Godfather of Harlem: le prime impressioni sulla serie di Disney+ Star

Disney inaugura la nuova sezione Star con Godfather of Harlem, un racconto violento e affascinante ambientato nella Harlem degli anni '60.

Godfather of Harlem: le prime impressioni sulla serie di Disney+ Star
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La crescita di Disney+ è sotto gli occhi di tutti, grazie ad un catalogo che sta prendendo forma arricchendosi con nuovi contenuti di qualità. E se la nostra recensione di Solar Opposites vi ha portati nel mondo dell'animazione, ora cambiamo registro. Per la precisione, vi porteremo ad avere un assaggio di Star, la nuova sezione Disney dedicata a serie e film per adulti, nella quale sta per debuttare Godfather of Harlem.

Un soggetto tanto inflazionato quanto affascinante che forse ha ancora delle cartucce da sparare. Godfather of Harlem cerca infatti di farci vivere un'altra grande storia legata al crimine organizzato, portandoci negli anni '60 e seguendo le vicende del boss Bumpy Johnson. Dopo aver visto i primi tre episodi in anteprima, ecco cosa pensiamo della nuova serie che potrete vedere su Disney+ a partire dal 23 febbraio.

Sfida al vertice

Il primo episodio si apre con Bumpy Johnson (Forest Whitaker) che esce di prigione e si appresta a tornare nella sua Harlem. Ma se la sua vita si è fermata a causa della detenzione, lo stesso non si può dire per le strade che era abituato a percorrere, finite in mano alla mafia italiana. Johnson fino a quel momento era l'indiscusso padrone della zona, ma ora la situazione è diversa e gli scontri infiammano la storia sin dalle prime battute, con scene crude che mettono in moto la faida tra il vecchio boss e i nuovi gruppi che si sono imposti nella zona.

Questo in un momento storico particolare per la comunità afroamericana, nel quale le lotte per i diritti imperversano in strada, con le folle fomentate dalle parole di fuoco di Malcom X (Nigél Thatch). Assistiamo quindi ad uno scontro che si dipana su più livelli, mentre scopriamo la storia di Johnson anche attraverso momenti legati alla sua sfera privata, lontana da quella che possiamo definire una situazione normale.

Questi primi 3 episodi riescono subito a buttarci dentro una storia esplosiva, violenta e credibile, che non esita a mostrarci il lato oscuro di Harlem. Anche l'inserimento di una figura come Malcolm X è gestita nel modo giusto, con tutto il racconto che in queste prime battute ne beneficia. Quello che funziona meno è invece il legame in stile Romeo e Giulietta che coinvolge due personaggi che avranno sicuramente uno spazio importante nel resto della stagione.

Questi, anche se intrecciati con la vicenda principale, per il momento sembrano fuori dalla narrazione, con un minutaggio significativo che però non regge il confronto con altre storyline, risultando in più di un'occasione fiacchi e poco convincenti. In questo senso, i tasselli che il terzo episodio mette in scena potrebbero cambiare la situazione, alzando ulteriormente l'asticella e risolvendo un arco narrativo che non parte nel migliore dei modi. Nonostante questo, per il momento tutti i protagonisti hanno avuto il loro spazio condito da una buona caratterizzazione, e non vediamo l'ora di sapere cosa ci aspetterà nei prossimi episodi.

Grandi speranze

Se la storia è ricca di fascino, possiamo dire che anche il modo in cui è stata messa in scena è ottimo, in un'Harlem sporca di sangue, nella quale il seme della guerra sembra in piena crescita. Attori e regia sono di alto livello, e questo non fa che impreziosire il racconto anche grazie ad una direzione che gestisce in modo fantastico il ritmo, senza appesantire il racconto ma lasciando comunque spazio ad approfondimenti e sviluppi ben organizzati.

C'è un accenno da fare per quanto riguarda la soundtrack, da sottolineare che è in gran parte composta da pezzi rap moderni, che forse potrebbero far storcere il naso a qualcuno, eppure risultano ugualmente calzanti in diverse situazioni. Come anticipatovi in precedenza, la volontà di inserire una figura importante come Malcolm X permette di raccontareuna lotta che intreccia tematiche di grande risonanza che tutt'oggi hanno echi importanti, per una comunità ferita che qui vediamo pronta a lottare mentre Johnson tenta di riprendersi Harlem per recuperare il tempo perso. Da sottolineare anche la figura di Powell Jr (interpretato da Giancarlo Esposito), politico e reverendo di Harlem che si contende i fedeli con Malcolm X, in un quartiere diviso anche dalla religione.

Star, nuova sezione Disney+, sembra quindi avere dalla sua un titolo dal potenziale importante che lascia intuire quello che potrebbe aspettarci in futuro. La notizia riguardante il rinnovo di Godfather of Harlem non fa che confermare la volontà di Disney di puntare sul titolo, che qui in Italia è disponibile con i primi due episodi dal 23 febbraio, mentre il terzo arriverà il 26. Noi abbiamo già visto il terzo e possiamo confermarvi che il trittico iniziale si riveli molto interessante, ponendo le basi per un proseguo ancora più luminoso, in attesa di poter apprezzare anche il resto della prima stagione. Il nostro consiglio è quindi di non perdervi questa serie che grazie ad un inizio brillante sembra promettere grandi cose.

Godfather of Harlem - Stagione 1 Godfather of Harlem si presenta al pubblico con una partenza di spessore, condita da grandi attori e un'ottima regia. Speriamo quindi che la qualità vista in questi primi 3 episodi si estenda anche ai capitoli mancanti, per una prima stagione che si preannuncia di ottimo livello.