LOL Chi ride è fuori 3: il game show Amazon Prime Video è una certezza

Anche alla sua terza stagione, LOL si conferma come uno dei programmi più leggeri e spensierati in circolazioni, perfetto per risate in compagnia.

LOL Chi ride è fuori 3: il game show Amazon Prime Video è una certezza
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Ammettiamo candidamente di avere sempre una forte curiosità professionale quando su Amazon Prime Video giunge una nuova edizione di LOL - Chi ride è fuori (e non dimenticatevi della nostra recensione di LOL 2 e della recensione di LOL Xmas Special). Una curiosità che va ben oltre il semplice godersi un prodotto ed in generale un format che indubbiamente funziona, dal regolamento tanto semplice quanto intrigante nell'esecuzione fino all'estrema libertà creativa di cui godono i concorrenti, di gran lunga superiore a quella che si potrebbe trovare su una classica emittente televisiva o sulle rispettive controparti Twitch ad esempio - e le performance del Mago Forest sono, dal nostro punto di vista, dei manifesti evidenti di ciò.

Siamo convinti, tuttavia, che LOL possa evolversi ulteriormente proprio a livello strutturale: la conduzione affidata ancora una volta a Fedez e Frank Matano potrebbe migliorare o, se non fosse questo il caso, risultare meno invasiva; la gestione dei concorrenti già eliminati o delle guest star può essere resa più incisiva o perlomeno non basata per forza solo su citazioni alle precedenti edizioni; la parte conclusiva del gioco quando ci sono 2 o 3 concorrenti in gara andrebbe movimentata in qualche modo, con più imprevisti o incursioni.

E curiosamente le prime 4 puntate della terza stagione di LOL, sbarcate su Prime Video lo scorso 9 marzo, cercano di ridurre al minimo tali piccole debolezze strutturali, pur mantenendo intatta la natura di un programma che definire di successo sarebbe un eufemismo. Ecco, che le soluzioni adottate siano o meno riuscite è tutto un altro discorso.

Il teatro si ripopola

Iniziamo, però, dall'immancabile elenco dei partecipanti: Marina Massironi, Nino Frassica, la coppia indivisibile Luca Bizzarri - Paolo Kessisoglu, la milanese imbruttita più chic d'Italia Brenda Lodigiani, Paolo Cevoli, Cristiano Caccamo, l'icona di Roma Nord Marta Filippi, Fabio Balsamo ed Herbert Ballerina, che non ha esattamente bisogno di presentazioni. Come ogni anno, non possiamo che lodare la selezione di LOL per varietà e qualità, poiché pesca sempre da ogni ambito possibile dell'intrattenimento italiano, non importa che sia il web, il teatro o il cinema - aspetto a dir poco essenziale che dona quell'imprevedibilità totale alla base della riuscita del programma.

Curiosamente nessun monologhista o stand-up comedian vero e proprio, forse ancora scottati da esperienze passate e da una figura dello spettacolo che in effetti non si lega benissimo alla natura del format, anzi, ne risulta svantaggiata sotto molti aspetti. Ora, le novità che abbiamo menzionato si notano fin dall'apertura, con una sigla più corposa e curata e soprattutto una particolare gag nella conduzione.

In apparenza è ciò che chiedevamo, un modo per rendere i conduttori più un'estensione naturale di LOL che dei commentatori il cui unico scopo è premere pulsanti e ridere a qualunque battuta - spesso pure un po' forzatamente. Ma la gag rimane un unicum, almeno nelle prime 4 puntate, e viene prolungata troppo a lungo quando invece esaurisce la sua carica comica dopo un minuto, scaduto il quale ad attendere lo spettatore vi è solo una decisa dose di cringe.

Tra novità e un impianto che funziona

Altre intuizioni ci sono sembrate molto più ponderate e intelligenti, come il tanto atteso ritorno di Maccio che si palesa sulle scene in maniera geniale. O anche alcuni imprevisti inediti che Fedez e Matano possono scatenare sugli inermi contendenti si sono rivelati sfiziosi e funzionali, donando ancora più imprevedibilità e possibilità di improvvisare all'insieme.

E il resto... beh, il resto è LOL, che alla terza edizione non è più una sorpresa bensì una solida conferma: Balsamo che vuole a tutti i costi distruggere gli stereotipi sul napoletano medio riuscendo soltanto a confermarli, i personaggi di Cevoli e della Massironi ben noti agli appassionati di televisione italiana, le presentazioni sbilenche di Frassica, Ballerina alla costante ricerca di gag via via più surreali nonché incredibilmente sciocche e proprio per questo esilaranti; è un turbinio di risate soffocate che come al solito travolge lo spettatore ed è impossibile resistergli. Rispetto alle altre edizioni abbiamo più che altro notato un cast più omogeneo, nel senso più livellato sullo stesso piano e privo di alcune star fuori scala. Qui subentra il gusto personale, perché noi preferiamo una selezione di questo genere che aiuta e non poco la gara in sé, la sensazione piacevole di competizione amichevole che si viene a creare in teatro. Poi è chiaro che magari avere un Corrado Guzzanti fa prediligere lo spettacolo puro, ma si veniva a creare un solco non indifferente tra un genio assoluto della comicità e il resto dei partecipanti.

LOL: Chi ride è fuori - Stagione 3 Alla sua terza stagione LOL - Chi ride è fuori si dimostra... sempre LOL. È inutile girarci intorno o fare superflue e lunghe elucubrazioni: se metti 10 persone dallo spiccato senso comico in un teatro per 6 ore e li obblighi a non ridere delle gag che si scatenano, lo spettacolo è assicurato e, proprio perché trova casa su Amazon Prime Video e non su una regolare emittente televisiva, di gran lunga più sorprendente e creativamente libero. Detto ciò, la terza edizione sembra star facendo il più possibile non per rivoluzionare una formula che funziona benissimo, ma per darle dei giusti accorgimenti come un uso più interessante della guest star di turno o degli imprevisti più incisivi. Vedremo se accortezze del genere riusciranno a risolvere anche il problema del finale, che è sempre un po' più spento per il fatto di avere pochi contendenti in gara. Il resto è e rimane sempre LOL ed è una goduria, il perfetto passatempo serale per delle risate in compagnia.