la nuova serie è molto adulta, persino più di Daredevil: sono presenti toni molto dark, argomenti piuttosto delicati (come stupri e aborti), c'è tanta violenza e numerose scene di sesso.
A far da cornice a tutto questo una New York fotografata in stile noir (bella la sigla d'apertura), con una fotografia ricercata e accesa. Anche la musica cerca di conferire al prodotto quell'atmosfera che Rosenberg e Marvel ricercano in tutti i 13 episodi (finché possibile, ovviamente). Il serial sarà infatti particolarmente indigesto a chi, probabilmente, si aspettava più qualcosa di 'supereroistico'; anche i riferimenti all'Universo Marvel sono pochissimi (sebbene, in un episodio, si tratta un argomento che anticipa Captan America: Civil War) e sono aggiunti al punto giusto. Carini anche gli elementi legati al passato da supereroina di Jessica nei fumetti: una strizzatina d'occhio ai fan di vecchia data che non fa mai male.
Qualche sbavatura la troviamo invece in fase di sceneggiatura: purtroppo, rispetto a Daredevil, Jessica Jones scorre meno velocemente e, spesso, si incarta in cliché e in situazioni ripetute più volte e che, alla fine, portano ad un senso di stanchezza generale. C'è come il sospetto che 13 episodi fossero tanti e che gli autori abbiano provato a riempirli come potevano e, cioè, non sempre bene. Ovviamente questo non danneggia la serie: nonostante tutto, infatti, le trovate interessanti ci sono e invadono, più o meno, tutta l'intera stagione.

"Jessica...non fare la dura con me"

Come per Daredevil, anche Jessica Jones convince pienamente per il suo cast. Krysten Ritter - sebbene non sia identica alla controparte cartacea - tratteggia la protagonista molto bene, fornendole il carisma necessario; con il senno di poi, l'attrice è stata un'ottima scelta. Ottima anche la prova di Carrie-Anne Moss che rende bene nel ruolo di Jeri Hogarth, cosi come Rachael Taylor è sicuramente azzeccata nei panni di Patricia 'Trish' Walker. Il resto del cast se la cava piuttosto egregiamente, con un Wil Traval (Simpson) degno di nota e che vorremmo rivedere in futuro. Ovviamente, riflettori tutti puntati su David Tennant: il suo Kilgrave è un villain interessante, tormentato e tormentatore, spietato quanto basta e affascinante. E' lì nell'olimpo dei migliori villain in una trasposizione televisiva (o cinematografica) dei comic-book.

Marvel's Jessica Jones - Stagione 1 Jessica Jones è un'altra ottima prova da parte dei Marvel Studios. Un Ottimo cast - con Krysten Ritter carismatica e David Tennant inquietante - riesce a coinvolgere anche gli spettatori meno amanti del genere supereroistico. Un noir in piena regola, molto violento e con tematiche adulte, che, però, non riesce ad arrivare alla perfezione di Daredevil e si ferma un gradino più sotto.