Pachinko La moglie Coreana: Apple TV+ ha trovato il suo capolavoro?

Dal romanzo al piccolo schermo, Pachinko - La moglie coreana è un dramma storico che ripercorre memoria e famiglia in un racconto generazionale.

Pachinko La moglie Coreana: Apple TV+ ha trovato il suo capolavoro?
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Dal 2020 nell'universo dell'intrattenimento è cambiato tutto. Dalla vittoria agli Oscar di Parasite il mondo è riuscito ad andare "oltre alla barriera dei sottotitoli" come diceva l'autore Bong Joon-ho stringendo uno dei suoi innumerevoli premi durante l'award season di quell'anno, aprendosi a nuove storie provenienti da qualsiasi parte del globo - recuperate la nostra recensione di Parasite. Il concetto di possibilità di fruizione internazionale si trasforma dopo la proclamazione di un'opera coreana a Miglior film secondo il voto dell'Academy, ponendo sotto la lente d'ingrandimento la potenza delle storie non solamente in lingua anglofona e prodotte anche al di fuori dei grandi (o piccoli) studios americani.

Nella vincita epocale di una pellicola che ha perciò cambiato la storia, facendo coincidere Miglior film e Miglior film straniero - tramutando anche la dicitura diventando in seguito "Miglior film internazionale" - Parasite ha aperto un intero mercato che, se prima si rifaceva solamente ad una nicchia, al conseguimento del proprio riconoscimento si è spalancato ad un pubblico più ampio. Una ricerca di vicinanza a racconti di locazione differente dal solito che hanno stimolato cinema e serie tv nel tentare di catturare un'originalità che potesse arrivare da qualsiasi luogo, facendo della finestra di produzione asiatica una frontiera da cui poter ricavare progetti e opere inedite.

Il dramma storico di AppleTV

È così che AppleTV affida a Soo Hugh un'operazione monumentale quale Pachinko - La moglie coreana come si respira già dai suoi primi episodi, serie TV tratta dall'omonimo romanzo della scrittrice Min Jin Lee la cui imponenza produttiva era impensabile prima del trionfo di Bong Joon-ho agli Academy e di cui vi diamo le nostre prime impressioni- scoprite le altre serie tv di marzo di AppleTV.

L'ingente quantità contenutistica, nonché la messinscena di Pachinko, fanno percepire immediatamente l'investimento apportato per la realizzazione di un colossal, che nella delineazione di un periodo di abusi e tormenti come quello della strapotenza giapponese sui territori della Corea ha richiesto una ricostruzione minuziosa e assieme emotiva per ciò che concerne la parte narrativa del racconto. Affidata alle delicate ma decise mani dei registi Kogonada e Justin Chon i quali si dividono nella ripresa di due paesi (Corea e Giappone) che vagano avanti e indietro nel tempo, la serie di AppleTV prende il cuore del romanzo per riversarne quel desiderio di resistenza che caratterizza la protagonista Sunja e l'esistenza che ha dovuto affrontare in balia delle due terre. Un quadro legato alla storia di quei territori che Pachinko - La moglie coreana descrive fin dai primi momenti per impostare la sua posizione geografica e storica, non rendendolo però l'unico obiettivo da dover percorrere e raggiungere nell'assemblaggio dei propri episodi. È infatti più un racconto di sopravvivenza quello che la protagonista dà prova di dover affrontare e che si riverserà nel sangue dei suoi discendenti. Salti temporali all'interno di una sola linea generazionale che vede le svolte e le scelte intraprese da Sunja riflettersi nel futuro del suo lignaggio.

È una forte connessione quella che Pachinko riesce a instaurare nel ripercorrere il passato di una donna che, al di là degli anni della sua giovinezza e delle condizioni precarie della sua esistenza, ha sempre dimostrato un'intelligenza e una determinazione sopraffina e che nel corso delle puntate lascia intuire che andrà ancor più a maturare. Ma è altrettanto potente quel legame sentimentale che la serie tratteggia nelle relazioni tra personaggi, mostrando come sia sempre la storia con la S maiuscola a influenzarli, facendo del melò storico il genere di riferimento per la serie la cui bellezza non può che ammaliare all'istante.

Dal linguaggio all'emozione di Pachinko - La moglie coreana

Nelle inquadrature di un semplice filo d'erba, di una luce che taglia l'immagine, in una ciotola di riso bianco che riscuote la commozione all'interno di un personaggio, Pachinko - La moglie coreana trova la propria casa nel panorama seriale proponendosi come uno dei lavori più completi mai visti sul piccolo schermo, mostrando come i suoi protagonisti si interroghino invece su quale sia la loro.

Quale sia la dimora dalla quale provengono, che fine abbia fatto quella che hanno lasciato e come sia possibile sentirsi nuovamente protetti e al sicuro in un posto che sembra inizialmente tanto inospitale, ma che è anche l'unico in grado di assicurare un domani più degno. Estrapolando il senso di attaccamento al proprio paese e dovendolo trapiantare in un ambiente ostile, la serie di Soo Hugh rivela tutta la sua anima letteraria che si riversa a fiume nelle scene tanto visive, quanto dialogate di Pachinko e dona loro una densità che è la stessa di cui straboccheranno gli occhi dello spettatore. In una grazia che sospinge una narrazione fitta, la quale scaturisce tutta dalle interazioni dei personaggi di cui si percepisce il cordone che li unisce attraverso i decenni, Pachinko - La moglie coreana è un'analisi sull'uso della lingua che vede l'utilizzo dell'inglese, del giapponese e del coreano nella medesima serie per avvalorare l'importanza di un'impronta che voleva essere autentica così come riportata nel libro di partenza. L'attenzione al linguaggio che avvicina il prodotto streaming all'internazionalità di un risultato cinematografico come Drive My Car, anche lì film sul superamento di una barriera linguistica che se nel film di Ryusuke Hamaguchi sottolineava la poeticità della letteratura e dell'opera in sé, nella serie Apple si concentra sulla questione dell'appartenenza ad un luogo e alle proprie radici. Un lavoro impressionante, che avanzando negli episodi cercherà di andare oltre lo schermo. Che si gonfia e straborda riaccendendo sentimenti e memoria, gli stessi che sprigionano lo spirito toccante dell'opera.

Pachinko - La Moglie Coreana Già dai suoi primi episodi, Pachinko - La moglie coreana si rivela essere uno dei prodotti più importanti in cui abbia mai investito Apple TV. Una storia che ripercorre reali fatti accaduti, ma in grado di emozionare moltissimo. Un prodotto che fin da subito, con l'utilizzo delle sue tre lingue (inglese, coreano e giapponese), affronta il tema dell'appartenenza e delle proprie radici. Una serie in cui i protagonisti cercheranno sempre la loro casa e noi, assieme a loro, tenteremo di ritrovarla.