Speciale SDCC - Outlander

Un viaggio nel passato e due amori inconciliabili nel nuovo dramma fantasy della Starz

Speciale SDCC - Outlander
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Il 9 agosto si avvicina. E' questa infatti la data in cui la rete via cavo Starz darà il via alla nuova serie Outlander, adattamento televisivo dell'omonima saga letteraria di successo scritta da Diana Gabaldon.
Il plot racconta di un salto nel tempo compiuto dall'infermiera Claire (Caitriona Balfe) che, dal 1945 si ritrova catapultata nel 1743, in un mondo a lei sconosciuto e ostile. Qui si lega però a Jamie (Sam Heughan), combattente scozzese che le farà perdere la testa. E' così che Claire si ritrova ad essere ben presto divisa nella scelta tra la vita nel passato accanto a lui e quella nel 1945 al fianco del marito Frank (Tobias Menzies).
Immancabile dunque la presenza dello show al Comic-con di quest'anno, occasione sfruttata da Starz per diffondere anche l'ultimo trailer relativo alla serie. All'evento hanno preso parte il produttore Ron Moore (Battlestar Galactica), l'autrice Diana Gabaldon e gli attori Caitriona Balfe, Sam Heughan, Tobias Menzies, Graham McTavish (Dougal) e Lotte Verbeek (Gellis).

Due chiacchiere con l'autrice

Il primo libro è stato scritto dalla Gabaldon nel 1991 e la saga conta al momento ben 8 titoli. Dalle domande a lei poste durante il San Diego Comic-con di quest'anno è emersa la genesi dei suoi racconti: stava guardando un vecchio episodio del Doctor Who ambientato nel diciottesimo secolo, in cui questi era accompagnato da un certo Jamie, scozzese fiero, avventuroso e pieno di vita. All'epoca l'autrice non sapeva nulla né della Scozia né della sua storia, ma ne restò colpita e volle ambientare lì i suoi racconti. E' così che tutto ebbe inizio.
La scrittrice parla poi di come le siano giunti nel corso degli anni numerosi script miranti a trasformare le sue novelle in film e di come, sconcertata dagli adattamenti, li abbia respinti.
Per quanto riguarda invece il prodotto della Starz, la Gabaldon ha svelato di aver avuto un ruolo attivo nella realizzazione della serie, assistendo ai casting ed esaminando le sceneggiature.

Arriva Ron Moore

Intanto, i diritti di Outlander erano finiti nelle mani nel produttore Jim Kohlberg (a sua volta legato alla rete Starz), anch'egli deciso però a farne un lungometraggio. Decisivo allora l'incontro con Moore, il quale gli parla della sua idea di farne una serie tv.

Svelati nel corso dell'incontro dallo stesso Moore alcuni aneddoti sulla scelta del cast. Sia Liam Neeson che Sean Connery erano stati pensati per il ruolo di Jamie, ma la Gabaldon non fu d'accordo causa età troppo avanzata degli attori per il ruolo da ricoprire.
La parte di Claire è stata invece quella più difficile da assegnare (“come trovare Scarlett O'Hara”). Si trattava di interpretare un personaggio complesso. Finalmente giunse l'incontro decisivo con la Balfe, anche se non somigliava esattamente all'immagine che la scrittrice aveva della sua eroina. Stesso discorso anche per Heughan (Jamie), che si è poi sbilanciato sulla relazione tra Claire e il suo personaggio, che descrive come forte, fonte di crescita per entrambi nonché basata sul vero amore.

Sebbene delle modifiche alle storie originali siano state necessarie, il produttore dello show ha assicurato il massimo rispetto nei riguardi del lavoro dell'autrice. Quest'ultima si è dichiarata infatti soddisfatta del lavoro di adattamento realizzato sinora.

Moore ha anche risposto alle domande circa il target dello show. Alcuni erano infatti dell'idea che Outlander fosse un prodotto troppo sbilanciato verso il pubblico femminile, ma Moore non si è dimostrato preoccupato e ha anzi aggiungo che non c'è un target specifico di riferimento e che la storia narrata dalla serie può essere apprezzata senza problemi anche dal pubblico di sesso opposto. Del resto, medesime perplessità gli furono esposte per Battlestar Galactica, ritenuto troppo “maschile” e che si è poi rivelato amatissimo anche dalla donne.