Legione: la serie non includerà personaggi iconici degli X-Men

A seguito dell'ordine ufficiale da parte del network FX per lo sviluppo della nuova serie Legion, in una recente intervista Noah Hawley ha affermato che lo show porterà in scena degli elementi autonomi, confermando le precedenti osservazioni di John Landgraff secondo cui la serie non condividerà lo stesso universo dei film degli X-Men.

Frutto della collaborazione tra FX e Marvel Television, Legione è stato sviluppato per il piccolo schermo da Noah Hawley, che ricorderete per Fargo e che servirà come showrunner della serie. Legione seguirà il personaggio di David Haller alias Legion,, impersonato da Dan Stevens, un mutante con un disordine di personalità multipla in cui ognuna delle sue personalità controlla un suo proprio potere.
Hawley ha discusso il processo di sviluppo della versione televisiva di Legion: "Lui non è uno dei personaggi iconici della saga cinematografica. Penso che questo sia un punto di forza in un certo senso, perché quei personaggi sono dotati di regole e questo comporta delle difficoltà. Nel momento in cui si vuole creare qualcosa di nuovo in queste situazioni, il fatto di poter mettere in scena qualcosa di imprevedibile è un vantaggio importante e se avessimo coinvolto uno di quei personaggi famosissimi, la nostra libertà di movimento sarebbe stata limitata.".
Successivamente, parlando in modo più approfondito del tono dello spettacolo, Hawley ha affermato che Legione non è una serie ancorata ad uno specifico periodo di tempo, a differenza dei più recenti tre film sugli X-Men che sono stati ambientati negli anni '60, '70 e '80: "Per come me la immagino, assomiglia più che altro ad una favola e, quindi, se ci si dovesse interrogare sulla sua collocazione temporale, la risposta non sarebbe immediatamente chiara. Questo è dovuto al fatto che, in un certo senso, il suo mondo sarà presentato come una percezione soggettiva. I recenti film sugli X-Men sono radicati in un periodo di tempo e in un mondo ben precisi e sviluppano la storia in un certo modo. Noi non stiamo facendo questo.".