Speciale James Gandolfini 1961-2013

E' morto a Roma l'amatissimo attore James Gandolfini, ecco il nostro ricordo della star che ha conquistato il pubblico televisivo

Speciale James Gandolfini 1961-2013
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Una manciata di giorni fa la Writers Guild of America, il sindacato degli autori televisivi americani, ha stilato la classifica dei migliori telefilm di sempre e, al primo posto, ha piazzato quel capolavoro de I Soprano . La serie delle serie, uno dei prodotti più belli di sempre che si è distinto soprattutto per l'eccezionale scrittura e le incredibili interpretazioni. Sei stagioni, per un totale di 86 episodi, senza mai perdere un colpo. Gaudio. Per tanti di noi una soddisfazione leggere di un siffatto riconoscimento.
E poi il colpo. Ieri. James Gandolfini, interprete per eccellenza della serie nei panni del boss Tony Soprano, si è spento causa infarto mentre era in vacanza proprio qui da noi, a Roma, pronto a breve a volare in Sicilia per il Taormina Film Festival.

Ciao "Tony"

La notizia fa il giro del web e viene poi confermata dai suoi agenti Mark Armstrong e Nancy Sanders, che esprimono il loro dolore con queste parole: “Lui e la sua famiglia facevano parte della nostra famiglia”. E James Gandolfini faceva un po' parte della famiglia di ognuno di noi, di certo di quella di noi telefili amanti della serialità americana. Nei panni del mafioso Tony è entrato nelle nostre case per ben sei anni, un lungo periodo in cui, tra incertezze e inquietudini (sin dal pilot infatti è in cura da una psicanalista), l'abbiamo visto mostrarsi sempre forte e granitico intento a proteggere la sua famiglia e a fare gli interessi del suo clan. Bravissimi tutti gli attori che hanno dato vita a questo gioiellino della HBO, ma di certo a spiccare era proprio lui, con le sue straordinarie abilità interpretative e la sua corporatura “ingombrante” (e non solo in senso letterale). Vince infatti un Golden Globe, tre Emmy Awards e tre Screen Actors Guild Awards. Il creatore dello show David Chase lo preferì a Ray Liotta. Ottima scelta.
Il personaggio e l'attore pare avessero in comune però solo le origini italo-americane. Gandolfini infatti era modesto e anche piuttosto timido, un “Woody Allen di 118 chili”, come usò definirsi.

Non ci sono solo "I Soprano"

Se è vero che “I Soprano” rappresentano la sua occasione più importante, è vero anche che le sue innegabili doti gli hanno permesso di recitare anche sul grande schermo, lavorando per nomi celebri quali Tony Scott, John Turturro, Sidney Lumet, Nick Cassavetes, Alex de la Iglesia, Gore Verbinski, i fratelli Coen, Kathryn Bigelow e tanti altri, in un elenco di film interminabile. Diverse volte interpretò lo stesso tipo di personaggio, il mafioso italiano, ma la sua bravura lo rese partecipe anche di pellicole di genere non drammatico e ruoli “comici”. Versatile com'era fu anche doppiatore e produttore esecutivo, nonché attore, ancora televisivo, per alcuni film tv (Cinema Verite, La parola ai giurati). Negli ultimissimi anni i suoi fan l'hanno potuto rivedere in “Zero Dark Thirty” (uscito da noi pochi mesi fa) e in “The Incredible Burt Wonderstone” (inedito in Italia).
Eh si, se ne va così, a 51 anni, dopo una vita passata prima a barcamenarsi tra lavoretti d'ogni genere (tra cui gestore di discoteche e cameriere), poi, con una laurea in scienze della comunicazione in tasca, a recitare. Amore, quello per la recitazione, che tra l'altro sboccia tardi, a 25 anni, quando accompagna un amico ad un corso. Il debutto fu a Broadway, nel 1992, quando per sei mesi di fila portò in scena “Fronte del porto”.

James Gandolfini Nato proprio nel New Jersey (da genitori italiani: padre della provincia di Parma e madre napoletana) dove è ambientato I Soprano, quando ha raccontato del provino per ottenere il suo ruolo più celebre ha detto: “Ho pensato che era una sceneggiatura fantastica. Ho pensato che ce la potevo fare, ma anche che avrebbero scelto qualcuno un po’ più raffinato, diciamo così. Qualcuno di più attraente”. No James, per fortuna non l'hanno fatto. A noi, tu, sei piaciuto molto. Rest in peace boss.