Speciale Falling Skies - Stagione 1

Il primo episodio dell'adattamento italiano di Falling Skies introduce un mondo distrutto dall'arrivo degli alieni sul pianeta Terra

Speciale Falling Skies - Stagione 1
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Più dei legionari di Cesare, più dei centurioni romani, gli irriducibili galli di Asterix temevano che un giorno, di punto in bianco, il cielo gli sarebbe caduto sulla testa. Questo turbava più di ogni altra cosa gli indomiti guerrieri di Uderzo e Goscinny, inermi dinnanzi al pericolo sopra di loro.
Non è molto cambiata nella sostanza l'umanità di Falling Skies, pressoché nostra contemporanea: un'invasione aliena improvvisa mette a soqquadro gli arsenali bellici di tutti gli eserciti della Terra e le principali metropoli sono ora passate nelle mani dei viscidi Skitter. Dissero di non usare le armi nucleari contro di loro, perchè forse tali creature venivano in pace: vane precauzioni, che ora pagano i milioni di civili costretti a resistere senza il sostegno di esercito alcuno.
La fanteria fa il gioco sporco: stana gli umani e tende loro imboscate nei luoghi per loro vitali (ex supermercati e grandi magazzini ancora colmi di provviste) rapendo giovani ragazzi. Gli occorrono vivi per poter impiantare all'interno dei tessuti nervosi una sorta di parassita tecnorganico(Alien docet) destinato a controllargli la mente ed indurli ad obbedire.

La serie ha esordito negli USA qualche settimana fa sul canale TNT e proseguirà per dieci episodi fino al 7 Agosto. In Italia il canale della piattaforma Sky, Fox, lo trasmetterà a poca distanza dalla messa in onda statunitense a partire dal 5 Luglio alle 21.00.
Abbiamo avuto modo di (ri)vedere il primo episodio completamente doppiato in italiano nel corso del Telefilm Festival.

La guerra sull'uscio di casa

Protagonista di Falling Skies è il professore di Storia dell'Università di Boston, Tom Mason (Noah Wyle, il bel dottor Carter di E.R. di cui ha mantenuto la voce italiana: Alessio Cigliano), il quale ha già perso la moglie, mentre un figlio Ben è ora nelle mani degli Skeeter. Non gli resta dunque che lottare ed improvvisarsi guerrigliere per proteggere e garantire un futuro ai suoi due figli, il maggiore Hal (Drew Roy), già soldato della resistenza, e il piccolo Matt che ancora non si capacita di quanto la sua vita sia cambiata. "Sono molto attratto da personaggi che sono gettati in un contesto per cui non sono preparati - spiega Wyle - ma chiunque creda che la sua storia pregressa [gli studi delle guerre del passato ndr] gli sia d'aiuto, si sbaglia di grosso".
La responsabilità di Mason non è solo nei confronti della propria famiglia, ma anche verso i centinaia di civili che la II Massachusetts sta tentando con immani difficoltà di condurre verso luoghi più sicuri. Il comando militare è affidato a Weaver (Will Patton) il quale ha un rapporto pugnace con il protagonista: "è il mentore del mio personaggio sulla strada per diventare un leader" spiega ancora Wyle. Una situazione che ricorda non poco il recente videogioco Homefront di Kaos Studios: nella brutalizzazione del nemico, dell'invasore spietato, alieni e coreani si assomigliano, e dare loro la morte non è un atto di disumanità, ma di giustizia.
Nella resistenza si trova anche Anne Glass (Moon Bloodgood) nel ruolo di medico (prima dell'invasione era pediatra...): l'attrice dai tratti orientali è grata di non prendere parte a molte scene d'azione, come invece faceva in Terminator Salvation, offrendo quindi a Mason una fonte di conforto al di fuori dei combattimenti con gli Skitter.
Anche se il primo episodio s'incentra sull'ossessiva ricerca di scorte di cibo con cui rifocillare gli uomini in marcia verso Est, appare evidente come il protagonista assumerà sempre più un ruolo di guida per il gruppo, verso la salvezza ma anche in vista di una cacciata dei temibili invasori. Un novello Noè secondo lo sceneggiatore Robert Rodat: "egli diventa l'autore del prossimo corso della Storia. Da quando è stato premuto il bottone d'arresto per l'umanità, i sopravvissuti sono divenuti i redattori del prossimo Vangelo o Costituzione o qualsiasi documento/frammento di società si troveranno a costituire".

L'amico degli alieni

L'impatto con Falling Skies è brutale. Gli uomini sono allo sbando, costruiscono barricate estremamente fragili e si ritrovano a rischiare la pelle per qualche scatoletta di fagioli. La resistenza si nutre solo del coraggio di uomini che non hanno alcun addestramento militare alle spalle. Di contro gli alieni sono spietati, veloci e molto agili, sagaci nella pianificazione strategica: praticamente invincibili rispetto alla squadra di sopravvissuti. Il motivo che li trattiene sulla Terra è ignoto, domanda a cui darà senz'altro risposta il prosieguo della serie.
Dietro il design degli invasori si cela la figura di Steven Spielberg, qui nelle vesti di produttore esecutivo: "non penso possiamo sottostimare il coinvolgimento di Steven nella creazione degli alieni - nota Rodat - Li ha studiati fino nei dettagli. Ha pesato l'ammontare di sabbia sollevata dei passi perchè si voleva determinare l'ingombro che lo spettatore percepisce dagli alieni".
Ogni tanto l'indaffarato regista hollywoodiano si appassiona alle serie televisive e anche se Falling Skies non possiede il budget di un kolossal come The Pacific, la sua esperienza in termini di science fiction si è rivelata preziosa per approfondire il rapporto tra umani ed alieni. Dopo aver assistito alla morte di un'esemplare, Mason rinfranca gli animi del gruppo: "Muoiono proprio come noi, bisogna solo arrivargli vicino".

Falling Skies - Stagione 1 Il primo episodio dell'edizione italiana ci introduce in un mondo oramai in rovina. Un'ora di narrazione che scorre veloce e godibile, senza troppi momenti di pura frenesia tipici dei film d'azione ma che presentano in modo efficace l'inizio della storia che sarà incentrata sulle vicende di Tom Mason e del gruppo di resistenza di cui lui è uno dei leader. La realizzazione è di alto livello, anche considerando il tipo di produzione televisiva, la resa degli alieni è credibile e gli effetti speciali sono dosati ma distribuiti con cura lungo tutto l'arco narrativo. Gli ambienti sono difatto i coprotagonisti del serial e la loro trasformazione post apocalittica è ben riuscita: luoghi di vita normale, come scuole, negozi, strade, diventano sedi di combattimenti estemporanei e possibili rifugi di emergenza. La prima stagione è tutt'ora in corso negli USA, la trasmissione italiana è prevista per il 5 Luglio su Fox e ci accompagnerà lungo tutta l'Estate.