Black Sails - Stagione 1
«Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il vino e il diavolo hanno fatto il resto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum!»
A qualcuno di voi questa canzone riporterà alla memoria l'infanzia e un libro quasi imprescindibile per ogni piccolo fan dei pirati che si rispetti. E chi non ha fantasticato sul passato dei personaggi che affollavano la Hispaniola, la nave di Long John Silver e compari? Starz arriva in nostro aiuto, con una serie che funge da prequel alle avventure narrate nel libro di R.L. Stevenson e che riprende gran parte degli elementi e dei personaggi presenti nel libro, aggiungendone alcuni originali e, senza dubbio, alquanto interessanti.
Un po' di storia...
«1715 Indie occidentali. I pirati dell'isola di New Providence minacciano il commercio marittimo dell'area. Le leggi di ogni nazione civilizzata li dichiarano "hostis humani generis". Nemici di tutta l'umanità. In risposta, i pirati aderiscono a una dottrina tutta loro: guerra al mondo intero».
Questa è l'ambientazione che ci dà il benvenuto in Black Sails, e a farla da padrone tra tutti i pirati che imperversano per i sette mari è il temuto Capitano Flint, con la ciurma della Walrus. Il momento, però, non è dei migliori per il protagonista: di fronte ad un'evidente crisi e mancanza di ricompense per i membri della truppa, gli stessi sono pronti ad un ammutinamento e al conseguente abbandono della fiducia nei confronti del loro Capitano. Flint dovrà quindi dimostrare la propria forza, destreggiandosi tra richieste di aiuto nei confronti di personaggi influenti nel campo del commercio a New Providence e dedicandosi alla ricerca di alcune pagine di diario grazie alle quali potrà finalmente scoprire il luogo dove si nasconde la celebre Urca de Lima, una nave che cela a bordo una quantità incredibile di tesori grazie ai quali Flint e i suoi compagni potranno finalmente godersi la ricchezza. Se non fosse che l'ultima pagina in questione è in possesso di un giovane "cuoco di bordo" di nome John Silver...
Starz tra i pirati
Black Sails parte già avvantaggiata: come si fa a non essere affascinati da tutto ciò che circonda il mondo piratesco, che tante produzioni ha ispirato sia in tempi lontani che recentemente? Basti pensare alla saga de "I pirati dei Caraibi" al cinema - che ricordiamo, è tratta da una splendida attrazione presente a Disneyland Paris -, quella di "Monkey Island" tra i videogames, la ciurma di Cappello di Paglia in "One Piece" per quanto riguarda i manga/anime e tante altre ancora.
Partendo da questo presupposto, possiamo dire che il pilot di Black Sails non delude le aspettative e pone delle basi veramente interessanti per gli episodi a venire. Mettiamo inoltre in conto che tra i produttori sono presenti due pezzi da novanta come Michael Bay (Armageddon, Pearl Harbor, Transformers) e Brad Fuller (remake di Non aprite quella porta, Nightmare e Amityville Horror) e possiamo aspettarci un futuro roseo per la serie che, ricordiamo, è già stata rinnovata per una seconda stagione di dieci episodi, per un totale provvisorio di 18.
L'affollamento di personaggi che abbiamo conosciuto in questa prima puntata, se da una parte fa ben sperare per le possibili evoluzioni della trama - che potrebbero essere veramente molteplici, pur stando sempre attenti a mantenersi fedeli a quanto raccontato da Stevenson nel suo masterpiece - dall'altra tende a confondere le idee allo spettatore: da questo punto di vista, sarebbe forse stato più cauto un inserimento graduale dei vari protagonisti, spalmato sui primi episodi di questa stagione. Un appunto sulla trama: a molti forse potrà sembrare scontata, ma non è detto che dietro ad un "classico" debba per forza celarsi una produzione mediocre, soprattutto nel caso in cui il classico è quello che ci si aspetta.
Le ambientazioni, le scenografie, i costumi sono in perfetto stile Starz: nulla di meno ci saremmo aspettati da un canale che è stato capace di darci una perfetta riproposizione dei gladiatori nelle quattro stagioni di Spartacus. E in perfetto stile Starz sono anche alcune scene piuttosto truci, nonchè altre piuttosto esplicite. Nulla di trascendentale, ma soprattutto nulla di inaspettato: c'è un motivo se è stato coniato lo slogan "It's not porn. It's Starz!" (o era HBO?!)
Un pilot ricco di eventi e personaggi che non delude le aspettative di coloro che si aspettavano uno "Spartacus" ambientato nel mondo dei pirati. Se gli autori riusciranno ad utilizzare a dovere tutti i punti di forza della produzione - che, vi assicuriamo, sono molteplici a partire dalla trama passando dalla complessità dei vari personaggi e alle loro peculiarità - potremmo trovarci di fronte al serial tv piratesco definitivo!
