Speciale Golden Globes 2016

Diverse novità nell’elenco dei candidati televisivi per la 73° edizione dei Golden Globe, con il successo di nuove serie come Mr. Robot, Outlander, Casual e Mozart in the Jungle, ma anche il ritorno di titoli già blasonati.

Speciale Golden Globes 2016
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A un giorno di distanza dalle candidature per la 22° edizione degli Screen Actors Guild Award, ecco arrivare anche l'annuncio delle nomination della Hollywood Foreign Press Association, l'associazione della stampa estera di Hollywood, per la 73° edizione dei Golden Globe: un'istituzione storica per il cinema e la televisione, che anche quest'anno si accinge a celebrare non solo alcuni fra i più importanti film usciti negli ultimi dodici mesi, ma pure serie, miniserie e TV movie. Candidature molto interessanti, come sempre, con un occhio di riguardo per i titoli di maggior visibilità, ma capaci al contempo di mettere in evidenza pure qualche prodotto meno mainstream, fra scelte più che azzeccate, qualche scivolone clamoroso e diverse omissioni di peso. Andiamo dunque a scoprire insieme quali sono stati gli show più votati da questo ristretto ma prestigioso gruppo di critici, in attesa di conoscere i nomi dei vincitori (la cerimonia di premiazione è fissata per il 10 gennaio).

Il ritorno di Fargo e American Horror Story con Lady Gaga

Per il Golden Globe come miglior miniserie o film TV, tornano in gara due serie antologiche molto popolari fra il pubblico: la seconda stagione del grottesco Fargo, reduce dal trionfo dell'anno scorso (quando vinse due premi) ma con un cast e una storia del tutto nuovi, ottiene un totale di tre nomination, incluse quelle per i protagonisti Patrick Wilson e Kirsten Dunst; mentre American Horror Story: Hotel, a dispetto di una quinta stagione a dir poco deludente, sfrutta il proprio prestigio anche per mandare in competizione come miglior attrice l'esordiente Lady Gaga, qui nel ruolo di una lasciva vampiressa. La prima stagione di American Crime, apprezzata serie drammatica della ABC (selezionata come miniserie, benché sia stata messa in cantiere una seconda stagione), riscuote tre nomination, fra cui quelle per l'attrice protagonista Felicity Huffman e per l'attrice supporter Regina King (fresca vincitrice di un Emmy), mentre rimane al palo il protagonista Timothy Hutton.
Completano la cinquina per la categoria principale Flesh and Bone, miniserie in otto episodi ambientata nel mondo della danza, con Sarah Hay in lizza come miglior attrice; e Wolf Hall, sceneggiato storico della BBC in sei puntate, che vede in lizza pure Mark Rylance come miglior attore per il ruolo di Thomas Cromwell (e potrebbe essere il potenziale vincitore di questa categoria) e l'ex star di Homeland Damian Lewis come miglior attore non protagonista nei panni di Re Enrico VIII. Clamorosamente escluso, purtroppo, l'ottimo dramma politico Show Me a Hero, che in compenso fa guadagnare la nomination come miglior attore a Oscar Isaac, così come Bessie, l'acclamato TV movie biografico su Bessie Smith, che vede candidata unicamente la sua protagonista Queen Latifah (e per la statuetta, potrebbe prospettarsi un duello fra lei e la bravissima Felicity Huffman).

Mr. Robot e Outlander nuovi capofila per le serie drammatiche

Una cinquina quasi completamente nuova, quella per il Golden Globe alla miglior serie drammatica, e con almeno quattro esclusi eccellenti: The Affair, plurivincitore dell'anno scorso, per la sua seconda stagione è stato snobbato quasi del tutto, ma ha ricevuto quantomeno una sacrosanta nomination per la miglior attrice supporter, la strepitosa Maura Tierney; la terza stagione del dramma politico House of Cards, con una sola nomination per la protagonista Robin Wright (snobbato il povero Kevin Spacey, vincitore del Golden Globe l'anno scorso); Homeland, grande trionfatore in passato e ora dimenticato del tutto dai giurati; e l'ultima stagione di Mad Men, che a dispetto degli apprezzamenti unanimi deve accontentarsi della singola nomination per il protagonista Jon Hamm (appena premiato con il suo primo Emmy). Ottimo riscontro, invece, per Mr. Robot, nuova, applauditissima serie a sfondo thriller con protagonista un giovane hacker, che si aggiudica tre nomination per miglior serie, miglior attore (Rami Malek) e miglior attore non protagonista (il redivivo Christian Slater), e sembrerebbe avere discrete chance di vittoria in tutte e tre le categorie.
Altre due novità contenderanno all'intrigante serial di USA Network il Golden Globe più ambito: si tratta di Narcos, crime drama targato Netflix sulla lotta fra i cartelli della droga, candidato anche per l'attore Wagner Moura; e di Outlander, serie a tinte fantasy sui viaggi nel tempo, con tre nomination in tutto (miglior attrice per Caitriona Balfe e miglior attore non protagonista per Tobias Menzies) nonostante un consenso non proprio unanime. La quinta, fortunatissima stagione de Il trono di spade, che ha fatto piazza pulita agli Emmy, ai Golden Globe si limita alla nomination come miglior serie, mentre appare inspiegabile la candidatura per la seconda, pessima stagione di Empire, indigeribile soap-opera sul mondo del rap che vede schierata pure l'attrice Taraji P. Henson. L'interprete di Cookie se la vedrà, fra le altre, con Viola Davis, potenziale vincitrice per la seconda stagione del legal-thriller Le regole del delitto perfetto, e a sorpresa con la fascinosa Eva Green di Penny Dreadful. Ma le nomination per Empire gridano vendetta, soprattutto a causa dell'assenza (prevedibile, ma non meno scandalosa) di serie con un pubblico più ristretto ma di qualità assolutamente superiore, come The Americans e Hannibal (oltre ai titoli già citati a inizio paragrafo).

Mozart in the Jungle e Casual a sorpresa pluricandidati fra le serie comedy

Sei candidati, invece, per il Golden Globe alla miglior serie comedy o musicale, fra cui il vincitore dell'anno scorso, l'apprezzatissimo Transparent, tre serie molto note e già candidate nelle precedenti edizioni, ovvero Orange Is the New Black, Silicon Valley e Veep, e due assolute novità: il dramedy familiare Casual, presentato di recente al Roma Fiction Fest, e la serie Mozart in the Jungle, ambientata nel dietro le quinte del teatro americano, nel mondo della musica classica. Gael García Bernal, uno dei volti più amati del cinema sudamericano e star del nuovo serial di Amazon, sfiderà per il premio come miglior attore il campione in carica, lo splendido Jeffrey Tambor di Transparent, mentre per il Golden Globe come miglior attrice di commedia la vivace Julia Louis-Dreyfus, pluripremiata agli Emmy, tenterà di conquistare il suo primo Golden Globe in questa categoria, ma dovrà vedersela con la vincitrice dello scorso anno, Gina Rodriguez di Jane the Virgin, e con la veterana Lily Tomlin, pimpante comprimaria di Jane Fonda in Grace & Frankie (la Tomlin, fra l'altro, è candidata anche come miglior attrice al cinema per la commedia Grandma, e potrebbe beneficiare della doppia nomination). Una singola candidatura all'ex scream queen Jamie Lee Curtis per la nuova serie horror in chiave parodistica intitolata, appunto, Scream Queens, creata anch'essa (come American Horror Story) dal prolifico Ryan Murphy.