October Faction: un primo sguardo alla novità Netflix

Arriva su Netflix la serie tratta dal fumetto sui cacciatori di mostri di Steve Niles e Damien Worm: ecco le nostre opinioni sul primo episodio

October Faction: un primo sguardo alla novità Netflix
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La ricerca di nuove idee da sviluppare continua a condurre Netflix a saccheggiare il mondo del fumetto. October Faction è la seconda produzione in poco più di un mese tratta da una pubblicazione della casa editrice IDW, dopo il mediocre V Wars e l'attesissima Locke & Key, che debutterà il 7 febbraio. Scritta dal prolifico Steve Niles (autore anche di 30 Giorni di Buio) e disegnata da Damien Worm, October Faction ha come protagonisti gli Allen, una famiglia di cacciatori di mostri che torna alla vecchia casa ancestrale alla morte del nonno e che dovrà fare i conti con tutti i segreti del passato nascosti nella cittadina di Barington. Di seguito potete leggere le nostre impressioni a caldo sul primo episodio della serie, intitolato "Presidio".

I segreti di una famiglia

Il titolo della puntata è il nome della antichissima organizzazione segreta che si occupa di dare la caccia alle creature mostruose che abitano tutto il mondo, per la quale lavorano Fred e sua moglie Deloris (J.C. MacKenzie e Tamara Taylor). I figli gemelli Geoff e Viv (Gabriel Darku e Aurora Burghart) non sono al corrente della loro attività, e pensano che i genitori siano impiegati di una grande società di assicurazioni che li costringe a viaggiare continuamente da un continente all'altro. Anche il padre di Fred lavorava per il Presidio, e la casa in cui abitava nasconde armi, documenti segreti e storie familiari tutte da svelare.

October Faction si presenta come una sorta di incrocio tra Supernatural e The Umbrella Academy, e fin dall'inizio si capisce che la serie non ha alcuna pretesa di risultare innovativa, ma anzi fa ampio uso di cliché narrativi: la casa di famiglia è gigantesca e spettrale, ci sono passaggi segreti e oggetti nascosti, il funerale del patriarca costringe tutti a riunirsi e ad affrontare il passato, assistiamo a una seduta spiritica che comincia per gioco e finisce per spaventare davvero e così via. Tutti questi spunti visti e rivisti vengono però affrontati sempre con ironia, e con un ritmo sostenuto che facilita la visione.

Le migliori scene sono proprio quelle che spingono più in tal senso: ad esempio i primi minuti, nei quali la coppia, dimostrando un notevole aplomb, si sbarazza di un mostro commentando quasi distrattamente il loro prossimo ritorno a casa, in una stanza strapiena di cadaveri; o come un dialogo che si svolge nel retro di un supermercato tra Fred, ubriaco e fumato, e un vampiro trovato quasi per caso, con i due che canticchiano insieme jingle pubblicitari e il mostro che cerca di convincere il cacciatore a non ucciderlo sostenendo di essere vegetariano e che la sua specie rischia l'estinzione.

Molto apprezzabile è anche il casting. A brillare è soprattutto la madre Deloris, interpretata dal volto più noto della serie; ma anche J.C. MacKenzie ha la faccia giusta per impersonare un professionista della caccia al mostro ormai un po' disincantato, che affronta un lavoro così assurdo con il piglio di un impiegato qualsiasi. Molto convincenti anche gli attori che interpretano i figli, che dimostrano di avere a loro volta delle doti nascoste, che siano connessioni sovrannaturali o la capacità di vedere i morti.

Luci e ombre

October Faction cerca anche di toccare argomenti socialmente sensibili, con successo altalenante. Si parla di razzismo (Fred e Deloris sono una coppia mista) e di privilegi, di diversità e di bullismo. La storia di Geoff, giovane gay dalla battuta sempre pronta, è affrontata con il giusto grado di realismo, mentre le vicende della giovane artista dark Viv risultano in alcuni momenti un po' costruite.

I dialoghi sono davvero convincenti solo nelle scene comiche, mentre nelle parti più drammatiche appaiono nettamente più scialbi. Anche tecnicamente la serie è piuttosto piatta. Gli effetti speciali sono altalenanti, con alcune creature mostruose realizzate in maniera soddisfacente e altre mediocri. La regia non ha mai guizzi particolari, limitandosi a seguire i protagonisti correttamente, e la fotografia si fa notare solo quando spennella di una luce calda e piuttosto fastidiosa i numerosi flashback.

October Faction Nonostante molti innegabili difetti, il primo episodio di October Faction è stata una visione scorrevole, che ha fatto intravedere buone potenzialità sullo sviluppo dei personaggi. Di carne al fuoco ne è stata messa fin troppa, e forse un po' più di calma nel presentare le vicende avrebbe giovato. È ancora presto per capire dove ci condurrà il resto della stagione, ma la sensazione è che, se verrà limata qualche imperfezione, potremmo trovarci di fronte a un discreto guilty pleasure, ma niente di più.