Speciale Twin Peaks - Special

La visionaria serie cult di David Lynch, che ha segnato la storia del telefilm

Speciale Twin Peaks - Special
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TWIN PEAKS - SPECIAL

Gli anni 90 sono stati sicuramente il fulcro della storia dei telefilm, dando inizio a pietre miliari come X-Files, Dawson's Creek, Buffy the Vampire Slayer, Millennium o I Soprano. Prima di tutti questi telefilm però c'è stato Twin Peaks, creato niente di meno che da David Lynch, uno dei registi più visionari, se non il più visionario della storia del cinema, in collaborazione con Mark Frost. Twin Peaks non fu soltanto il miglior successo commerciale di Lynch, ma creò anche una sorta di prototipo strutturale per alcune serie a venire, uno su tutti, Veronica Mars. La vita di Twin Peaks fu molto breve visto che conta due sole stagioni, la prima delle quali composta da soli 8 episodi, mentre la seconda da 22.

WELCOME TO TWIN PEAKS

“A town where everyone knows everyone and nothing is what it seems”.
Twin Peaks è ambientato nell'omonima cittadina, dove è appena stata trovata morta una giovane ragazza di nome Laura Palmer. L'Agente Speciale dell'FBI, Dale Cooper, è chiamato ad investigare sull'omicidio della ragazza che si scoprirà poi essere collegato ad una ragnatela di misteri che ci condurrà nel cuore e nell'anima dei misteriosi boschi circostanti. Cooper sarà inviato ad indagare a tempo indeterminato, tant'è che si troverà una camera nell'Hotel della cittadina, della quale diverrà poi membro e parte integrante. Ad aiutarlo nelle sue indagini ci sono lo sceriffo Harry Truman, che sembra uno dei personaggi più “sani” del telefilm, e poi i suoi aiutanti, Tommy “Hawk” Hill e Andy Brennan, mentre sporadicamente riceverà l'aiuto “scientifico” dall'agente dell'FBI Albert Rosenfield, personaggio saccente e scorbutico. Twin Peaks è “l'unica città dove il semaforo giallo significa rallenta invece di accelera!”, una città dove sembra che il tempo si sia fermato, un posto quasi fuori dal mondo, proprio come i suoi abitanti nonché personaggi della serie, che sono sicuramente uno dei punti migliori di quest'opera. Se quindi il plot principale della serie è scoprire chi è l'assassino di Laura Palmer, la reale struttura del telefilm è quella giornaliera, dove Cooper, attraverso le sue indagini, scopre ogni piccolo angolo di questa affascinante cittadina, ricca di paesaggi meravigliosi ma anche di misteri intriganti ed intrighi misteriosi. Twin Peaks ci verrà infatti mostrata, soprattutto all'inizio, per le belle e semplici piccolezze della vita, come semplici, se pur spiazzanti, conversazioni mattutine, mentre ci si gusta un ottimo caffè nero in una semplicissima tavola calda. Cooper si innamorerà piano piano di questo posto incantevole, che però col tempo, ci verrà mostrato anche per l'altra sua essenza, l'altra sua faccia, che nasconde relazioni rischiose e verità scioccanti. I personaggi di Twin Peaks sono quindi al centro di tutto, Cooper è il protagonista assoluto ed è un personaggio tipicamente “Lynchiano”, un individuo intelligente, colto ed ambiguo allo stesso tempo, inoltre sono analizzati ed esplorati tutti i personaggi della serie, fatto garantito dall'impostazione generale data da Lynch e Frost. Oltre a quelli già citati i personaggi più importanti sono Donna Hayward, migliore amica di Laura Palmer, che è a conoscenza di alcuni fatti riguardanti la scomparsa dell'amica, James Hurley, motociclista ribelle collegato in qualche modo a Laura, Shelly Johnson, cameriera della tavola calda vittima di un matrimonio violento con Leo Johnson, uno dei principali sospettati per l'omicidio, Bobby Briggs, fidanzato ufficiale di Laura nonché collegato a Shelly Johnson e ad altre faccende, Benjamin Horne, proprietario dell'Hotel nel quale risiede Cooper e anche al centro di loschi fattacci oltre ad essere anche padre di Audrey, giovane, affascinante e complessa ragazza che è innamorata di Cooper. Impossibile poi non nominare la Signora del ceppo, misterioso personaggio che gira sempre con un ceppo di legno in mano e, ovviamente, Leland e Sarah Palmer, genitori di Laura che reagiranno in un modo tutto loro alla perdita della figlia. Tutti i personaggi hanno qualche segreto, qualcosa da nascondere che spesso ruoterà anche attorno al plot principale, questi però sono solo una minima parte dell'intero cast di personaggi stravaganti e visionari presenti nella serie.

