Ordinary Joe: la serie del regista di The Batman su Sky e NOW

Musicista, infermiere, poliziotto: chi è Joe Kimbreau? Tre vite diverse, un'unica serie. Dal 13 aprile su Sky e NOW.

Ordinary Joe: la serie del regista di The Batman su Sky e NOW
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Sliding Doors ha creato un precedente che nel corso del tempo è stato ripreso sia dal cinema che dalle serie tv. Il film con Gwyneth Paltrow ha reso mainstream il multiverso prima ancora che la Marvel lo ampliasse a dismisura, mostrando quanto diversa può essere la vita anche solo per una scelta molto semplice da dover prendere, eppure determinante per l'andamento del nostro destino. Ed è con Ordinary Joe che il protagonista della nuova serie in esclusiva nel catalogo di aprile 2022 di Sky e NOW ha l'opportunità non solo di immaginare come avrebbe potuta essere la sua vita se avesse intrapreso una strada differente dopo la laurea, ma di poterla vivere. Non in una doppia forma, ma addirittura in tre maniere diverse. Il creatore di questo show è nientemeno che Matt Reeves, regista di quel capolavoro che vi abbiamo descritto nella nostra recensione di The Batman.

E tu che strada sceglieresti?

Un cantante, un infermiere e un poliziotto. Sono questi i mestieri che Joe ricopre nelle triade delle sue così distanti sorti, eppure in qualche maniera così strettamente legate l'una con l'altra. L'effetto farfalla che determina il cambiamento di un'intera esistenza, dove le persone e gli avvenimenti si susseguono uguali in tutte le varianti che la serie propone, ogni volta declinate in un'ottica inedita che arricchisce e trasforma la vita - o sarebbe ancor meglio dire le vite - dell'uomo.

Una soluzione che il prodotto originariamente andato in onda nel 2021 sulla NBC sciorina in tre distaccate linee narrative che si congiungono negli stacchi di montaggio e nella fluidità delle sequenze che rendono Ordinary Joe un racconto facile da seguire, in virtù anche della semplicità della scrittura del racconto inizialmente ideato da Russel Friend e Garrett Lerner. Con la sua patina generalista, che non trascura comunque un'attenzione soprattutto nel collegamento tra le scene che cercano il passaggio più immediato possibile tra le tre dimensioni del racconto, la serie utilizza colori e toni che contribuiscono a far distinguere al meglio le carriere così lontane intraprese da un unico protagonista, seppur accomunate da una messinscena similare.

Un solo contenitore a tre scompartimenti in cui Joe ha l'occasione di esplorare tutti i risvolti che avrebbe potuto concedergli la vita. L'offerta al protagonista e al pubblico di poter visionare delle variazioni sul tema che comprendono stessi personaggi e situazioni simili, dimostrando che il cammino di una persona può essere divergente pur con dei punti fissi che rimangono imprescindibili.

Ordinary Joe riuscirà a sorprendere

Così persone e accadimenti si ripetono in ugual misura seppur con circostanze e conseguenze distanti tra loro. Gli argomenti affrontati all'interno delle linee narrative sono distanti anche se finiscono per convergere in questioni essenziali per il protagonista.

Che abbia perseguito la carriera nella musica, che si sia chiuso nel reparto di un ospedale o abbia deciso di seguire le orme di suo padre portando in tasca il distintivo, tutte le versioni di Joe dovranno affrontare il peso della perdita, gli impegni della genitorialità, l'importanza di avere qualcuno da amare accanto e l'affetto della propria famiglia. Una serie che, in queste nostre prime impressioni, fa interrogare il pubblico su come verranno portate avanti le vie su cui si immetterà il protagonista interpretato da James Wolk e fa domandare quanto andranno avvicinandosi o allontanandosi ancora di più nel proseguimento delle tre storie. È pur vero che, a parte la tripartizione del fulcro narrativo, lo show ha poco altro con cui invogliare lo spettatore a continuare. Forse il nome di Matt Reeves, non è un motivo abbastanza forte. Vedremo.

Ordinary Joe Dalle nostre prime impressioni Ordinary Joe fa interrogare su come verranno portate avanti le tre linee narrative che lo contraddistinguono, perché la scrittura assai semplice o la messinscena del prodotto, la quale cambia a seconda delle vie intraprese dall'uomo, non si stanno rivelando eclatanti. Una serie che cerca la fluidità per spostarsi facilmente da una dimensione ad un'altra in cui il protagonista passa dal vivere la sua esistenza da cantante, a infermiere e poliziotto, mostrando come alcuni punti siano comunque fissi all'interno del nostro destino.