All Or Nothing: Juventus: dietro le quinte dell'ultima stagione di CR7

A pochi giorni dal lancio ufficiale, Amazon presenta il nuovo capitolo della serie "All Or Nothing", questa volta ambientato a Torino.

All Or Nothing: Juventus: dietro le quinte dell'ultima stagione di CR7
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Il prossimo 25 novembre approderà su Amazon Prime Video la nuova produzione del franchise All Or Nothing, già sperimentato all'estero in Premier League con il Manchester City di Pep Guardiola ed il Tottenham allenato all'epoca da Josè Mourinho. Gli Amazon Studios per l'Italia hanno scelto la Juventus, il club più titolato d'Italia ed uno dei più famosi al mondo.

Abbiamo avuto modo di seguire la presentazione ufficiale di All Or Nothing: Juventus in diretta dall'Allianz Stadium di Torino, a cui hanno preso parte Pavel Nedved (vice presidente della società), Giorgio Ricci (CFO della Juventus), Nicole Morganti (Head of Italian Originals degli Amazon Studios) e Dante Sollazzo (Head of Unscripted Originals di Amazon Studios Italia), i quali hanno svelato una serie di dettagli in vista del lancio ufficiale, ormai dietro l'angolo tra le novità Amazon di novembre 2021.

Un accesso esclusivo ed intimo al Mondo Juventus

Con All Or Nothing: Juventus, la produzione si è prefissata l'obiettivo di fornire a tifosi ed appassionati un'esperienza immersiva all'interno della squadra, che viene raccontata non solo dal punto di vista sportivo ma anche umano.

In una serie di clip mostrate, infatti, si sono intravisti momenti di goliardia tra i calciatori, ma anche parti più intime come l'intervista a Giorgio Chiellini con il fratello gemello o la serata a casa Buffon-D'Amico per addobbare l'albero di Natale, mentre Pavel Nedved ha raccontato la sua transazione da calciatore a manager, ed Alvaro Morata ha spiegato che impatto ha avuto la Juventus sulla sua crescita personale oltre che professionale. Per l'Italia ed il campionato di Serie A si tratta di un progetto inedito, che ha più ampio respiro ed è definito "transgenerazionale", in quanto rivolto non solo ai fan della Juventus ma anche a coloro che non seguono il calcio o che tifano altri club. Guai però a definirlo una docuserie: a riguardo Dante Sollazzo è stato molto chiaro ed ha osservato che All Or Nothing: Juventus rappresenta a tutti gli effetti un documento storico che si potrà vedere anche tra dieci anni, in quanto sarà comunque attuale. Il motivo è da ricercare nell'approccio che è stato adottato in fase di produzione: la Juventus è stata scomposta nei vari pezzi del puzzle.

Per rendere fattibile tutto ciò è stato fondamentale il rapporto di fiducia che si è creato tra squadra e troupe: la Juventus ha aperto le porte di uffici, spogliatoi e campi d'allenamento, ed i giocatori, dirigenti e tutti coloro che rientrano nel Mondo BiancoNero si sono mostrati disponibili a registrare interviste e materiale sia prima di partite importanti che dopo le sconfitte. La passata annata è stata infatti tutt'altro che semplice per la compagine guidata da Andrea Pirlo, che ha chiuso al quarto posto in campionato ma ha comunque portato a casa due trofei su quattro.

Ovviamente, non poteva mancare un focus sui tifosi, che solo dallo scorso settembre sono potuti tornare allo stadio dopo la lunga chiusura causata dalla pandemia. In ogni episodio si aprirà così una finestra sui supporter della Juventus: ognuno di loro presenterà un racconto che mostra un diverso modo di vivere il tifo.

Oltre 7000 ore di registrazione, con la sfida del Covid

Pur raccontando la stagione 2020/21, l'ultima di Cristiano Ronaldo in Italia, con un Andrea Pirlo esordiente assoluto in panchina, il progetto di All Or Nothing: Juventus fonda le sue radici nel marzo 2019, quando sono iniziate le discussioni tra le parti. La scelta è ricaduta sulla squadra di Torino non solo per il prestigio ed il palmares ma anche perché la Vecchia Signora non racconta una sola città, ma un intero Paese da nord a sud.

A livello puramente tecnico il lavoro è stato mastodontico, e si è aggiunta anche la sfida del Covid-19. I dati ufficiali parlano di oltre 40 settimane di registrazioni, per un totale di oltre 7000 ore di materiale girato; per montare ogni singola puntata (in totale sono otto) sono stati necessari in media 40 giorni di lavoro assiduo. La produzione ha effettuato oltre 6000 tamponi per mettere in sicurezza tutti, ed ha vissuto delle vere e proprie bolle per isolarsi dall'esterno come previsto dal protocollo anti-Covid.

Con All Or Nothing: Juventus, Amazon non solo vuole rinnovare il proprio impegno nello sport (quest'anno Prime Video trasmette la Champions League in Italia), ma anche dimostrare come calcio ed entertainment si stiano contaminando a vicenda. Tale concetto è stato espresso anche da Giorgio Ricci, che ha parlato di come la Juve guardi con interesse al mondo degli eSport ed alle nuove tecnologie in grado di generare intrattenimento e coinvolgere grandi masse. Per il futuro, Amazon ha promesso novità su questo fronte: che sia in arrivo un altro All Or Nothing ambientato in Italia?