M.O.D.O.K. 1x02 Recensione: aspettative in salita

La seconda puntata di M.O.D.O.K. conferma tutte le ottime sensazioni della premiere, costruendoci sopra altre gradite sorprese.

M.O.D.O.K. 1x02 Recensione: aspettative in salita
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Si può dire con tranquillità che M.O.D.O.K. abbia esordito con il botto: da una parte ha sicuramente inciso l'elevata qualità messa in campo dalla premiere (qui le nostre prime impressioni su M.O.D.O.K.), con il suo ritmo infernale sostenuto da un torrente in piena inesauribile di gag e battute; d'altra parte, è inutile negarlo, a fare le prime fortune di questa bizzarra serie Marvel è stato l'elemento sorpresa. Nessuno sapeva di preciso cosa aspettarsi da M.O.D.O.K. e, nel panorama attuale in cui il pubblico è costantemente bombardato da news e anticipazioni, si è rivelato un vantaggio enorme. Se poi a ciò si aggiunge la solita egregia comunicazione, con trailer studiati alla perfezione nella maggior parte dei casi, della Marvel, il successo immediato è assodato.

Allora è lecito piuttosto chiedersi se tale successo potrà continuare. E siamo qui per assicurarvi che il pilot di M.O.D.O.K. è soltanto la punta dell'iceberg, poiché in anteprima abbiamo potuto vedere anche la seconda puntata, che ha saputo sorprenderci quanto - se non più - della première.

Divorzi e viaggi nel tempo

Avevamo lasciato il nostro protagonista sconvolto dall'inaspettata - solo per lui - richiesta di divorzio da parte della moglie. Ma ormai stiamo imparando a conoscere il buon M.O.D.O.K.; non è certamente nella sua indole l'arrendersi senza lottare. In particolar modo se lottare equivale ad architettare improbabili e inutilmente machiavellici stratagemmi dalla dubbia moralità, che in questo caso comprendono un possibile lavaggio del cervello dei suoi stessi figli o disperati viaggi nel tempo; ovviamente tutto per amore.

Una ricetta assicurata per un esilarante disastro, in poche parole. E, innanzitutto, non possiamo non sottolineare come tutti gli aspetti positivi che avevamo evidenziato nella nostra anteprima vengono ribaditi subito con forza: M.O.D.O.K. si dimostra di nuovo una serie animata squisita sul piano visivo, con un protagonista straordinariamente carismatico e una creatività, soprattutto a livello comico, invidiabile. Eppure la seconda puntata urla a gran voce la propria originalità, il suo essere qualcosa di più di un "semplice" contenitore di follie sbalorditive.

Sempre nella nostra anteprima avevamo paragonato lo scheletro portante di M.O.D.O.K. a quello di Rick e Morty - paragone ancora validissimo, perché la struttura di base è in fondo la stessa. Ma il successo sulla lunga distanza della serie di Dan Harmon è derivato, però, dall'insospettabile profondità dei suoi protagonisti: ogni membro della famiglia Smith ha il suo arco narrativo, il momento giusto per risplendere e delle sequenze squisitamente drammatiche.

Il secondo episodio di M.O.D.O.K. fa precisamente questo e i risultati sono, appunto, sorprendenti. La serie che va in onda su Disney+ costruisce i suoi due - per ora - personaggi principali, rendendoli sfaccettati e complessi, portando su schermo, tra i continui atti insensati del più atipico villain in circolazione, del sano dramma. E ci riesce senza snaturarsi, senza perdere equilibrio tra le sue parti mobili, senza far stridere il tono più triste con la voglia dominante di non prendersi troppo sul serio. Le aspettative per la stagione completa non fanno che alzarsi.

M.O.D.O.K. La seconda puntata di M.O.D.O.K. si rivela, come e se non più della premiere, sorprendente sotto molti punti di vista. Tutte le meravigliose qualità del pilot vengono ribadite con forza: lo squisito stile artistico, il ritmo infernale dei dialoghi e delle battute e la totale ed insensata follia degli avvenimenti, tra loro legati da un tenue rapporto causa-effetto. Una creatività che si conferma ad altissimi livelli, senza alcuna voglia di fermarsi o lasciare respiro allo spettatore. Ma il secondo episodio fa un passo in più, costruendo su queste già solide basi. Proprio come Rick e Morty, che ha edificato il proprio successo anche sull'insospettabile profondità dei suoi protagonisti, M.O.D.O.K. trova il tempo, tra le continue bizzarrie del suo personaggio principale, di esplorare la sua psicologia e non solo, fino a creare momenti di ottimo dramma. In poche parole siamo sempre più ottimisti per la stagione completa.