Speciale Doctor Who - 10 buoni motivi per vederlo

Dieci buoni motivi per iniziare a vedere Doctor Who, la serie britannica cult che ha festeggiato il suo 50esimo anniversario

Speciale Doctor Who - 10 buoni motivi per vederlo
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Stasera debutterà sugli schermi della BBC, e in alcuni cinema intorno al mondo, l'ottava stagione di Doctor Who. L'episodio intitolato Deep Breath rappresenterà l'esordio dell'attore Peter Capaldi nel ruolo del dodicesimo Dottore, dopo essere apparso brevemente nella puntata speciale Il giorno del Dottore, che ha celebrato il cinquantesimo anniversario della serie, e in quella di Natale, The Time of The Doctor, in cui Matt Smith ha detto addio allo show.
I whovian di tutto il mondo attendono con ansia questo momento ormai da otto mesi, mentre per chi non è ancora entrato nel mondo del Signore del tempo risulta spesso difficile capire per quale motivo la serie continui ad appassionare milioni di persone, senza differenze di età o confini geografici.
Non sempre, infatti, è facile spiegare a un potenziale spettatore che, se si va oltre l'aspetto di creature e alieni, che in altri show risulterebbe forse ridicolo, e a uno spunto narrativo che potrebbe lasciare perplessi, ci si può addentrare in un mondo ben più complesso e affascinante di quanto appare a un primo sguardo frettoloso, in cui è possibile ridere di gusto e dopo pochi minuti commuoversi fino alle lacrime, approfondendo al tempo stesso tematiche scientifiche e storiche e riflettendo su questioni morali con intelligenza e mai risultando superficiali.

Uno show adatto a chiunque

Sembrerebbe facile esporre tutto questo, ma ogni whovian sa benissimo che alla domanda: “Perché dovrei guardare Doctor Who?” si rischia di addentrarsi con grande passione in un discorso che comprende almeno una delle seguenti espressioni incomprensibili al proprio interlocutore: It's a wibbly wobbly timey wimey...stuff, Geronimo!, Allons-y! Oh, yes!, Bow ties are cool, o Run you clever boy and remember e, davanti all'evidente perplessità e giustificata incapacità di comprendere la serietà del discorso, è più che naturale esclamare Exterminate! (ovviamente imitando alla perfezione la voce metallica dei Dalek).
Raramente la conversazione prende quindi una piega piacevole; alle volte ci si rende conto che bisogna arrendersi all'evidenza, ogni sforzo di conversione potrebbe essere vano e l'interesse del potenziale whovian non sopravviverà alla prima stagione con protagonista Christopher Eccleston, perdendosi così l'opportunità di vivere un'esperienza televisiva senza paragoni e la possibilità di scoprire un cast e una troupe ricche di talento, passione, e amore e rispetto per i propri fan.

Proviamo quindi a razionalizzare e a elencare dieci ottimi motivi con cui argomentare seriamente la causa a sostegno di Doctor Who.

1. E' adatto a tutte le età
Doctor Who è una delle rare serie televisive che si possono guardare a ogni età: gli spettatori più piccoli si divertiranno e spaventeranno seguendo le avventure del Dottore e dei suoi companion, i più grandi vivranno la stessa esperienza di intrattenimento ma notandone molte sfumature in più. Lo show, infatti, approfondisce situazioni e sentimenti profondi, dal senso di colpa al perdono nei confronti di se stessi e degli altri, senza dimenticare di portare sul piccolo schermo amicizie sincere e amori veri, senza mai risultare poco realistico nonostante l'ambientazione a tinte sci-fi.

Elementi originali

2. Ha un irresistibile senso dell'umorismo
Fin dagli esordi, la storia del Signore del tempo è animata da una grande ironia e un sense of humor molto inglese che non risparmia personaggi storici come Elisabetta I o tradizioni culturali che contraddistinguono la quotidianità dei cittadini che vivono nel Regno Unito. Tutti gli attori che hanno interpretato il Dottore hanno spaziato dai momenti drammatici a quelli assolutamente folli, basta pensare al ballo della "giraffa ubriaca" reso famoso da Matt Smith o alle interazioni tra lui, David Tennant e John Hurt nell'episodio speciale Il giorno del Dottore.

3. I mostri e gli alieni
In cinquanta anni di storia, i fan di Doctor Who hanno avuto modo di fare la conoscenza non solo del Dottore, un alieno con due cuori di quasi 2000 anni, ma anche di creature come l'adorabile Adipose, i minacciosi Dalek, gli spaventosi Weeping Angels, i Cybermen, o il terrificante Silenzio. La lista è però lunga e dimostra, senza alcun dubbio, la creatività e l'inventiva degli autori che hanno dato forma a incubi (e alle volte sogni) di ognuno di noi per permettere al Dottore di affrontarli e farci sentire più al sicuro.


LA LISTA CONTINUA NELLA SECONDA PAGINA

Tante rigenerazioni un solo Dottore

4. L'originale approccio alla storia
Il TARDIS può portare in ogni dimensione temporale o spaziale e ricondurre i viaggiatori a casa in tempo per l'ora del tè. In tutte le sue stagioni Doctor Who ha mostrato avventure ambientate nel futuro e nel passato, raccontando in modo originale personaggi storici ed eventi importanti a livello internazionale, senza dimenticare protagonisti dell'arte come Vincent Van Gogh la cui vita ha ispirato uno degli episodi più memorabili dell'intera serie. Con leggerezza e intelligenza, lo show ha invogliato molti spettatori a scoprire o approfondire molti elementi importanti per capire la società contemporanea o la psicologia umana.

