Recensione Ugly Betty - Stagione 2

Chi ha detto che i brutti anatroccoli non possano realizzare i loro sogni?

Recensione Ugly Betty - Stagione 2
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Hey Betty, you are beautiful

Betty non corrisponde esattamente al solito stereotipo di eroina dei telefilm: ha l’apparecchio, le sopracciglia folte, è un po’ troppo formosa ed ha un gusto discutibile nell’abbigliamento. Betty, però, è una ragazza dal cuore d’oro. E' intelligente e sa cosa vuole fare nella sua vita: il suo sogno è diventare redattrice di una famosa rivista.
Nonostante il suo aspetto non attraente e le sue origini ispano-americane, riesce a diventare l’assistente personale dell’editore capo di Mode (il magazine della moda per eccellenza), Daniel Meade. Sarà un bel trampolino di lancio per avvicinarsi al suo sogno? O le incredibili difficoltà che si troverà ad affrontare le faranno cambiare idea?
Ugly Betty è un serial che è diventato molto popolare negli Stati Uniti e ricalca l’idea della soap opera colombiana "Yo soy Betty la fea", che ha avuto un successo strepitoso in tutto il mondo per le vicende tragicomiche dei protagonisti, così diverse dalle normali storie raccontate da tutte le altre telenovela. In America, Ugly Betty è trasmessa dall’ ABC, mentre in Italia va in onda su Italia Uno in prima serata e su Fox Life. La seconda serie ci riserva grandi sorprese: grandi colpi di scena e guest star come Eliza Dushku, Lindsay Lohan, Victoria Beckham e Naomi Campebell. Inoltre, potrete anche gustarvi qualche scorcio del nuovissimo musical di Broadway, Wicked.

Trama

I primi episodi della seconda stagione vedono Betty affrontare una serie di sfortunati eventi che avevano lasciato col fiato sospeso gli spettatori dell’ultima puntata della prima serie. Nella prima puntata ritroviamo “casa Suarez” nel caos totale: Hilda non esce da giorni dalla sua stanza, Justin ha uno strano comportamento, Ignatio è ancora bloccato in Messico e la povera Betty deve dividersi tra i problemi della sua famiglia e di quella del suo capo-amico Daniel Meade. Il ragazzo e sua sorella, infatti, sono finiti in ospedale dopo lo spaventoso incidente in macchina che hanno avuto nell’ultima puntata della prima stagione. Bradford, intanto, è nelle grinfie della perfida Wilhelmina che quasi non crede al fatto di poter avere la rivista Mode tutta per lei. E chissà che fine avrà fatto la signora Clare Meade dopo la sua fuga di prigione! Amanda, invece, è nella depressione più completa, la scoperta di essere la figlia di voi sapete chi l’ha messa in crisi e non sa come svelarlo ai suoi genitori. L’inizio della serie è ricco di avvenimenti che danno il via ad una stagione piena di sorprese, misteri e machiavellici piani che hanno come protagonista la contesa del pomo della discordia: la spartizione dell’impero Meade e la direzione di Mode.
Queste saranno giornate difficili per Betty che sempre più si chiederà se quello che sta facendo la stia portando verso ciò che vuole essere, e se quello che ha dovuto affrontare fin ora non l’abbia cambiata come persona e non l’abbia resa simile a quei personaggi di un mondo lavorativo corrotto che tanto detesta. Betty incontrerà una persona che la costringerà a guardare dentro lo specchio della sua anima, dove dovrà vedersela con quella innocente ragazza piena di sogni e di speranze che affrontava il primo giorno di lavoro con quel poncho arancione con scritto guadalajara. Quale sarà la scelta di Betty: crescere ed accettare di sporcare la sua innocenza per raggiungere ciò che desidera o abbandonare tutto per tornare la bimba adorata di suo padre Ignatio? Questo è il nodo gordiano della serie che riguarda tutti gli ambiti della vita di Betty. Anche in amore dovrà prendere una decisione: Harry tornerà a bussare alla sua porta. Cosa farà Betty?

