Speciale Morte di un personaggio

L'improvvisa scomparsa di una delle colonne portanti dello show ha segnato la famiglia Griffin. E anche noi spettatori.

Speciale Morte di un personaggio
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Attenzione: l’articolo contiene spoiler relativi alla sesta puntata della dodicesima stagione trasmessa negli USA domenica 24 novembre. Continuate la lettura a vostro rischio e pericolo!


I Griffin (meglio noti oltremare come Family Guy), nonostante l’enorme spettro onnisciente chiamato Simpson, hanno saputo farsi strada nel corso degli anni tra tanti fattori, anche grazie alle controverse e particolari personalità che compongono il cast di questa produzione.
Ricordando i volti entrati nell’immaginario collettivo spiccano senza dubbio Stewie, Quagmire e, perché no, Brian. Tolti i primi due, ciò che colpisce incessantemente lo spettatore anche più smaliziato è come un cane, che nonostante tutto continua ad avere i suoi bisogni fisiologici (più volte abbiamo visto Brian prendersela con i postini o entrare in una trappola causata da una palla), sia praticamente, intellettualmente parlando, una spanna sopra gli stessi comprimari del serial.
Nel corso degli episodi Brian scrive, ragiona, intraprende determinate relazioni, tutto in maniera sensata ed è forse la persona più “coerente” e “reale” del lotto, seppure sia appunto un cane. Che sia forse un modo del grande Seth Mcfarlane di dimostrare che nella maggioranza dei casi gli animali risultano essere di gran lunga migliori rispetto alle persone? Probabile. Ciò che conta è che Brian, grazie anche alle disavventure con Stewie (viaggi nel tempo, giri intorno al mondo e quant’altro) e alle vicissitudini avute con il suo padrone nonché miglior amico/rivale in amore Peter, sia stato parte centrale dei migliori episodi della serie.
Ora, dopo la sua morte (investito da una macchina), lo show non sarà più lo stesso.

La puntata

Parlare di morte in questi termini all’interno di un prodotto come Family Guy fa senz’altro riflettere. Uno show che punta il tutto per tutto sulla comicità nonsense, sulle frecciatine verso la mentalità odierna ma anche verso dogmi di natura religiosa, offendendo spesso tutto e tutti, senza distinzione di sorta. Uno show politicamente scorretto. Eppure, come gli stessi Simpson hanno dimostrato (nell’episodio della morte di Maude Flanders ad esempio), a volte un escamotage di questo genere può anche servire, forse per dimostrare qualcosa al pubblico, forse per spingersi leggermente “oltre” la nomea di semplice passatempo. Dare qualche spunto per pensare.
La puntata che ha visto la scomparsa di Brian Griffin è senza dubbio una delle migliori dell’intera serie, e non poteva essere altrimenti. Rivediamo gran parte del cast nonché delle apparizioni più importanti (oltre ai soliti noti, il padre di Quagmire, l’ex di Brian e suo cugino, ad esempio), unite a scene che, seppur inizialmente simpatiche e spensierate, sono poi capaci di portare un breve tratto di tristezza e malinconia. Cose che unite alle citazioni di eventi passati (c’è puzza di vomito in questo salotto!, non sei ben visto nella nostra comunità!), e atteggiamenti che non cambieranno mai (la follia di Adam West e la noncuranza di Quag verso lo stesso Brian in primis) rendono questo episodio indimenticabile.
Lo stesso funerale dimostra come Brian, a differenza di altri cani presenti nello show, sia più essere umano che animale domestico. Insomma, niente da dire sotto il profilo qualitativo di un episodio che comunque non esclude momenti tipicamente folli ed esagerati.

Un nuovo arrivo

Nella seconda parte della puntata vediamo i nostri in preda ad un normale sconforto causato dalla mancanza del sesto componente della famiglia, a cui decidono, come spesso accade in questi casi, di porre rimedio adottando un nuovo cane preso dal canile.
Ed è così che scelgono Vinnie, cane di origini italo-americane che fin da subito mostra una personalità, se non intellettuale e saccente come lo stesso Brian, ugualmente interessante. Accento marcato, tratti da piccolo “mafioso” e cordialità sono le caratteristiche che emergono da questo singolare individuo. Caratteristiche che non faticano a conquistare l’intera famiglia, ad eccezione di Stewie, che si rivela essere l’unica persona che più fatica a mettere da parte il suo defunto amico (tra l’altro è con lo stesso Brian che Stewie ha condiviso praticamente tutte le avventure). L’episodio si conclude con la rassegnazione del nostro infante preferito e con una sostanziale amarezza da parte nostra. Amarezza perché ormai un po’ tutti, anche chi magari non ha seguito per filo e per segno le gesta della famiglia più nonsense della tv, riconosceva Brian come uno dei marchi di fabbrica della serie.
Insomma, altro tiro in porta per il caro Seth Macfarlane, che dopo Ted e qualche episodio sporadico suddiviso tra Family Guy, American Dad e Cleveland Show ha mostrato come, con bravura e ingegno, si è capaci si di far sorridere, ma anche di strappare una piccola lacrimuccia di tanto in tanto.

Family Guy - Stagione 12 Dopo 12 lunghe stagioni è giunto il momento di dire addio ad uno dei cani più singolari mai apparsi in tv. Brian Griffin ci saluta cosi', tra una risata e l'altra come da tradizione Macfarlane, lasciandoci non poco amaro in bocca. Il nuovo arrivato, Vinnie, sembra possedere un carisma tale da rimpiazzare il nostro, ma è tutto da dimostrare. Che poi, conoscendo Seth, può anche darsi che nella nuova puntata rivedremo il nostro come se nulla fosse mai accaduto (cosa molto remota ma sempre possibile), ma per il momento basiamoci sugli eventi appena visti, nonchè su questo splendido episodio appena trasmesso. Un saluto Brian, ci mancherai.