Physical: Prime impressioni sulla serie Apple con Rose Byrne

Physical è una serie dal nucleo intrigante ma che per ora si regge quasi esclusivamente sulla straordinaria interpretazione di Rose Byrne.

Physical: Prime impressioni sulla serie Apple con Rose Byrne
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Se c'è un genere in cui Apple TV+ sembra riuscire ad esaltarsi e a dare il meglio di sé, almeno per ora, evidentemente è la comedy: basta nominare le due meravigliose sorprese che abbiamo descritto nella nostra recensione di Ted Lasso e nella recensione di Mythic Quest - la cui seconda stagione sta veramente consacrando la serie come un prodotto d'eccezione, basta leggere la nostra anteprima di Mythic Quest 2. Ma si potrebbero nominare anche Little Voice o, entrando nel merito dell'animazione, Central Park o i telefilm dedicati a Snoopy. Insomma, nella storia ancora molto giovane del servizio streaming di Cupertino le commedie, intese nel senso più ampio del termine, stanno trovando terreno fertile e una giusta via di mezzo tra tradizione e innovazione.

Dunque l'arrivo di Physical, comedy-drama che ha debuttato il 18 giugno, era stato da noi atteso con una certa dose di hype tra le promettenti uscite AppleTV+ di giugno. Una Rose Byrne in stato di grazia fin dai trailer, spalle intriganti, come ad esempio Rory Scovel, qualche tocco di umorismo un po' dark e una vicenda quasi a metà tra un viaggio di formazione e una crisi di mezza età; gli ingredienti per un prodotto vincente ci sono. Eppure nelle prime puntate non appaiono messi a fuoco alla perfezione.

Tanto fascino ma privo di equilibrio

Ambientata negli anni ‘80, la protagonista indiscussa della serie è Sheila (Rose Byrne), una donna che non sta esattamente attraversando un periodo semplice della sua vita, ormai in apparenza priva di scopo e motivazioni. Detesta le sue abitudini e il suo corpo, detesta la noia e la monotonia della sua esistenza, detesta il marito Danny (Rory Scovel) in ogni modo possibile e sostanzialmente va avanti giorno dopo giorno odiando e insultando sé stessa, in totale balia degli eventi. Improvvisamente compare una scintilla di speranza: l'aerobica, attività esemplare per riprendere il controllo di sé stessa e della sua vita.

E la parte migliore di Physical in questi primi episodi è proprio il modo in cui presenta, gestisce e approfondisce la condizione di completa insoddisfazione di Sheila, grazie sicuramente alla grandiosa interpretazione della Byrne ma anche tramite alcuni furbi trucchetti. Il più evidente non può che essere la possibilità, sfruttata appieno, di poter sentire i pensieri della protagonista, capaci di trasformare qualunque o quasi sua linea di dialogo in un impasto di gelosia, disgusto e passivo-aggressivo.

Pensieri duri, ma i cui ineccepibili tempi comici riescono spesso a tramutare in un buon umorismo dark. Tuttavia da qui sorgono alcuni problemi: il nucleo portante di Physical è affascinante e funziona, ma non sembra essere ben contestualizzato. Sulla carta la serie è una comedy-drama e di conseguenza i toni e la struttura sono adeguati a questo genere, ma il mix per ora non è ben riuscito. La parte comedy, esclusi alcuni buoni momenti con i pensieri di Sheila, è piuttosto carente e non per mancanza di tentativi, molto sottili ma comunque presenti.

Il tono generale di Physical allora ne risente, poiché il drama è l'unico aspetto che risalta, nonostante la struttura, la durata delle puntate e il modo stesso in cui è trattato - più leggero e meno soffocante di una serie esclusivamente drammatica - non possono renderlo il solo elemento vincente. Physical è dunque una serie dal grande fascino e potenziale, sebbene necessiti di più equilibrio.

Physical - Serie Apple Physical è la nuova scommessa Apple nel campo delle comedy-drama e si presenta con un certo fascino, quasi esclusivamente legato alla caratterizzazione della protagonista Sheila. L'interpretazione superba di Rose Byrne, i suoi pensieri che cambiano e trasformano quasi ogni sua linea di dialogo, un sottile dark humour e l'immediatezza con cui viene presentata la sua insoddisfacente condizione sono indubbiamente gli aspetti migliori. Il nucleo della serie di conseguenza funziona e non poco, mentre il tono e la struttura intorno stridono un po'. Physical vuole essere una comedy-drama di nome e di fatto, quindi ha una precisa struttura, tono, e persino il dramma viene trattato in un modo particolare e - per quanto possibile - più leggero e meno soffocante. Ma, esclusi alcuni pensieri della protagonista, la parte comedy è carente. Insomma, Physical nel suo fascino deve trovare un equilibrio deciso.