I delitti di Valhalla: primo sguardo al crime islandese di Netflix

Netflix sbarca con la sua prima produzione originale in Islanda, proponendoci ovviamente un riconoscibilissimo crime scandinavo

I delitti di Valhalla: primo sguardo al crime islandese di Netflix
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Che tra le regioni scandinave e il crime in ogni sua forma esista un'affinità elettiva particolarmente accentuata è un dato assodato. Tantissime sono le opere, televisive, letterarie, cinematografiche, che vedono il proprio cuore investigativo pulsare nei freddi territori del nord Europa. Sarà l'intrinseca malinconia che serpeggia tra le fredde lande, il sole notturno che si alterna con la lunga notte, l'aria di desolazione che in certi periodi dell'anno trasforma il territorio in una Wasteland scura e isolata.

Potrebbe anche essere una particolare passione covata dalla cittadinanza, sta di fatto che i crime investigativi prodotti nei vari paesi scandinavi hanno tutti una caratteristica patina di formale freddezza asettica unita ad un fondo di disperazione e "malattia" profondamente umane. Non si allontana da questa dicotomia caratterizzante I delitti di Valhalla, prima serie Netflix in Islanda, disponibile nella sua interezza da venerdì 13 Marzo nel catalogo del colosso americano.

Omicidi nel Valhalla

Nella fredda oscurità di Reykyavík omicidi particolari e fin troppo simili tra loro iniziano a sconvolgere la già precaria tranquillità della sezione omicidi. Un'unità già incrinata al suo interno da rapporti tesi e scricchiolanti, lotte di potere, ambizioni malcelate e questioni politiche. È questo l'ambiente incaricato di portare avanti delle delicatissime indagini, con la stampa ferocemente alle calcagna, che sembrano essere più complicate del previsto.

A gestire le indagini, in teoria, dovrebbe essere la veterana della sezione, una donna ambiziosa, determinata, ma intimamente fragile, che nel corso del primo episodio vedrà sconvolte le sue certezze da diverse decisioni prese dai suoi superiori, principale tra le quali, immaginiamo, sarà l'arrivo da Oslo, Norvegia, di un consulente investigativo con il compito di supportare le indagini.

Cosa aspettarsi dai prossimi episodi

Dopo il pilota ancora non sappiamo di chi si tratti, ma già immaginiamo che il rapporto tra i due, e magari un certo contrasto caratteriale, possa essere uno dei nuclei narrativi fondanti della serie, insieme ovviamente con l'inseguimento del serial killer di cui iniziamo ad intravedere delle tracce intriganti e stimolanti.

In un genere come il crime è sempre troppo presto poter dare delle opinioni concrete dopo la visione di un solo episodio, ma quello che ci sentiamo di dire è che l'impostazione sembra interessante così come potrebbe esserlo lo sviluppo dei personaggi. Parere più certo possiamo darlo sul lato tecnico della produzione, caratterizzato dalla solita affascinante estetica scandinava, fatta di fotografia asettica, impreziosita dall'oscurità intrinseca nella stagione, e perfettamente in grado di generare e sottolineare quello che la scrittura vuol far trasparire: malinconia, disperazione, pericolo. Insomma I delitti di Valhalla sembra sicuramente un prodotto interessante, di quelli perfetti in questi giorni di reclusione per essere oggetto di binge watching.