Casual: abbiamo visto i primi tre episodi della terza stagione

Ritorna la dolceamara comedy di Hulu con il suo prologo lungo tre episodi. Vediamo cosa promette questa terza stagione.

Casual: abbiamo visto i primi tre episodi della terza stagione
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Che Casual sia un bello show è ormai appurato. La serie di Hulu si è fatta apprezzare per la sua versatilità tra divertimento, intrattenimento ed emozione: in pratica assistendo alle vicende di Valerie, Alex e Laura si piange e si ride. Giunti alla terza stagione ci si aspetta ormai un salto di qualità definitivo, ed è quello che sembra esserci guardando i primi episodi. La piattaforma streaming americana ha deciso di rilasciare non uno, ma ben tre puntate per questo esordio stagionale. Questo perché le tre parti sembrano andare a comporre un prologo unico sulle vicende, e fanno da anello di congiunzione con gli eventi passati. La narrazione riprende praticamente da dove eravamo rimasti, nonostante ci sia un breve salto temporale. Ricordiamo cosa era successo: la seconda stagione si era chiusa con il trio complice del suicidio di Charles (Fred Melamed), padre di Alex e Valerie. È quindi giunto il momento delle conseguenze.
Il primo episodio "Ashes to Ashes" gira tutto intorno al problema delle ceneri, intervallando la questione con i problemi reali di Val (Michaela Watkins), che lasciando casa del fratello si trova ad odiare il nuovo padrone di casa, ed Alex (Tommy Dewey) alle prese con la consapevolezza di dover avere un coinquilino, in sostituzione della sorella. Quella che si profilava come la ricerca dell'indipendenza diventa un motivo di malessere, stemperato solo dalle risate dal colpo di scena finale che non stiamo a spoilerarvi, essendo bello grosso.

L'episodio numero due, "Things to Do in Burbank When You're Dead", è una bella sorpresa, un divertissement diverso dal solito che stacca dalla narrazione per concentrarsi per l'intera durata su una passeggiata con tanto di ormai solidissima chimica tra i due fratelli. L'argomento è sempre questo fantomatico spoiler, per cui non diremo nient'altro se non ribadendo il piacere nel vedere questo tipo di soluzione narrativa. L'ultimo del lotto, "The Table", è una svolta, rappresentando la volontà di voler andare avanti. Aver contribuito alla morte del proprio genitore è sicuramente qualcosa che segna, ed ecco allora che i protagonisti cercano qualcosa, anche di simbolico, per poter voltare pagina. È questo il caso della tavola del titolo, mobile scelto da Valerie per la sua nuova casa e che dovrebbe metaforicamente rappresentare la sua vita, alla fine non così soddisfacente come pianificata.

Abbiamo detto che sono da considerarsi come parti di un lungo, per gli standard, prologo, ed è proprio gustandoseli di fila che se ne valorizza il potenziale. Questi primi sessanta minuti circa ci ricordano perché è uno show da seguire, e anzi ci sostituiscono tutti i pregi amplificati. Fa ridere, ma anche piangere, e lo fa con una delicatezza e un empatia meravigliose. Una serie agrodolce come la vita, fatta di fallimenti e risalite, con personaggi autentici che si confermano rappresentanti purissimi dell'umanità. Come non immedesimarsi nella giovinezza di Laura (Tara Lynne Barr) o nella travagliata vita sentimentale di sua madre Valerie? I caratteri di Casual sono come tutti noi, indaffarati a capire cosa hanno avuto e cosa vogliono dalla vita, per poi raccoglierne i pezzi. Dunque un esordio dei più promettenti, che getta basi solidissime e ci promette lacrime e risate a non finire.

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