Fringe, J.J. Abrams: "La serie merita di andare oltre la terza stagione"

Fringe è ritornato sugli schermi americani proprio ieri sera, in una collocazione pericolosa per la televisione a stelle e strisce, quella del venerdi. A tal proposito parla J.J. Abrams, co-autore e produttore della serie che promette di non tradire la fiducia dei fan. Lo spostamento al venerdi sera non avrà conseguenze sullo show, che proseguirà come programmato. Abrams garantisce che le cose non ci complicheranno, anche se questo non significa che gli episodi saranno semplici da seguire: "Fringe riguarda una donna su cui sono stati fatti esperimenti da bambina, un uomo che potrebbe non appartenere a questo mondo ed un padre che ha moltissimi segreti, inclusi quelli che potrebbero portare ad una guerra. Queste sono le cose di cui abbiamo parlato fin dall’inizio. Non parlarne vorrebbe dire fallire nelle aspettative delle altre persone. Quindi, se dobbiamo fallire, facciamo con la versione più sfacciata, strana, interessante e sofisticata che possiamo fare". Tuttavia resta la preoccupazione che la terza stagione potrebbe essere l' ultima del telefilm: la Fox ha fatto capire molte volte che lo spostamento del venerdi non significa una cancellazione certa, ma una prova di fiducia sia verso la serie sia verso i telespettatori. Il presidente del network americano, Kevin Reilly ha chiesto ai giornalisti di non dare per spacciata la serie. Abrams ha voluto sottolineare che il fatto di stare lavorando ad un altro progetto telefilmico (Alcatraz) non vuole far intendere l' abbandono di Fringe: "Non voglio che Alcatraz ottenga uno slot solo perché Fringe non ce l’ha più. Il mio obiettivo è che entrambi possano coesistere felicemente. Sono due serie diverse, ma Fringe merita di andare oltre la terza stagione".