First look Freaks! - Stagione 1

Cinque ragazzi si ritrovano con poteri speciali senza sapere perchè!

First look Freaks! - Stagione 1
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Quando possiamo definire una serie “innovativa”? quando tratta argomenti nuovi? Quando lancia personaggi nuovi? Quando usa un mezzo di comunicazione nuovo? O forse semplicemente quando ha un pizzico di tutte queste cose messe insieme?

Trama

La nuova webserie che sta impazzando su Youtube ha come protagonisti cinque ragazzi che si ritrovano, senza sapere bene come, in possesso di alcuni poteri. Una maledizione o un dono? Ovviamente le puntate giocano (e giocheranno) molto sul filo di questa domanda, cercando di far emergere luci ed ombre di una realtà un po’ Marvel un po’ teendrama. Immersi quindi in una nuova vita (in un "quando" non meglio precisato visto che la memoria dei ragazzi ogni tanto fa brutti scherzi), i nostri (super) eroi si ritrovano a fare i conti anche con un misterioso personaggio dal volto cangiante e dai lineamenti sfumati (qualcosa che ricorda il volto di sabbia che appariva ne “la mummia” se volete avere un’idea più chiara) che sembra perseguitarli costringendoli a frequenti e rocambolesche fughe. Tutto questo però non basta: nel mezzo delle puntate, infatti, sono stati sparpagliati piccoli particolari che sembrano messi a posta per far impazzire il web (come i fantomatici braccialetti arancioni che appaiono al polso dei ragazzi senza un motivo apparente).

Che cos’è Freaks?

Ma che cos’è Freaks? Facile a domandarlo, difficile trovare una risposta convincente. Certo, la cosa più semplice da dire è che è una webserie che possiamo vedere su youtube gratuitamente. La possiamo quindi scaricare, condividere, commentare. Niente male no? Decisamente un passo in avanti rispetto ai canoni classici della televisione, in ogni caso. Questa però è una risposta piuttosto banale a un quesito più complesso perché con “che cos’è Freaks” la domanda che ci si pone sul serio è “che cosa c’è dietro Freaks? Perché tanto scalpore, tanto successo?”. E qui rispondere non è così immediato perché i fattori da prendere in considerazione sono tanti.
Gli attori prima di tutto. YouTube è un mondo strano, lontano da quello televisivo. Se uno youtubers ha successo, i suoi video saranno sempre visti. Ancora una volta ci viene però da chiederci “come mai?”. Perché internet permette una fidelizzazione dello spettatore enormemente superiore a quella a cui siamo abituati. Prima di tutto per la sua portabilità (ovvero me lo guardo quando voglio, dove voglio ed è quindi più probabile che perda 15 minuti a vedere qualcosa che mi piace invece di dover aspettare per forza la sera o un orario stabilito). Ma anche, o forse soprattutto, per il rapporto che si crea tra gli youtubers e i ragazzi (quasi sempre di età piuttosto bassa) che commentano. E allora, se questo è vero, proviamo a unire in un’unica produzione alcuni tra gli youtubers più famosi d’Italia e scommettiamo che il successo sarà sicuro?

Pro...

Ovviamente, per avere successo, puntare solamente sugli attori non basta. È un buon punto di partenza e permette di risparmiare un bel po’ in pubblicità (tanto il passaparola è la miglior cosa che ci sia, no?) ma non può che essere l’inizio. A questo deve seguire un prodotto che sappia effettivamente coinvolgere. Certo, la concorrenza in rete è ancora piuttosto scarsa se si guarda l’Italia, ma è bene capire che si deve offrire qualcosa di buono se vogliamo davvero far parlare di noi. Freaks ha alcuni aspetti che non ci convincono del tutto ma nel complesso è una serie che potrebbe competere con prodotti con ben altre aspettative. Andiamo allora con calma e vediamo quali sono i suoi punti a favore. La cosa che colpisce maggiormente è la qualità della regia. È più che evidente che non si sta parlando di un prodotto amatoriale o semi amatoriale. Dietro si intravede la mano di qualcuno che sa davvero il fatto suo e che riesce anche a dare un tocco personale a scene e inquadrature che talvolta potrebbero apparire troppo banalizzate. Stesso discorso per l’uso delle luci e le musiche che danno un senso di underground metropolitano che distacca dalla realtà cittadina italiana (che poi questo sia un bene o un male dipende dai gusti personali). Abbastanza bene la recitazione anche se a tratti: una cosa è comunque tenere un proprio spazio autogestito su YouTube, un’altra è saper interpretare un personaggio diverso dal proprio io.
Rimangono comunque particolarmente convincenti le recitazioni di Andrea (Andrea Poggioli) e di Viola (Claudia Genolini), mentre sembrano un gradino sotto (ma comunque discrete) le performance degli altri protagonisti.

...e contro

Se fino ad ora abbiamo visto solo gli aspetti positivi, qualche cosa che non va c’è. E non è cosa da poco perché si tratta della trama, perno fondamentale di qualsiasi serie tv. Intendiamoci: non c’è niente che ci faccia gridare allo scandalo, ma forse qualcosa in più lo si poteva tirare fuori. L’idea di base di tutta la serie è quanto di più simile a Misfits si potesse immaginare. L'idea di cinque ragazzi che si ritrovano - senza sapere bene perché - con dei poteri speciali non vincerà certo l'oscar per la trama più originale. Alcuni dei poteri sono divertenti, certo, altri non nuovi ma comunque non banali (come il poter influenzare i morale delle persone). Altri ancora decisamente meno apprezzabili (la super forza o il saper tornare indietro nel tempo). Dalle puntate uscite sino a questo momento dobbiamo dire che qualche passo falso è stato fatto. Il modo in cui accettano senza grossi problemi la loro nuova condizione di vita, ad esempio, è per lo meno irreale. Così come i tentativi quasi nulli di tornare alla loro pacifica esistenza.
Ma è soprattutto la vicinanza al già citato Misfits che rende il tutto un po’ claudicante. Dopo la serie inglese e Heroes, era davvero necessaria una nuova serie su ragazzi e super poteri? Insomma, quanto visto fino ad ora sono un po' troppe "citazioni" e un po' troppo poco opere proprie. Nulla che non possa essere cambiato in corso d'opera comunque. Ultima piccola nota riguarda una delle critiche maggiormente rivolte a Freaks: si parla molto ma si dice poco. Su questo però vorremmo spezzare una lancia a favore degli sceneggiatori. Se Lost ci ha insegnato qualcosa è che fare domande senza dare immediate risposte è una ottima strategia che porta a un immancabile legame tra pubblico e serie. Le singole puntate, inoltre, sono piuttosto corte (circa 12-15 minuti) e riempirle di avvenimenti rischierebbe di far bruciare il materiale in poco tempo.

Freaks - Stagione uno Ci verrebbe da dire “nulla di nuovo sotto il sole” se stessimo parlando di una serie tv. Anzi, c’è chi griderebbe al plagio e si scaglierebbe contro Willwoosh & co. A noi invece l’idea non è dispiaciuta. Creare una serie sul web, darle un tono anglosassone staccandosi finalmente dalla "provincialità" delle sit-com nostrane, sfruttare personaggi noti e volti conosciuti e mettere in piedi qualcosa che, con qualche pecca qua e là, è comunque una buona realizzazione, ci sembra un lavoro degno di plauso. Vedremo nel continuo come le cose evolveranno e se la serie saprà decollare e camminare con le proprie gambe senza basarsi sempre su cose già viste.