Outer Banks: prime impressioni sul nuovo teen drama di Netflix

La nuova serie Netflix incentrata sull'amicizia di un gruppo di ragazzi della Carolina del Nord e un evento che cambierà le loro vite.

Outer Banks: prime impressioni sul nuovo teen drama di Netflix
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Dopo l'arrivo dell'attesa quarta parte de La Casa di Carta ed il ritorno di Afterlife, ecco il debutto di una nuova produzione originale Netflix. La serie della quale stiamo parlando è Outer Banks, che cerca di replicare il successo di altri teen drama come The O.C., provando allo stesso tempo a creare qualcosa di nuovo, mettendo sullo sfondo una caccia al tesoro che ricorda molto i Goonies. Creata da Jonas e Josh Pate con Shannon Burke, la nuova produzione del colosso americano è composta da dieci episodi. In questo articolo vi daremo le nostre impressioni sui primi due capitoli, che, purtroppo, vivono di pochi alti e diversi bassi.

Noi siamo i Pogue

Ambientata nella zona costiera della Carolina del Nord (denominata per l'appunto Outer Banks), questa nuova serie originale Netflix ci porta a vivere le vicende nelle quali si troveranno immischiati i Pogue, gruppo di ragazzi in gran parte provenienti dalle famiglie povere della zona. Il primo episodio, infatti, parte proprio da una breve descrizione dei componenti del gruppo, con John B (Chase Stokes), che fin da subito si dimostra il più carismatico, dando l'impressione di essere il leader.

Gli altri componenti sono Pope (Jonathan Davis), considerato il più intelligente; J.J. (Rudy Pankow), sempre a caccia di guai; e Kiara (Madison Bailey), l'unica proveniente da una famiglia benestante. Dopo un tornado abbattutosi sulla cittadina, i quattro, intenti a pescare su una barca, s'imbattono in un relitto. Questo darà il via alla ricerca della verità dei Pogue, i quali si troveranno in balia degli eventi, tra la vita di tutti i giorni e un segreto da decifrare. Un segreto che sembra toccare il padre di John B., con quest'ultimo che vuole far luce sulla vicenda.

L'unione fa la forza

I primi due episodi mettono in primo piano l'amicizia tra i ragazzi, con qualche indizio su quello che probabilmente sarà l'intreccio amoroso degli episodi successivi. Purtroppo, per il momento i personaggi sembrano intrappolati nei ruoli designati, risultando fin troppo banali e stereotipati, senza essere approfonditi e senza dirci quasi nulla sui protagonisti. L'unica eccezione è John B., il quale vive da solo per la scomparsa in mare del padre che non rivede da mesi, e che gode di una maggiore caratterizzazione essendo al centro della storia.

Sullo sfondo c'è la faida tra i Pogue e i Kooks, con quest'ultimi che sono ragazzi provenienti dalle famiglie più ricche. La stessa cittadina è divisa tra ricchi e poveri, anche se il tema è trattato con una certa superficialità. Anche quest'aspetto, infatti, viene mostrato solo in parte, con una storia che in questi due episodi si muove tra una scelta sbagliata dei personaggi ed eventi che si susseguono senza essere granché credibili. Con la scoperta del relitto il racconto sembra cambiare direzione, dando inizio a quella che sembra essere a tutti gli effetti una caccia al tesoro.

Nonostante questo, però, continuano a ripetersi situazioni già viste in altre serie di questo tipo, con una predominanza della parte soap rispetto a quella di tensione e avventura che poteva scaturire. Il secondo episodio in particolare tenta di dare più spazio ad inseguimenti e azione, finendo però per mettere in scena situazioni dall'esito scontato e trovate poco originali.

Se i problemi di scrittura, in una serie che punta all'intrattenimento come questa, si possono perdonare, quello che non convince è anche il lato tecnico. Lasciando da parte le panoramiche da cartolina degli Outer Banks, nei momenti di tensione la serie cade rovinosamente. Perché se nel pilot, destreggiandosi tra una rissa in spiaggia e qualche giro in barca la regia funziona, quando nel secondo episodio iniziano ad esserci momenti di tensione con fughe e inseguimenti le riprese sono mal riuscite.

Queste diventano infatti improvvisamente tremolanti, a tal punto da non far capire bene quello che succede. Per fortuna non tutto è da buttare, visto che ci sono diversi momenti in cui Outer Banks intrattiene e si lascia guardare, magari chiudendo un occhio sui difetti. Anche la colonna sonora dà ritmo alle scene, e sembra adatta al tono generale che caratterizza questa prima parte. La speranza è che, negli episodi successivi, venga dato maggior spazio allo sviluppo dei personaggi (almeno dei protagonisti), senza sacrificare l'intrattenimento, per una serie che per il momento mostra diverse crepe sul versante tecnico.

Outer banks Questi primi due episodi di Outer Banks mostrano diversi problemi a livello di scrittura e regia. Fortunatamente, la serie riesce ad intrattenere in diverse occasioni, pur essendo trascinata da alcune scelte discutibili e personaggi che per il momento sono poco approfonditi. In attesa della recensione completa, ci sentiamo di consigliarla a chi è in cerca di un prodotto in grado di regalare qualche ora di intrattenimento, anche se dovrete chiudere un occhio su diversi difetti.