First look iZombie - Stagione 1

La nuova serie targata The CW porta sul piccolo schermo l'omonimo fumetto della DC Comics, sfruttando nel migliore dei modi un approccio ironico alla vita di una giovane trasformata in zombie dopo un party

First look iZombie - Stagione 1
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Prima ci sono stati i vampiri a catalizzare l’attenzione del pubblico, poi, digerito Twilight, conclusosi True Blood e con The Vampire Diaries che segna il passo, le creature assetate di sangue hanno registrato un decadimento di gradimento. Ci hanno provato quindi i lupi mannari, ma non sono riusciti a entrare nell’immaginario collettivo, forse perché un po' più selvaggi e puzzoni delle loro controparti zannute...Infine è successo quello che tutti temevano: i morti sono tornati dalle tombe.
Gli zombie, i vaganti, i morti viventi, dopo anni di anonimato, persi nelle orde di cui facevano parte, hanno finalmente guadagnato una propria individualità, personalità, e, di conseguenza, un loro successo.
Naturalmente, come è successo per i vampiri è arrivato il momento, anche per i già protagonisti di The Walking Dead o Z Nation, di spogliarsi del loro elemento più negativo, e mostrarci un tipo di personaggio meno avvezzo a cibarsi di cervelli, nella maggior parte dei casi grugnendo e sbavando, e invece più interessato a far intendere che i morti viventi sono capaci anche di ragionamenti articolati e coerenti.
Ecco quindi che The CW manda in onda iZombie.

Una festa fin troppo movimentata

Olivia “Liv” Moore (Rose McIver) ha in mano la sua vita: diventerà un medico affermato e si sposerà con il suo principe azzurro. Tutto sembra scorrere in modo prevedibile e tranquillo, finchè una compagna di corso la invita ad una festa su di una barca. Liv non è sicura di voler partecipare, preferirebbe passare la serata con il suo lui, ma proprio il fidanzato, così sicuro del loro futuro, la convince ad andare al party e a cercare di legare con i suoi colleghi.
Il mattino dopo, Liv si sveglia rinchiusa in un sacco per cadaveri da cui esce...viva?
Forse.
La narrazione si sposta quindi in avanti di cinque mesi. La vita di Liv ha subito uno stravolgimento: la famosa festa si è conclusa con un’inspiegabile invasione zombie, la ragazza non è riuscita a scamparla, è stata colpita e graffiata... e si è trasformata; eppure è riuscita a mantenere la sua coscienza e la sua personalità. C’è solo un problema: ha una fame spassionata e infinita per i cervelli umani.
Per ovviare a questo “piccolo” inconveniente la giovane ha preferito lasciare il vecchio lavoro all’ospedale per finire la specializzazione in un obitorio, in modo da riuscire a lenire il proprio “insolito” appetito con i cervelli dei “pazienti” del proprio peculiare reparto.
Inutile dire che Liv ha preferito tagliare i ponti con la vecchia vita, lasciando il suo promesso sposo e le sue amicizie. I suoi parenti si sono accorti del cambiamento caratteriale intervenuto nella ragazza e tentano in tutti i modi di farla rinsavire, ma non sanno che lei non ha scelto di cambiare tutto per un colpo di testa, ma per un’altra ragione: la sua condizione di zombie, così oscura ed incomprensibile, la frena dall’avere una vita normale.
Liv scopre anche che il suo stato di morte vivente le ha portato dei superpoteri: mangiando i cervelli, acquisisce anche i relativi ricordi e i relativi caratteri, aspetto che la porterà ad aiutare la polizia in alcune investigazioni riguardanti gli omicidi dei cadaveri di cui si ciba.
Ad aiutarla a nascondere il suo stato c’è il suo capo Ravi Chakrabarti, interpretato da Rahul Kohl, affascinato dalla condizione di Liv, mentre più sospettoso ed ignaro di tutto resta Clive Babinaux (Malcolm Goodwin), detective che fruisce dei servigi della bella non morta.

