First look Blindspot - Stagione 1

Al via la nuova serie NBC che promette azione e colpi di scena continui. Chi è la donna che si è risvegliata completamente nuda a Times Square? E cosa rappresentano i suoi misteriosi tatuaggi?

First look Blindspot - Stagione 1
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Dopo il buon successo avuto con The Blacklist, la NBC ha deciso di puntare forte sui prodotti di azione che hanno alla base una intricata ragnatela di misteri. Nasce così Blindspot, serie ideata da Martin Gero e Greg Berlanti (già conosciuto ai fan di Arrow e The Flash), che prova a mescolare elementi del già citato The Blacklist, ma anche di film come The bourne identity o Memento. Mix riuscito bene? Vediamolo assieme.

La trama

Nel cuore di Time Square un poliziotto trova un borsone abbandonato. Insospettito, si avvicina per esaminarlo e vi trova attaccato un biglietto con scritto "chiamare l'FBI". Il primo pensiero va ovviamente a una bomba, ma l'agente degli artificieri che arriva sul posto non dovrà disinnescare alcun ordigno: dal borsone, infatti, uscirà una donna, completamente nuda e dal corpo ricoperto dai tatuaggi. Un inizio niente male quello che gli sceneggiatori ci propongono, che suscita immediatamente molte domande e ci catapulta da subito nel mondo della protagonista, interpretata dall'affascinante Jaimie Alexander, già conosciuta per i suoi ruoli in Kyle XY e - soprattutto - nella saga cinematografica dedicata a Thor. Se l'inizio è buono, un po' meno convincente il prosieguo della puntata: la donna, che ha perso completamente la memoria a causa di un composto chimico iniettatole, viene presa in cura dall'FBI che troverà, tra i vari tatuaggi, anche il nome di Kurt Weller (Sullivan Stapleton), agente speciale che verrà messo a capo dell'indagine. Ben presto si scoprirà che alcuni tatuaggi sono degli indizi lasciati da qualcuno per prevenire attentati o crimini. Inizia così una doppia indagine che dovrebbe portare a capire chi è quella donna e, contemporaneamente, a sventare i piani criminali segnati sul suo corpo.

Realizzazione

L'idea che sta alla base della serie non è malvagia, seppur non particolarmente originale: l'amnesia della protagonista e i tatuaggi che ne ricoprono la pelle lasciano ampio spazio a molteplici sviluppi e la presenza di una sostanza chimica capace di rimuovere selezionati ricordi può davvero essere un jolly importante in fase di sceneggiatura. Di buon livello anche la regia e le sequenze di azione che sembrano, tutto sommato, convincenti e piacevoli, se non proprio realistiche.
Questa prima puntata lascia tuttavia anche diversi dubbi. Il primo riguarda la recitazione: se Jaimie Alexander è molto convincente, riuscendo in più occasioni a trasmettere il senso di disorientamento di una persona colpita da un'amnesia così ampia, non psi può dire la stessa cosa riguardo l'altro protagonista, Sullivan Stapleton, davvero troppo granitico e mono-espressivo nella sua interpretazione. Anche la facilità con cui una civile priva di identità viene coinvolta in operazioni sul campo dell'FBI fa storcere il naso, così come lo scarso numero di uomini disposti dal Bureau nel momento di massima crisi che si ha sul finale di puntata: una mancanza di realismo banale che poteva benissimo essere affrontata meglio.

Blindspot - Stagione 1 Una prima puntata con alti e bassi quella proposta sugli schermi NBC. La serie ha del potenziale, potendo riservare diversi colpi di scena e basandosi sulle molte domande già nate. Di contro però, si deve registrare una recitazione in parte carente e il sospetto che si possa spesso giocare la carta del singolo caso da risolvere, tralasciando la trama orizzontale per concentrarsi su puntate filler. Nel complesso quello che Blindspot sembra promettere è una serie d’azione che si potrebbe definire come molto “americana”, sia nei personaggi che nello svolgimento, con la possibilità di sviluppi interessanti ma con anche alcune falle tipiche di produzioni analoghe.