First look Dracula - Stagione 1

Il vampiro più famoso al mondo ritorna in vita in una nuova versione ben interpretata da Jonathan Rhys Meyers

First look Dracula - Stagione 1
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In un periodo in cui le storie di vampiri risultano fin troppo inflazionate in ogni settore, da quello cinematografico al televisivo senza ovviamente dimenticare il mondo della letteratura, proporre un nuovo serial con protagonista il personaggio più iconico del genere rappresenta fin dalle premesse una sfida molto complicata.
Cole Haddon e Daniel Knauf non si sono però fatti intimorire e hanno proposto alla NBC la loro nuova versione di Dracula, il personaggio creato da Bram Stoker.
Il nuovo progetto, sulla carta, non brilla per l'originalità dell'intreccio ma può contare su un protagonista pressoché perfetto per la parte e su una produzione di ottimo livello.

Un americano a Londra

Nella Londra del 1896, l'alta società britannica fa la conoscenza dell'americano Alexander Grayson (Jonathan Rhys Meyers), fin da subito guardato con un po' di sospetto e curiosità a causa della ricchezza, il fascino, la nazionalità, e il suo innovativo progetto nel settore energetico. Grayson è in realtà Dracula: un vampiro che vuole vendicarsi della maledizione che ha rovinato quattrocento anni prima la sua vita e distrutto quella della donna amata. Durante la sontuosa festa organizzata con l'aiuto del fedele Renfield (Nonso Anozie), Alexander viene immediatamente attratto da Mina Murray (Jessica De Gouw): una studentessa in medicina che assomiglia alla sua defunta moglie. La giovane è insieme al suo fidanzato Jonathan Harker (Oliver Jackson-Cohen), un giornalista che vorrebbe fare carriera, e alla sua amica Lucy (Katie McGrath). Grayson fa la conoscenza anche dell'intraprendente Lady Jane (Victoria Smurfit): una donna decisa che nasconde qualche segreto ma non il suo interesse per Grayson.
Dracula, protetto dalla sua falsa identità, è deciso a realizzare il suo obbiettivo, ma i sentimenti che prova per Mina e degli aspetti nascosti di chi lo circonda potrebbero rappresentare un ostacolo alla buona riuscita del suo piano.

Una produzione ben curata

Uno degli elementi che colpisce maggiormente durante la visione del pilot di Dracula è la produzione di ottimo livello. I costumi, le location e la qualità della fotografia evidenziano la cura con cui si è cercato di ricreare a Budapest l'atmosfera della società Vittoriana e l'opulenza dello stile di vita dei cittadini londinesi più abbienti.
La regia di Steve Shill, già dietro la macchina da presa per diverse serie tv tra cui I Tudors, conduce in modo efficace lo spettatore tra vicoli e palazzi, gestendo bene le luci e le ombre presenti nell'episodio anche a livello metaforico.
Sollevano qualche dubbio, invece, le sequenze d'azione mostrate al rallentatore, senza esagerare volutamente l'esibizione del sangue, preferendo suggerire piuttosto che mostrare.

Jonathan Rhys Meyers vampiro perfetto

La serie non potrebbe però sperare di conquistare il pubblico se non ci fosse un protagonista in grado di mettersi alla prova con l'iconico ruolo di Dracula senza sfigurare nel confronto con i suoi predecessori sul piccolo e grande schermo.
Jonathan Rhys Meyers, nonostante un accento americano fin troppo enfatizzato, si inserisce invece senza difficoltà tra i vampiri più convincenti apparsi nei cinema e in tv, trasmettendo la giusta dose di fascino e perdizione, dosando violenza e sensibilità con bravura. La sua interpretazione sottolinea bene il lato umano del personaggio, ancora legato all'amore per la moglie, e le caratteristiche mostruose della sua natura di vampiro che lo spingono a uccidere senza alcun rimorso e a elaborare un piano astuto e subdolo per minare dall'interno il gruppo di nemici che vuole annientare. La sicurezza dimostrata da Grayson, che Harker riassume bene durante l'intervista concessagli, è la sintesi perfetta della personalità di un individuo con alle spalle centinaia di anni durante i quali ha sofferto, odiato, ucciso e aspettato il momento giusto per poter ritornare in vita e avere la propria vendetta.

Personaggi ben delineati

Il primo episodio ha introdotto con una certa fluidità anche le protagoniste femminili della serie, delineate prestando attenzione a non scivolare in stereotipi e a offrirne una versione originale in cui le donne dimostrano la propria indipendenza e determinazione. Mina Murray è infatti l'unica studentessa di medicina in un corso frequentato solo da uomini, Lady Jane non ha alcun problema nel palesare la sua voglia di sedurre, e Lucy, nonostante appaia solo per pochi minuti, sembra possedere un carattere estroverso e sagace che potrebbe riequilibrare l'apparente innocenza della sua migliore amica. Jessica De Gouw, Victoria Smurfit e Katie McGrath non dovrebbero avere alcuna difficoltà nell'offrire una buona interpretazione dei rispettivi personaggi se la sceneggiatura permetterà loro di superare i limiti imposti alle donne nell'Ottocento.
E' invece ancora troppo presto per esprimere un giudizio sui personaggi di Van Helsing, Harker e Renfield, ma l'interazione con Dracula mostrata nell'esordio della serie fa ipotizzare degli sviluppi interessanti.
La sceneggiatura prova a giocare con i concetti in opposizione di luce e oscurità (suggestivo il momento in cui è Mina la prima a essere illuminata nel salone rimasto al buio), modernità e tradizione, innocenza e dannazione, e amore e odio. Nel pilot questo alternarsi di idee e sentimenti funziona ma in futuro, se esagerato, potrebbe presto rappresentare un grosso limite per la storia che deve sapere mantenere alta l'attenzione dello spettatore.
Il pilot, tuttavia, è in grado di stimolare la curiosità nei confronti di un personaggio che mantiene ben pochi elementi in comune con il classico di Bram Stoker.

Dracula - Stagione 1 Dracula è una serie ambiziosa e coraggiosa; il primo capitolo di questa sua nuova versione televisiva propone un'introduzione accattivante che dimostra la volontà di proporre un approccio personale e unico a una delle storie più conosciute al mondo. Jonathan Rhys Meyers è quasi impeccabile nella sua interpretazione e il cast non delude, gettando le basi per uno show che sfrutta a proprio favore la fama del personaggio per provare a offrire qualcosa di nuovo e inaspettato.