Speciale Star Wars: The Clone Wars

Analizziamo il telefilm animato dedicato alla famosa saga di Star Wars, ecco i punti di forza del progetto e degli episodi di Clone Wars

Speciale Star Wars: The Clone Wars
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Assolutamente da non confondere con la miniserie di Genndy Tartakovsky, Star Wars: The Clone Wars di Dave Filoni è un vero e proprio telefilm di animazione in computer grafica ambientato nella trilogia prequel di Guerre Stellari, più precisamente tra Episodio II: L'attacco dei Cloni ed Episodio III: La Vendetta dei Sith. Sostenuta dal guru di Star Wars in persona, George Lucas, il pilot di questa serie esordì addirittura nei cinema nel lontano 2008 e, anche se si rivelò un autentico flop per critica e pubblico, sono state realizzate ben cinque stagioni andate in onda sull'emittente Cartoon Network con uno share negli U.S.A. altalenante tra l'uno e i due milioni e mezzo di telespettatori.
Tutto ciò è dovuto al fatto che, nonostante l'iniziale passo falso, le intenzioni di Lucas fossero quelle di produrre almeno un centinaio di episodi a discapito del gradimento scaturito dal pubblico. Una mossa che ha permesso alla serie di prosperare per ben cinque anni, anzi dagli stessi produttori veniamo a sapere che probabilmente vi sarà addirittura un'ultima sesta stagione che andrà in onda entro il prossimo anno sui canali del nuovo proprietario Disney.
Ad ogni modo non è un segreto che la casa cinematografica di topolino voglia mettere la parola fine alle Guerre dei Cloni, specialmente dopo l'annuncio che la nuova trilogia sarà ambientata nella sfera temporale post Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi (quindi si tratterà di sequel e non più prequel).
Questa singolare serie animata è arrivata volente o nolente alla fine dei giochi e noi di Serialeye abbiamo voluto proporvi un resoconto di queste avvincenti cinque stagioni.

Un "interquel" tra i prequel

L'idea alla base di Clone Wars è quella di uno show indirizzato ad un audience giovane con puntate che non superano i venti minuti l'una. Tuttavia, nonostante ciascun episodio possa raccontare una sottotrama a se stante ed avere una conclusione propria, la quasi totalità delle puntate fa parte di un arco narrativo ben più ampio, raccontando le gesta di jedi e cloni nelle varie battaglie che incedono nella vastissima galassia di Guerre Stellari. Una formula ben riuscita capace di accontentare sia i fan più accaniti che gli spettatori casuali, grazie anche ad una tecnica narrativa che apre ogni episodio rifacendosi ai cinegiornali "anni 30" dove una voce narrante fa il punto della situazione per tenere sempre aggiornato lo spettatore su ciò che accade.
Nonostante si tratti di uno spettacolo per ragazzi, i toni della serie si alternano tra il comico e l'azione pura, toccando con coraggio persino alcuni temi molto dark (specialmente verso le ultime stagioni) facendo da preludio al tragico finale della guerra che prenderà atto nel film Episodio III: La Vendetta dei Sith. Proprio per questo, negli U.S.A., lo spettacolo televisivo di Filoni è stato vietato ai minori di 13 anni non accompagnati, visto che in diverse puntate si assiste spesso alla morte (anche violenta) di qualche personaggio.

Una galassia di personaggi

Ambientato immediatamente dopo la prima battaglia di Geonosis, vista nel film Episodio II: L'attacco dei Cloni, il pilot di Clones Wars è servito a introdurre una pletora di nuovi personaggi che sono andati ad aggiungersi a quelli già noti come Anakin Skylwaker, Obi Wan Kenobi o il maestro Yoda.
Tra questi sicuramente spicca la padawan Ashoka Tano affidata alle cure del neo maestro Anakin Skylwaker, una ragazzina impulsiva e sprovveduta che con il procedere degli episodi crescerà e maturerà tanto da divenire uno dei personaggi più amati di questa serie. Per ciò che concerne gli antagonisti invece impossibile non citare la temibile Assajj Ventress, personaggio già introdotto nella serie di Tartakosvky e che grazie a Clone Wars acquisirà sempre più spessore rivelando aspetti della sua personalità che vanno ben oltre quello dello stereotipato malvagio assassino Sith.
Naturalmente non è stata persa anche l'occasione di esplorare tutti quei personaggi relegati al ruolo di mere comparse nei film di Lucas come i maestri Jedi Fisto e Plo Koon, ma la sorpresa più gradita è costituita dagli stessi cloni: infatti di questi ultimi scopriremo che, per quanto condividano tutti lo stesso DNA, ciascun soldato aspira ad ottenere una propria individualità per distinguersi dai suoi fratelli. E non a caso le puntate di Clone Wars che li vedono come protagonisti si collocano tra le più belle in assoluto della serie, per la capacità di saper mostrare il loro lato umano (pardon, mandaloriano) nonostante siano tutti nati e cresciuti con il solo scopo di combattere una guerra che non gli appartiene.
Oltre ai volti appartenenti alla "nuova" trilogia si affacciano anche quelli della vecchia, con camei perfettamente inseriti nella sceneggiatura. Tra questi infatti scorgeremo un inesperto capitano Ackbar, un giovane wookie di nome Chewbacca e persino un misconosciuto ammiraglio Tarkin, il cui sdegno per i Jedi traspare già agli inizi della sua carriera militare.
E non soddisfatto di tutti questo, Dave Filoni si è persino ispirato all'expanded universe riportando in vita, nella quarta stagione un antagonista inaspettato, il temibile Darth Maul.
Encomiabili poi tutti quei riferimenti fatti ai videogiochi della LucasArts come i camei dei membri appartenenti al Republic Commando, la famigerata squadra Delta o il livello 1312 dei bassifondi di Coruscant (proprio in vista del gioco Star Wars 1313).

Star Wars: The Clone Wars Stagione 5 Star Wars: The Clone Wars dovrebbe costituire una tappa obbligatoria per ogni fan di Guerre Stellari che si rispetti. Nonostante solo in apparenza possa sembrare un semplice show per ragazzi, con il procedere delle puntate vengono svelati molti aspetti dati per scontati nei film di Lucas e che colmano tutte quelle lacune che intercorrono nel gap tra Episodio II ed Episodio III. In attesa di un ultima sesta stagione non possiamo che consigliare a tutti i nostri lettori di recuperare quello che si sono persi nelle restanti cinque. Insomma non datela come una serie scontata a priori perché Clone Wars è davvero una serie animata, senza età, che saprà farvi emozionare, ridere e in qualche caso addirittura commuovere.