MUSIC IN THE AIR

“Where we´re from the birds sing a song and there´s always music in the air.”
Twin Peaks, stilisticamente, è sicuramente uno dei telefilm più geniali di sempre, d'altronde Lynch ci aveva già abituato diverse volte al suo stile visionario, che intende un film, o in questo caso un telefilm, forse più come un dipinto da interpretare. Twin Peaks si distingue dalle sue opere cinematografiche solo per essere più "abbordabile" nel complesso. In termini di regia Lynch usa comunque un approccio cinematografico, con uno stile ripreso da Blue Velvet, utilizzando delle atmosfere spente in modo tanto evocativo quanto inquietante, atmosfere garantite anche dallo splendore della cittadina e da quel velo di mistero che circonda i boschi di Twin Peaks. I personaggi come già detto, sono il cuore della serie, essi possono essere infatti percepiti realmente come elementi vividi e pulsanti, non troppo caratterizzati e quasi tutti circondati da un alone di mistero, che per altro pervade constantemente la serie in ogni momento. Tutto ciò è possibile grazie ad un cast già buono di per sé, ma diretto fantasticamente da Lynch. Kyle Maclachlan fu già protagonista di Blue Velvet e convinse il regista a tal punto da venir scelto come protagonista del progetto, offrendo una delle prestazioni più memorabili della storia telefilmica, oltre che una delle più eccentriche in assoluto. Insieme a lui nel cast ci sono Michael Ontkean, che interpreta lo sceriffo Truman, Lara Flynn Boyle che interpreta Donna, Sherilyn Fenn che interpretando Audrey Horne ci regala una delle migliori interpretazioni della serie e poi Ray Wise nel ruolo di Leland Palmer. Anche la sua è sicuramente una delle migliori interpretazioni, incredibilmente fuori dagli schemi e anche fuori da ogni contesto logico. Alcuni attori che hanno recitato nella serie, trovarono un po' di successo negli anni avvenire, soprattutto sul piccolo schermo: Madchen Amich ad esempio è apparsa in Gilmore Girls, E.R., Californication e Damages, anche Sherilyn Fenn ha recitato in non pochi episodi di Gilmore Girls, le due attrici poi, così come Dana Ashbrook, sono apparse in diverse stagioni di Dawson's Creek. Un'altra componente fondamentale di Twin Peaks è senza alcun dubbio la sua magnifica soundtrack, ad opera dello storico amico e collaboratore di Lynch, Angelo Badalamenti. La soundtrack da lui creata ha un stile quasi soave, dal fascino un po' mistico. Escludendo l'indimenticabile theme song, vari generi vengono utilizzati per ricreare lo stile delle musiche della serie, il jazz è sicuramente tra i principali, così come il lounge, non a caso quando sono presenti alcune determinate tracce in alcune scene, si avverte quasi la sensazione di essere all'interno di un lounge bar invisibile. C'è sempre musica nell'aria, questo ci porta ad affrontare i sogni di Cooper, l'elemento forse più fortemente tipico di Lynch all'interno della serie, elemento che il regista ha poi utilizzato nuovamente in Mulholland Drive. Questi sogni sono molto simbolici e riescono sempre a spiazzare del tutto lo spettatore, che potrebbe pensare di essere impazzito, nell'intrinseco però, questi sogni sono profondamente rivelatori, tanto che Cooper li userà come “prove” per la sua indagine.

WOULD YOU LEAVE US, PLEASE?... JIM.

Che Lynch fosse un personaggio bizzarro e un po' folle lo si era sempre capito dai suoi lavori. Riguardo a Twin Peaks ci sono infatti alcuni assurdi aneddoti che sono anche passati alla storia e riguardanti soprattutto alcuni “incidenti” sul set, anche nel bel mezzo di una scena. Ad esempio, il personaggio inquietanti di Bob, che ha dato un tocco leggermente fantasy alla serie, fu inserito da Lynch dopo che Frank Silva, curatore del set, entrò per sbaglio in un'inquadratura di una scena del pilot. Nella scena in cui Cooper analizza il corpo di Laura Palmer invece, una lampada fluorescente malfunzionò, lampeggiando continuamente, Lynch, che già usò questo effetto volontariamente nella sua carriera, decise di tenere la scena così, perchè trovò l'effetto sconcertante. Un altro esempio è la scena nel quale un attore non capì una battuta detta da Cooper(Maclachlan), la battuta era: “Would you leave us, please?”, ossia “Ci può lasciare da soli per favore?”, l'attore invece pensò che gli fu chiesto il suo nome e rispose dicendo: “Jim”, Maclachlan ridisse la propria battuta e l'attore finalmente capì ed uscì dalla stanza; Lynch decise di tenere anche questa scena così come era venuta.

Twin Peaks DIANE, 11:30 A.M, ENTERING THE TOWN OF TWIN PEAKS Una Soap Opera mascherata da thriller-drama investigativo, con qualche elemento fantasy ma anche horror, questa era l'idea di Lynch e Frost nel creare quello che poi venne chiamato Twin Peaks. Il plot principale, ossia quello dell'omicidio di Laura Palmer e della sua ricerca era solo un pretesto, tant'è che Lynch pensò anche di non voler rivelare mai l'identità dell'assassino, o comunque non prima di diverse stagioni. Un pretesto quindi per nascondere il vero intento, quello di regalarci una città piena di segreti e misteri, dove, come già detto, tutti si conoscono e tutti nascondono qualcosa, che siano terribili segreti o relazioni intricate. Purtroppo la presenza di Lynch fu costante solo durante la prima stagione, infatti, dopo i primi episodi della seconda, cominciò ad avere qualche divergenza con Frost e con la ABC, fatto che colpì profondamente la serie cambiandone decisamente il livello qualitativo; possiamo infatti dire che Twin Peaks, per quanto riguarda la qualità, abbia una durata di circa 16-18 episodi complessivi. L'errore più clamoroso dopo la dipartita di Lynch dalla serie, fu la decisione presa da Frost e dalla ABC di svelare l'assassino di Laura intorno al quindicesimo episodio della seconda stagione, decisione che determinò di per sé la fine della serie, con degli episodi finali completamente illogici, prodotti solamente per tentare di risollevare i ratings. Nel bene e nel male Twin Peaks rimane un pezzo di storia del telefilm, uno dei primi e migliori esempi di “cult” telefilmico, non rimanere affascinati ancora oggi da quelle atmosfere e da quei personaggi, è davvero impossibile; Twin Peaks resta una delle idee più geniali e visionarie mai concepite in questo campo.