Only Murders In The Building 2: un gradito ritorno Disney+

Torna Only Murders in The Building ed è subito di nuova una gioia per gli occhi, con una seconda stagione che conferma la bontà della comedy Disney+.

Only Murders In The Building 2: un gradito ritorno Disney+
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Eppure noi di dubbi ne avevamo eccome. Nella nostra recensione di Only Murders in The Building, infatti, avevamo sì incensato la serie Disney+ come una delle più fresche e piacevoli sorprese dello scorso anno, ribadendo al contempo quanto il plot twist finale ci avesse fatto un po' storcere il naso, perché il nostro istinto ci diceva che forse non si trattava di un concept ripetibile né tantomeno che i suoi personaggi potessero sopravvivere ad un totale cambiamento di struttura. E invece le prime puntate della seconda stagione, iniziata su Disney+ lo scorso 28 giugno (non perdetevi le uscite Disney+ di luglio 2022), ci hanno immediatamente riportato alla stessa magia di 12 mesi fa.

Non sappiamo se ciò sia dovuto al ritorno nelle sale dello scintillante - e fittizio - Arconia di New York o al veder di nuovo interagire Mabel, Charles e Oliver, fatto sta che Only Murders in The Building sembra non aver perso nulla del suo fascino e della sua verve creativa nonché parodistica, a tratti in questa seconda stagione persino più decisa. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino potremmo trovarci al cospetto di un altro successo per una serie che non solo è rimasta fedele alla sua idea originaria, ma che si sta anche espandendo con varie e simpatiche peripezie personali dei suoi meravigliosi protagonisti.

Si torna nei corridoi dell'Arconia

Dove eravamo rimasti? Al misterioso quanto improvviso omicidio di Bunny (Jayne Houdyshell), il cui cadavere è stato ritrovato da Mabel (Selena Gomez) nel suo appartamento. Per questo il trio composto anche da Charles (Steve Martin) e Oliver (Martin Short), piuttosto odiati all'interno dell'Arconia, viene subito ritenuto responsabile in quanto magari alla ricerca di un argomento fresco per il loro podcast. La polizia, tuttavia, non ha minimamente le prove per incolparli e i nostri podcaster in erba vengono presto rilasciati, con l'intenzione di investigare pure questo omicidio e dimostrare la loro innocenza, anche perché la guru Cinda Canning (Tina Fey) li sta dipingendo al pari di criminali incalliti.

Ora, tutto ciò che aveva resto deliziosa la prima stagione di Only Murders in The Building è presente anche qui: la voglia di parodiare il genere investigativo in ogni modo possibile e inimmaginabile, traendo ispirazioni da classici senza tempo come La Pantera Rosa o esperienze recenti, in primis Cena con Delitto di Rian Johnson; l'umorismo vario dei 3 protagonisti che dona vera forma e consistenza all'apparato comedy della serie, perno centrale insostituibile - e su cui regna incontrastata la comicità metà-seriale di Oliver, adesso preoccupato su quanto le seconde stagioni tendano spesso a fallire; la messa in scena spesso quasi surreale di alcuni momenti di passaggio, sequenze in cui l'enorme sforzo creativo dietro la serie prende letteralmente vita su schermo.

Basteranno le novità?

Ma quindi la seconda stagione di Only Murders in The Building va considerata come un more of the same? Non proprio, poiché per quanto ovviamente la base e la struttura portante della produzione sia rimasto invariata, sono in realtà diversi aspetti ad esser cambiati. E non ci riferiamo soltanto alle cose più banali, ad esempio che adesso i 3 protagonisti si conoscono e si fidano già l'uno dell'altro. A mutare è innanzitutto il mood generale, che adesso vede Mabel, Oliver e Charles lanciati in un'indagine - privata e a tratti illegale - e conseguente podcast con lo scopo di raccontare la loro versione degli eventi, per ripulire i loro nomi dopo il tentativo di arresto.

Inoltre, se la prima stagione andava chiaramente a scavare nel passato di Mabel, adesso è il turno di Charles, il mitico Brazzos con un trascorso e una famiglia a quanto pare piuttosto discutibile. Infine, molto più spazio viene comunque dato alle vite personali di questo trio sensazionale, che com'è naturale che sia devono pur proseguire e quindi c'è Mabel che vuole perseguire l'arte o un Charles intento a riprendere la sua carriera d'attore e così via. E per adesso è un mix che basta a ridare quella giusta sensazione di novità necessaria, per un telefilm che si sta confermando una squisita perla di intrattenimento, curata e scintillante come poche altre. Basterà per durare un'intera stagione? Onestamente non ne siamo certi, ai posteri l'ardua sentenza.

Only Murders In The Building - Stagione 2 Lo diciamo apertamente, noi sulla seconda stagione di Only Murders In The Building avevamo diversi dubbi. Dubbi che nascevano da un cliffhanger che si sembrava inserito un po' troppo a caso e improvvisamente e sulle reali possibilità che questa serie potesse evolversi e sopravvivere ad un cambio di struttura. E invece la serie Disney+ ha risposto semplicemente da campione, con un inizio di stagione meraviglioso, che si muove sinuosamente tra solide conferme - sulla struttura, la squisita messa in scena e l'umorismo vario dei protagonisti - e novità intriganti - il mood generale delle indagini e del podcast, il passato di Charles, le vite private del meraviglioso trio. Insomma, tutto ciò che avete amato lo scorso anno è qui ed è ancora più forte e deciso, con in più giusto un paio di ingredienti per ravvivare la formula. Un mix che per adesso convince su tutta la linea, bisogna vedere solo se avrà la forza per durare un'intera stagione.