5. La colonna sonora memorabile
Impossibile non pensare a Doctor Who senza ricordare il suo tema musicale firmato dall'australiano Ron Grainer nel 1963. La colonna sonora rappresenta uno degli elementi vincenti dello show che arricchisce ogni episodio.

6. Un'interessante analisi psicologica
Il protagonista, grazie alle sue rigenerazioni, ha portato sullo schermo le tante sfumature della personalità umana, dimostrando come ogni individuo possa cambiare ed evolversi pur rimanendo se stesso. Ed è proprio ne Il giorno del Dottore che questo aspetto viene enfatizzato in modo perfetto mettendo a confronto tre protagonisti diversi per moltissimi aspetti ma pur sempre il Dottore, come ricorda Clara:

CLARA: Look at you. The three of you. The warrior, the hero, and you.
DOCTOR: And what am I?
CLARA: Have you really forgotten?
DOCTOR: Yes. Maybe, yes.
CLARA: We've got enough warriors. Any old idiot can be a hero.
DOCTOR: Then what do I do?
CLARA: What you've always done. Be a doctor. You told me the name you chose was a promise. What was the promise?
DOCTOR 10: Never cruel or cowardly.
WARRIOR: Never give up, never give in.


E proprio perché è sempre lo stesso alieno con il suo profondo interesse per la Terra e i suoi abitanti, ma con volti diversi, che a ogni rigenerazione si soffre moltissimo nel salutarlo, pur essendo inevitabile dopo un po' innamorarsi ancora del personaggio, nella sua nuova versione.

Sceneggiatura, sorprese e indimenticabili companion

7. I dialoghi e i monologhi memorabili
La sceneggiatura di Doctor Who è ricca di battute, monologhi e dialoghi memorabili, scritti in modo brillante. Dagli scambi tra Donna Noble a Ten all'addio del Dottore interpretato da David Tennant a Rose che ha spezzato il cuore a milioni di spettatori, senza dimenticare il monologo di Eleven su Akhaten o le sue interazioni con i Pond o Clara...
La serie può contare su sceneggiatori di altissimo livello fin dalle sue origini. Ogni interprete ha poi aggiunto del suo dando vita a espressioni che sono entrate a far parte del vocabolario di ogni whoviano in brevissimo tempo.
Bisogna inoltre dare una menzione speciale alle sequenze delle rigenerazioni che, dopo il ritorno dello show sul piccolo schermo, sono sempre state indimenticabili.

8. Le guest star e le collaborazioni
Se si concretizzasse il progetto di Peter Jackson, che vuole dirigere un episodio di Doctor Who, sarebbe solo l'ultima collaborazione di altissimo livello in ordine cronologico. Dalle guest star a sceneggiatori d'eccezione come lo scrittore Neil Gaiman, fino ai registi...i fan dello show sono in ogni settore e gli esponenti del mondo dello spettacolo sono felici di realizzare un proprio sogno partecipando in qualche modo allo show. Non bisogna inoltre dimenticarsi che molti interpreti apparsi nel corso delle stagioni sono poi diventati vere e proprie star internazionali.

9. E' imprevedibile
Quando ci si sintonizza sullo show non si ha mai idea di quello che sta per accadere, può succedere veramente di tutto. Non è una serie prevedibile e non ci si annoia (quasi) mai. Un fattore ormai molto raro nel panorama televisivo.

10. I companion
Il Dottore è sempre in compagnia nei suoi viaggi nel tempo e nello spazio. Le persone presenti accanto al Signore del Tempo sono state numerose ed è impossibile non riconoscersi in almeno una di loro o vedere alcune caratteristiche di chi amiamo in qualche companion, rendendo la visione ancora più coinvolgente ed emozionante.

LE CONCLUSIONI NELLA PROSSIMA PAGINA

L'importanza di Doctor Who

In realtà, come sanno bene i whovian, i motivi per seguire la serie sono innumerevoli ma forse l'unica vera ragione è perché tutti vorremmo che arrivasse sulla soglia di casa nostra “a madman in a blue box”.
Il motivo per cui lo si desidera e si ha bisogno nella propria vita del Dottore l'ha spiegato alla perfezione Steven Moffat in una memorabile risposta data durante uno dei panel organizzati per il cinquantesimo anniversario di Doctor Who a chi gli chiedeva come sarebbe un mondo senza la serie:
“Gli eroi sono importanti, ci dicono qualcosa su noi stessi, su chi vorremmo essere. E molti eroi sono deprimenti ma quando hanno creato questo eroe particolare, non gli hanno dato una pistola, gli hanno dato un cacciavite per aggiustare le cose. Non gli hanno dato un carro armato o una corazzata o un caccia X-Wing, gli hanno dato una cabina telefonica da cui puoi chiamare aiuto. E non gli hanno dato un superpotere, o orecchie a punta, o una pistola a raggi laser, gli hanno dato un cuore extra. Gli hanno dato due cuori. E questa è una cosa straordinaria; non ci sarà mai un momento in cui non avremo bisogno di un eroe come il Dottore”.