First look Red Widow - Stagione 1

L'esordio di Red Widow è ambizioso, ma poco convincente

First look Red Widow - Stagione 1
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Le donne sembrano essere le nuove protagoniste preferite per i serial targati ABC. Programmato negli Stati Uniti nella sera di domenica dopo Once Upon a Time e Revenge, Red Widow soffre del confronto diretto con due degli show di maggior successo degli ultimi anni del network televisivo posizionandosi a un livello inferiore. Il ritorno al piccolo schermo della sceneggiatrice Melissa Rosenberg non è privo di aspetti positivi, ma i primi episodi del serial non convincono del tutto.

Da casalinga a criminale

Marta Walraven (Radha Mithcell) è cresciuta tra la criminalità russa, ma vorrebbe che il marito Evan (Anson Mount) si allontanasse dai loschi affari che coinvolgono da vicino la sua famiglia. L'uomo è brutalmente ucciso davanti agli occhi del figlio minore della coppia e Marta viene a sapere che lui e suo fratello (Will Traval) dovevano una cospicua somma di denaro a un boss molto temuto. La polizia, nel frattempo, è alla ricerca di una chiavetta USB di Evan e la donna scopre che contiene tutti i documenti che doveva consegnare agli agenti per permettere alla moglie e ai figli di entrare nel programma di protezione testimoni. Marta, per proteggere chi ama, cerca di ripagare il debito del marito e incontra il boss Nicholae Schiller (Goran Visnjic) che la convince a lavorare per lui.

Una sceneggiatura fragile

Ispirato dalla serie olandese Penoza, Red Widow cerca di gettare le basi per un serial al femminile atipico, ma il suo obiettivo viene raggiunto solo in parte.
Melissa Rosenberg, dopo aver fatto parte del team creativo di Dexter, si è dedicata negli ultimi anni all'adattamento cinematografico della saga di Twilight e sembra aver perso un po' del suo feeling con i ritmi e le esigenze di un progetto televisivo.
Il prologo che conduce all'omicidio di Evan non aiuta, anzi ostacola, la trama del pilot che ne risulta appesantito. I momenti romantici e le discussioni tra marito e moglie sono prive di emozioni e si sarebbe potuto iniziare la narrazione dalla morte dell'uomo senza troppi problemi.
I personaggi faticano a convincere e solo nella seconda parte delle due ore di cui è costituita la prima puntata si iniziano a delineare le varie personalità.
L'idea di una madre di famiglia e casalinga che si trasforma in spacciatrice e criminale pur di salvare e proteggere i figli ha una sua originalità, ma le situazioni sembrano per ora edulcorate e del tutto irrealistiche come nel caso dell'approccio di Marta al divorziato che lavora al porto per convincerlo ad aiutarla.

Personaggi in evoluzione

Radha Mitchell fatica più del dovuto a trovare la giusta alchimia con Anson Mount nelle scene tra i due coniugi, mentre la sua interpretazione inizia ad avere più sfumature e spessore quando inizia la doppia vita del suo personaggio. Il ruolo sviluppato nel migliore dei modi nei primi episodi è quello affidato a Goran Visnjic che dà vita a un boss mafioso sopra le righe, affascinante, e dotato di una sua cinica ironia.
I ruoli secondari rimangono un po' in ombra, ma Jaime Ray Newman e Lee Tergesen (rispettivamente la sorella della protagonista e il partner in affari di Evan e poi di Marta), si distinguono in positivo riuscendo a suggerire dei lati nascosti e una possibile evoluzione dei loro personaggi.

Red Widow - Stagione 1 Il pilot di Red Widow non permette di capire se il serial sia destinato a migliorarsi nel corso degli otto episodi di cui è composta la prima stagione. Gli elementi potenzialmente positivi ci sono, ma vengono messi a rischio da una sceneggiatura poco solida che potrebbe decretarne il fallimento. Il serial ha qualche chance di sopravvivenza grazie ai suoi interpreti e a eventuali svolte nella trama, che sembrano possibili e persino probabili. Il pilot, tuttavia, si inserisce tra i progetti di mediocre qualità destinati a riempire i palinsesti di metà stagione.