Speciale SDCC - The Strain

Le curiosità rivelate a San Diego sullo show creato da Guillermo del Toro e Chuck Hogan

Speciale SDCC - The Strain
Articolo a cura di

The Strain era sicuramente una delle serie più attese dell'estate. Il panel del Comic Con dedicato alla serie di Guillermo del Toro è durato eccezionalmente due ore; questo perché, nella prima, è stato mostrato il terzo episodio.
C’erano un po’ tutti: Corey Stoll (Ephraim Goodweather), Miguel /i>Gomez (Gus), Mia Maestro (Nora Martinez), David Bradley (Abraham Setrakian), Sean Astin (Jim Kent), Kevin Durand (Vasiliy Fet), Jonathan Hyde (Eldritch Palmer), Richard Sammel (Thomas Eichorst), Ben Hyland (Zach Goodweather) and Jack Kesy (Gabriel Bolivar), oltre a Guillermo del Toro, Chuck Hogan (i due scrittori della serie), e Carlton Cuse.
Sono solo tre gli episodi andati in onda ad ora, ma già questa serie sembra essere pronta a conquistare una buona fetta di pubblico. Inizialmente del Toro - che non aveva intenzione di scrivere una trilogia - aveva proposto The Strain alla FOX ma il network di Rupert Murdoch voleva trasformare la serie in una commedia. A quel punto si è pensato di scrivere con Hogan le vicende che si sarebbero volute trasportare in tv in una serie di libri e al termine della trilogia FX si è rivelata interessata al progetto, lasciando loro anche campo libero.

Dal libro alla tv

I produttori hanno enormemente apprezzato il fatto che FX abbia lasciato loro tanto spazio e, nel corso del panel, si sono dimostrati interessati ad andare avanti per ben cinque stagioni: la prima coprirebbe il primo libro, la Progenie, mentre gli altri due libri andrebbero divisi in due per un totale di 65 episodi (13 per stagione). Un progetto sicuramente ambizioso, ma i buoni ascolti della premiere, che hanno realizzato il record stagionale per FX, lasciano ben sperare.

Carlton Cuse ha anche risposto all’interrogativo dei rapporti tra libro e serie tv: “abbiamo preso le parti migliori del libro e l’abbiamo unite con cose inventate successivamente”, rendendo così evidente che la fedeltà ai testi non sarà assoluta. Sul fronte degli effetti speciali, invece, del Toro ha sottolineato l’intenzione di utilizzare quanto meno CGI possibile in favore di effetti più tradizionali.

Sui personaggi

Si è poi discusso delle varie scelte di casting, soprattutto soffermandosi sulla volontà di avere Sean Astin nei panni di un traditore, proprio lui che ha sempre interpretato i fedeli alleati dei protagonisti (come Sam nel Signore degli Anelli). Non molte informazioni, dunque, ma la serie è appena all’inizio e soprattutto è ancora in onda.

Del Toro ha sottolineato molto la sua intenzione di dare maggior risalto ai personaggi latino-americani per tirarli fuori dallo stereotipo della gang messicana: proprio per questo Gus e Nora saranno personaggi fondamentali e, se tutto va secondo i piani, il prossimo anno ci sarà spazio anche per un wrestler messicano.

Ovviamente, si è toccato anche il discorso relativo ai cartelloni pubblicitari che FX ha dovuto ritirare perché era riuscito a disgustare molti automobilisti anche se a dirla tutta la FX ha colpito nel segno con quei cartelloni, attirando certamente l’attenzione di chi era alla ricerca di horror; ma "la natura è disgustosa" come ha giustamente ribadito Del Toro.

La conferma da parte dell'emittente televisiva statunitense per una seconda stagione di The Strain non c’è ancora, ma se gli ascolti continueranno così, ci sono ottime speranze.