Progetto Lazarus: le nostre prime impressioni sulla nuova serie targata Sky

Un'agenzia segreta si occupa di salvare l'umanità dall'estinzione sfruttando i loop temporali, in una serie che pur partendo bene convince solo in parte.

Progetto Lazarus: le nostre prime impressioni sulla nuova serie targata Sky
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Tra le serie in uscita su Sky e NOW ad agosto 2022, House of the Dragon ha attirato su di sé tutte le attenzioni, ma nonostante questo un altro titolo è pronto a sorprendervi, perché Progetto Lazarus sembra avere tutte le intenzioni di stupire gli abbonati Sky e NOW. Joe Barton è showrunner e sceneggiatore della serie, in 8 episodi che promettono una buona dose di adrenalina e azione. Dopo aver visto i primi due capitoli di questa stagione d'esordio siamo pronti per dirvi la nostra su uno show che, come capirete, mostra due volti molto diversi tra loro.

Tra inseguimenti e loop temporali

George (Paapa Essiedu) si occupa di sviluppare app per smartphone, e inizialmente lo seguiamo mentre cerca finanziamenti per il suo ultimo progetto. Tutto sembra andare a gonfie vele, mentre i mesi passano e George inizia a costruirsi un futuro radioso, ma qualcosa improvvisamente va storto. A diversi mesi di distanza dal COVID, un'altra minaccia tiene sotto scacco l'umanità, e quando tutto sembra perduto accade l'inimmaginabile: George si ritrova proiettato al 1 luglio 2022, ovvero sei mesi prima della nuova catastrofica epidemia, costretto a rivivere più volte una vita già vissuta.

Il primo pensiero che potrebbe venirvi in mente a questo punto, è sicuramente quello di trovarci davanti all'ennesimo prodotto pronto a sfruttare la tematica del loop temporale facendo il verso al Giorno della Marmotta, ma fortunatamente Progetto Lazarus dimostra di avere una sua anima da subito, mostrando un potenziale molto interessante che si sviluppa nel corso del primo episodio.

Infatti, soprattutto considerando che parliamo di una serie televisiva e non di un film, il ritmo sorprende in positivo, non lasciando spazio a eccessivi cali di tensione e anzi, mantenendo la storia coinvolgente. L'arrivo sulla scena di Archie (Anjli Mohindra) e di un'agenzia segreta aggiungono ulteriore vivacità alla vicenda principale, e l'idea di base funziona, soprattutto grazie ad un'esecuzione all'altezza delle aspettative.

Nel primo episodio assistiamo ad un inseguimento esplosivo ben girato, che nonostante non possa rivaleggiare con i film d'azione ad alto budget, riesce comunque a raggiungere il suo scopo, a dispetto di altre serie recenti di franchise blasonati che sotto questo aspetto hanno avuto più di un problema (vi ricordate la nostra recensione di Boba Fett?). Tutto sembra quindi al suo posto, ma dopo un pilot che non cede mai il passo a riempitivi o cali di tensione, ecco che col secondo capitolo la serie inciampa mostrando le prime crepe.

L'altra faccia della medaglia

Le esplosioni, i viaggi nel tempo, ed il ritmo serrato lasciano il campo, nel secondo episodio, ad un ‘inversione di rotta abbastanza preoccupante che lascia perplessi. Dopo aver introdotto l'agenzia segreta per la quale lavora Archie, e l'obiettivo di quest'ultima di non far estinguere la razza umana viaggiando nel passato, tutto sembra portare ad una storia ricca di adrenalina e tensione, ma così non è. Infatti nella seconda puntata ci troviamo non soltanto a seguire un ritmo estremamente rallentato, ma l'atmosfera ansiogena del primo episodio viene quasi completamente spazzata via da siparietti che oltre che risultare scontati e quasi inutili, rendono ridicolo e privo di pathos tutto ciò che accade in scena.

I tuffi nel passato che ci vengono mostrati per farci capire come opera l'agenzia finiscono per essere un mero pretesto atto ad approfondire il passato di Archie e George, e le varie catastrofi diventano la cornice di dialoghi e triangoli amorosi melensi visti e rivisti in altri titoli del genere, svilendo tutto la narrazione e rendendo Progetto Lazarus una serie a due facce.

Come avrete capito leggendo le nostre prime impressioni, ci troviamo quindi davanti ad un titolo che porta in scena un pilot molto convincente, prima di fare dei passi indietro nell'episodio successivo. A questo punto, ciò che resta da capire è come sarà il resto di questa prima stagione, perché se tutto tornerà al livello del pilot, allora ci troveremo davanti ad un grande titolo, ma se la strada scelta sarà quella dei triangoli amorosi lasciando soltanto sullo sfondo il destino del mondo, allora Progetto Lazarus rischia di mandare in cenere quella che era un'ottima base di partenza. Se amate i thriller fantascientifici potreste apprezzare questa prima parte, ma il nostro consiglio è di prepararvi al fatto che dopo un'apertura appassionante, ciò che segue non sembra mantenere, per il momento, lo stesso livello qualitativo.

Progetto Lazarus I primi due episodi di Progetto Lazarus lasciano diversi dubbi che potranno essere risolti soltanto alla fine di questa stagione d'esordio. Infatti, dopo una partenza col botto, il secondo capitolo si dimostra fiacco e privo di tensione, e sarà da capire quale strada verrà seguita nelle puntate restanti. Il thriller fantascientifico a base di loop temporali di Joe Barton, mette in campo delle buone idee, ma vista la scarsa originalità di ciò che è alla base della storia, basta poco per trasformare un'ottima serie in un'occasione mancata. Per questo motivo, se siete fan del genere vi consigliamo di dare una chance a Progetto Lazarus, tenendo però a mente che da queste prime battute ci troviamo davanti ad un prodotto molto altalenante.