Realizzazione

Dopo aver conquistato il pubblico americano con una media di 16 milioni di spettatori ad episodio, Ugly Betty, ha raccolto fan in ben 70 paesi nel mondo, divenendo un fenomeno di culto sociale oltre che televisivo, ottenendo il riconoscimento di Migliore Serie Comica ai Golden Globes 2007. Il merito di questo successo è dovuto alla particolarità della protagonista della serie che è interpretata dalla talentuosa America Ferrera, che impiega ore di trucco per trasformarsi nella nostra eroina. L’attrice, già vista in “Le donne vere hanno le curve”, è un’autentica sostenitrice dello spirito insito in questo telefilm: anche i “i brutti anatroccoli” ce la fanno a realizzare i propri sogni, quello che conta è il cervello e la voglia di mettersi in gioco. La formula vincente, gli ambienti patinati e gli ospiti eccellenti hanno trasformato il serial in fenomeno di costume. Tra gli attori abbiamo la famosissima modella, cantante e attrice Vanessa L. Williams che interpreta la perfida Wilhelmina Slater, Eric Mabius di L World è Daniel Meade e Marcus Alan Dale, il Caleb Nicol di O.C., è Bradford Meade. Un cast ricco e capace di donare il giusto pepe ad una serie comica-ironica che regala momenti diverti e di relax senza impegnare troppo il cervello.
La seconda serie del telefilm aveva il grande compito di cercare di ottenere lo stesso successo della prima, ma possiamo dire tranquillamente che c’è riuscita. Dal punto di vista della sceneggiatura e dei dialoghi, la serie è molto migliorata e anche i temi trattati sono più profondi, potremmo dire addirittura adulti. Betty si lascia alle spalle quell’aria da ragazzina ingenua per diventare una giovane donna che affronta i lati belli e oscuri della sua vita. Purtroppo, la serie è stata stroncata dallo sciopero degli sceneggiatori; verso la metà molti risvolti della storia sono tagliati a secco per permettere di chiudere brevemente la stagione e, così, si ha l’impressione di essersi persi qualcosa.
Il doppiaggio italiano delude molto sia per la scelta delle voci degli attori che per i ritmi dei dialoghi. Guardare la serie in lingua originale è più spassoso rispetto alla versione italiana, perchè riusciamo così a capire la vera vena ironica del telefilm. America Ferrara parla velocissimo, è veramente divertente, riesce a donare alle battute la giusta intonazione e musicalità che caratterizza il personaggio di Betty. Inoltre, nel doppiaggio italiano si perde il timbro profondo della voce di Micheal Urie alias Mark S. James: tonalità affettata ed accento chic inglese. Insomma, tutte quelle caratteristiche e quegli accorgimenti presi in lingua originale sono cancellati da un dialogo piatto a volte non all'altezza della situazione.

Il successo della serie

“Ugly Betty non è intrattenimento, è una terapia, è la felicità che arriva dal tubo catodico” ha scritto il Washington Post. Gli fa eco il New York Post: “Divertimento, risate, positività, una storia che fa bene al cuore”. Dietro al successo di Ugly Betty c’è Salma Hayek, produttrice della serie (nella quale ha un piccolo ruolo ricorrente) che ha inserito il tema dell’immigrazione clandestina ed ha esaltato la diversità della protagonista: è donna, latinoamericana, e con il look sbagliato. Il magazine People ha indetto un concorso per trovare le "vere Betty", donne di talento ma emarginate perché non omologate. Il bizzarro abbigliamento della protagonista fa tendenza: merito del costumista Edoardo Castro che ha saccheggiato negozietti e mercatini per scovare orridi gilet di lana e gonne dalle fantasie improbabili. Sulla scia del successo, è nato un online-store dov'è possibile acquistare capi e accessori del telefilm, come la collana di Betty in creta dorata e perle artificiali, o la t-shirt con lo slogan "Be Ugly". Inoltre, il cantante Mika ha inciso la sigla della seconda serie del telefilm cambiando la sua canzone “Big girl you are beautiful” in “Hey Betty, you are beautiful”.

Ugly Betty - Stagione 2 Ugly Betty è una serie divertente e piacevole da guardare. Dopo una giornata stressante non c’è niente di meglio che piazzarsi davanti alla televisione e gustarsi questo telefilm disimpegnato. Verrete catturati dalle vicende di questa sfortunata ragazza che nonostante debba affrontarne di tutti i colori cerca di andare avanti col sorriso sulle labbra. Indubbiamente, è una serie rivolta soprattutto al pubblico femminile. Poco importa. Il telefilm è un fenomeno di costume, ma è veramente carino da guardare.

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