Finalmente su Netflix arriva The Punisher, la nuova serie targata Marvel disponibile per lo streaming sulla piattaforma di streaming più seguita al mondo. Lo show si presenta un po' a sorpresa alla fine di questo 2017 piuttosto ricco per i supereroi di strada targati Netflix, a cominciare da Iron Fist e passando per gli attesi Defenders, fino a quest'ultimo appuntamento dell'anno con il buon vecchio Frank Castle. Il violentissimo vigilante interpretato da Jon Bernthal è stato la nota più lieta della seconda stagione di Daredevil e, sin dalla sua prima apparizione, i fan chiamavano a gran voce una sua serie standalone. La parabola della partnershi Marvel/Netflix è stata, negli anni, piuttosto discendente e The Punisher aveva anche il non facile compito di risollevare le sorti nei confronti di un universo televisivo che aveva vertiginosamente perso appeal nei confronti degli appassionati. Se la serie c'è riuscita lo scopriremo soltanto alla fine, ma intanto il primo episodio ci ha ampiamente soddisfatti.
I fantasmi e i tormenti di Frank
Ritroviamo il buon vecchio Frank Castle più o meno laddove l'avevamo lasciato, nel pilot di The Punisher: a caccia di chi, come abbiamo potuto vedere in uno degli episodi di Daredevil 2, ha causato la morte della sua famiglia, rendendo il protagonista un uomo tormentato da mille visioni, incubi e un senso di vendetta insaziabile, un bisogno di fare piazza pulita di tutto il male che esiste sulla terra a costo di perdere un'umanità che è morta e sepolta insieme a sua moglie e i suoi figli.
È la sintesi del montaggio iniziale, dei primi minuti del primo episodio, già così violenti e colmi di tutta la potenza visiva che esercita Jon Bernthal e la sua presenza su schermo. Dopo un inizio a dir poco scoppiettante, tra incubi e violenza inaudita, ci spostiamo diverso tempo dopo, alla sorprendente scoperta della nuova vita di Frank, dei suoi nuovi rapporti e alla conoscenza di alcuni comprimari destinati a ricevere più spazio nei prossimi episodi e a intrecciare ulteriormente la loro strada con quella del Punitore. Attraverso alcuni di questi personaggi si intravede anche un piccolo accenno di temi politici e sociali, a conferma che le vicende narrate nel corso di questa serie ci porteranno a esplorare anche altre strade al di fuori della semplice pornografia da violentissimo action movie in salsa gangste. Ecco che, in seguito ai primi e roboanti minuti della puntata, la narrazione della parte centrale rallenta proprio al fine di mostrarci il contesto in cui si muoveranno le nuove avventure di Castle. Sarà soltanto verso la fine che il racconto prenderà nuovamente il decollo, in un'esplosione vivissima di nuova violenza e di un messaggio piuttosto chiaro: la missione del Punisher è tutt'altro che terminata.
Il Punitore più violento di sempre
The Punisher, nel corso della sua lunga storia editoriale, ha già ricevuto in passato altri adattamenti audiovisivi, con risultati piuttosto altalenanti. L'incarnazione di Jon Bernthal in Daredevil 2 è riuscita ad ammaliare il pubblico, innamoratosi di questa nuova versione live action del Punitore e avido di vederlo nuovamente in azione il prima possibile. E ritroviamo, in Marvel's The Punisher, quella ferocia animalesca che i fan si aspettavano: già dal primo episodio lo show mette in chiaro i toni crudi, violenti e maturi a cui assisteremo per tutti i 13 episodi, mostrandoci scene d'azione "sporche" e ruvide, senza paura di sbattere in faccia allo spettatore pallottole esplose in pieno volto o arti che si spezzano sotto gli implacabili colpi vibrati dal personaggio di Bernthal con ogni fibra del suo essere. Qui l'attore ex The Walking Dead dimostra, ancora una volta, di essere totalmente a suo agio nei panni del personaggio, candidandosi prepotentemente a fornire una delle interpretazioni più convincenti dell'universo Marvel su Netflix (e, probabilmente, non solo).
Il primo episodio di The Punisher si dimostra anche ottimamente diretto, regalandoci alcuni scorci e inquadrature da cinefumetto vero e portandoci con grande maestria nella psiche di Frank Castle attraverso alcune sequenze oniriche piuttosto brevi ma dal grande impatto. Siamo soltanto all'inizio, e occorrerà capire con che ritmo la narrazione generale proseguirà nel corso dei prossimi episodi, senza contare che attendiamo con ansia di conoscere il villain della serie.
Tutto il carisma di Jon Bernthal e del suo violentissimo Punitore, questa volta, potrebbe non bastare per salvare l'andamento di una serie che ha bisogno non soltanto di ritmo, ma anche di idee convincenti dal punto di vista narrativo e di un cattivo che sia degno di questo nome, capace di tenere vivo l'interesse del pubblico alla stregua di altri grandi interpreti dell'universo Marvel sul piccolo schermo: sotto il versante puramente tecnico e recitativo, per adesso, il nuovo show di Netflix ha imboccato decisamente la strada giusta.
Il primo episodio di Marvel's The Punisher mette le cose in chiaro: il nuovo show targato Marvel su Netflix non fa sconti a nessuno, portando in scena una violenza inaudita impreziosita dal carisma di Jon Bernthal e dalla sua sicurezza nell'interpretare il buon vecchio Frank Castle. Il primo sguardo alla serie ci ha lasciato ottime sensazioni soprattutto sul versante tecnico, mentre per valutare l'andamento della narrazione occorrerà visionare le prossime puntate: la strada imboccata dalla produzione, che vuole scrollarsi di dosso eredità e fantasmi dei suoi infelici predecessori post-Daredevil, in termini puramente estetici ci sembra decisamente quella giusta.