Perry Mason: prime impressioni sulla serie prodotta da Robert Downey Jr.

È un'idea intrigante quella che guida la riproposizione di Perry Mason nel 2020, sicuramente avvincente e nuova. Ma basterà?

Perry Mason: prime impressioni sulla serie prodotta da Robert Downey Jr.
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Non è così facile ora nel 2020 decidere cosa fare con in mano i diritti di personaggi che hanno fatto la storia della televisione o del cinema. Una risposta molto scontata ci sarebbe: bisogna fare qualcosa di nuovo ed intrigante rimanendo però coerenti con le idee originali alla base del personaggio. Crediamo sia facile essere d'accordo con una soluzione del genere, accontenterebbe chiunque, dal pubblico ai fan fino agli sceneggiatori aventi un margine di manovra per inventare. Ma, nel pratico, cosa significa quella risposta? Ecco, siamo convinti che più o meno alla HBO si siano posti gli stessi interrogativi quando si è deciso di sviluppare una serie con protagonista Perry Mason, un avvocato che ha bisogno di ben poche presentazioni essendo divenuto una delle icone del piccolo schermo più famose di tutti i tempi.

L'idea, tuttavia, è sbucata fuori con quello che è stato probabilmente un brillante lampo di genio, poiché quasi nulla è noto del background di Mason. Famiglia, amici, lavoro, è letteralmente un campo libero in cui si può creare da zero. E noi ci siamo tuffati in questa parte inedita della sua vita, in anteprima rispetto all'uscita ufficiale su Sky Atlantic.

Non sfidate il giovane Perry Mason

Benvenuti nella cupa, grigia ed al contempo scintillante, assuefacente Los Angeles del 1932. Perry Mason (un meraviglioso Matthew Rhys) è un relativamente giovane investigatore privato con profondi problemi economici, psicologici e familiari alle spalle che non sembra intenzionato a voler risolvere. Viene però incaricato, tramite il suo amico E.B. (John Lithgow), di investigare sul caso che in città sta facendo scalpore occupando ogni giorno le prime pagine delle più importanti testate giornalistiche: un rapimento di un bambino con conseguente richiesta di riscatto andata estremamente male.

Ed appare subito chiaro agli occhi tristemente espressivi di Mason che tutti, in qualche modo, sono colpevoli in una tragedia così efferata. La famiglia? Troppe menzogne. La polizia? Corrotta fino al midollo. La Chiesa frequentata dalla famiglia Dodson? Cospicui interessi in gioco. Una matassa di cui bisogna trovare il bandolo al più presto; una partita a scacchi che va giocata su più livelli, specialmente quelli politici.

È inutile girarci attorno, alla fine la prima cosa che colpisce di questo Perry Mason è l'ambientazione a dir poco monumentale e da HBO non ci aspettavamo nulla di diverso. A seconda dei quartieri si passa, nel giro di pochi passi, dal lusso sfrenato di Hollywood alla sporcizia e povertà di alcune strade, in particolar modo quelle destinate alla popolazione di colore. La ricostruzione e la varietà di Los Angeles è sontuosa ed è certamente l'aspetto che convince di più mentre il resto scricchiola un po'. Non nel senso che si tratta di un prodotto, almeno nelle prime puntate, deludente o poco godibile, tutt'altro, ma ad ogni pro si contrappone inevitabilmente un contro.

Ad esempio le indagini di Mason, struttura comunque portante di una serie che più di un legal drama si ispira al genere neo-noir, sono incisive, peculiari, ricche di dettagli anche - e non solo - per le espressioni e la gestualità del protagonista e piuttosto furbe. Non si troveranno quei dialoghi forzati che vogliono riepilogare l'indagine fino a quel momento per far sentire sempre a suo agio lo spettatore, sono molto più snelle e fluide.

Però il ritmo rimane sorprendentemente lento e compassato, sembra stiano succedendo tante cose quando in realtà cambia poco o nulla nel quadro generale. Un'ambivalenta riscontrabile anche nei personaggi, alcuni immediatamente riconoscibili e carismatici, altri dimenticabili nonostante le numerose scene che li vedono protagonisti. Insomma, Perry Mason (prodotta da Robert Downey Jr peraltro) è una serie che ha bisogno di trovare un suo equilibrio e fortunatamente il tempo non manca.

PerryMason2020 Perry Mason è, sulla carta, una riproposizione intelligente, se non proprio brillante, di un personaggio indiscutibilmente storico. Ben poco si sa della sua vita passata e quindi HBO ha scelto giustamente di colmare questa lacuna, in modo da proporre qualcosa di inedito, fresco senza andare ad intaccare la storia ingombrante del personaggio. E la serie si presenta discretamente bene, con un'ambientazione semplicemente mozzafiato e un mistero intrigante da risolvere. Ma qualcosa manca ancora a questa serie: è vero che le indagini in sé sono particolarmente snelle e godibili, prive di tempi morti e di dialoghi forzati; però l'insieme scricchiola un po', che sia per l'incapacità - almeno nelle puntate iniziali - di fare decisi passi in avanti a livello di trama o per la caratterizzazione monca o insoddisfacente di alcuni personaggi. Il tempo tuttavia è ancora tanto e le potenzialità sono innegabili.