Il punto di vista del non morto

iZombie, come già accennato, fa parte di quelle serie in cui vengono stravolti i normali equilibri e si sovverte il punto di vista del protagonista che si ritrova ad interpretare il mostro, il “cattivo”, e non certo l’eroe senza macchia e senza paura.
Gli zombie, nonostante il successo degli ultimi anni, sono e restano un elemento negativo e ostile agli esseri umani; sono davvero poche le interpretazioni che vanno in collisione con l’ortodossia narrativa di genere codificata da Sua Maestà George Romero ne La Notte dei Morti viventi e relativi sequel. C’è stata ovviamente qualche eccezione, si pensi al film Warm Bodies, tuttavia per gli autori è sempre stato più facile trasformare vampiri e lupi mannari in antieroi, piuttosto che delle creature prive di qualsivoglia intelletto.
Con il nuovo show targato The CW Rob Thomas e Diane Ruggiero-Wright fanno quindi una bella scommessa nell'adattare l'omonimo fumetto.
Per affrontare l’impresa gli autori hanno scelto una delle armi migliori: l’ironia. Il serial sceglie un taglio assolutamente comedy, riempiendo la narrazione di humour nero ai limiti del sarcasmo. La serie, poi, complice il network su cui viene trasmessa, non fa nulla per nascondere il suo target: dal linguaggio alle situazioni tutto ammicca al pubblico più giovane, e ciò rende iZombie una serie fresca e positiva, nonostante la tematica.
A tal proposito non si può non menzionare la caratterizzazione che gli autori hanno dato alla protagonista. Liv passa da un’impostazione ingenua e soave da principessa Disney a un’accattivante sopravvissuta e disillusa ragazza che riesce persino a ridere del suo stato, e il merito è anche della buona prova della protagonista, Rose McIver.
Inoltre, anche in nel nuovo progetto si nota il mutamento di direzione artistica che sta compiendo The CW, la quale, da rete giovanile piena di teen drama, si sta ora riempiendo di azione fantastica e di supereroi.
Liv nelle prime immagini degli episodi si autodefinisce: “zombie che combatte il crimine” e le tavole a fumetti che vengono inserite durante la narrazione non fanno altro che inserire iZombie nelle caselle già occupate da The Flash e Arrow, seppure con tutti i distinguo di stile ed approccio.
Un altro legame in comune con lo show è l’origine: è infatti tratta da una serie a fumetti di Chris Roberson e Michael Allred, edita dalla DC Comics, la stessa dell’arciere verde e del velocista scarlatto.
Da notare la scelta del nome della protagonista, Liv Moore, che suona tanto come Live more “vivere ancora”, quasi una allusione alla vita dopo la morte della protagonista.

iZombie - Stagione 1 iZombie, dopo i primi episodi, si mostra come una serie fresca, giovanile, brillante ed interessante nella sua semplicità. Gli episodi si sviluppano su tre binari: Liv che tenta di venire a patti con la sua situazione, la ragazza che tenta di venire a patti con il mondo che la vorrebbe come non può essere più e il caso criminale da risolvere mediante i nuovi poteri. Per quanto l’idea di dare ad uno zombie le redini di una serie rappresenti un elemento di originalità: una simile impostazione potrebbe presto stancare il pubblico, che, dopo l’iniziale esaltazione, potrebbe correre verso lidi meno prevedibili. Se le trame verticali risultano varie ed interessanti, quella orizzontale è poco articolata. Il cast di comprimari è poco convincente e molto stereotipato. Il collega di Liv è l’ennesimo geek (o nerd) che appare in televisione e ormai si sente un po’ di stanchezza per tali personaggi; Clive non è altro che un poliziotto pasticcione e bistrattato, come tanti se ne sono visti; la mamma di Liv, tanto per cambiare, non è contenta di lei e il suo ex è il classico bisteccone americano e perfetto, fatto con lo stampino. In ogni caso iZombie resta una serie dal grande potenziale, che gli autori dovranno sfruttare con attenzione perché il confine tra progetto di qualità e successo ed ennesima ripetizione di tormentoni già digeriti è molto labile.