Save Me Too: prime impressioni sulla seconda stagione, in arrivo su Sky

Dopo una valida prima stagione, Nelly Rowe continua a indagare sulla scomparsa della figlia e su un oscuro giro di prostituzione minorile

Save Me Too: prime impressioni sulla seconda stagione, in arrivo su Sky
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Il cinema e la tv ci hanno abituato ai grandi investigatori, dotati di capacità intellettuali tanto sottili da rendere la risoluzione di un caso quasi un gioco da ragazzi; ci sono poi i poliziotti determinati, che vanno a fondo delle vicende a costo di giocarsi salute e carriera; ma cosa succede quando sono gli uomini comuni a gettarsi a capofitto in complesse indagini? Nelson "Nelly" Rowe (Lennie James) è uno di questi ultimi, privi di risorse e di appoggio, ma deciso a fare di tutto pur di scoprire la verità.

Nella serie thriller drama Save Me (andata in onda su Sky nel 2018) l'uomo è sospettato del rapimento della figlia, ma comprende fin da subito che qualcosa non torna e che qualcuno vicino a lui potrebbe essere coinvolto. Le indagini personali di Nelly continuano nella seconda stagione, dal titolo Save Me Too,, tingendo di giallo la programmazione di Sky di questo mese a partire dal 10 agosto 2020. Riuscirà Nelly ad avvicinarsi alla verità sulla scomparsa della figlia? Per scoprirlo abbiamo visto le prime due puntate di Save Me Too in anteprima: ecco le nostre impressioni!

Un incubo senza fine e nuovi problemi all'orizzonte

Save Me Too, a circa due anni di distanza dalla messa in onda della prima stagione, segna il ritorno di Lennie James nei panni di Nelly Rowe, un padre che non si arrende di fronte alla scomparsa della figlia. Gli ultimi concitati episodi della scorsa stagione ci hanno condotto in un viaggio inquietante alla scoperta dei più oscuri lati della criminalità, tra video pedo pornografici caricati sul dark web e aste per la vendita di minorenni per il traffico sessuale. Le prime due puntate di Save Me Too sembrano mettere in pausa la ricerca frenetica di Nelly, per esplorare con un ritmo più calmo il difficile ritorno alla vita normale. A distanza di 17 mesi dalla scomparsa della figlia Jody (Indeyarna Donaldson-Holness), Nelly non riesce ancora a darsi pace.

Consapevole di essere andato estremamente vicino al ritrovamento della ragazza, fa di tutto per continuare la propria indagine personale, ma anche stavolta la polizia sembra mettergli i bastoni fra le ruote più che aiutarlo, soprattutto dopo i recenti sviluppi. Un sospettato coinvolto nel giro di prostituzione scoperto da Nelly muore infatti in circostanze misteriose e sul protagonista ricadono nuove accuse.

Privo di punti di riferimento, l'uomo fatica a riadattarsi alla vita normale alla quale amici e conoscenti vorrebbero riportarlo. Nelly ha però intrapreso una battaglia personale e quasi del tutto solitaria, che permette non solo alla serie di gettare carne sul fuoco come preludio a un'altra buona stagione, ma anche al personaggio di Nelly di proseguire il proprio arco di redenzione.

Da uomo che "vive alla giornata", disinteressato alla figlia che non vede da anni, il protagonista si è gradualmente trasformato in un improbabile eroe determinato a concentrare tutti i propri sforzi sulla ricerca della ragazza, ma che non perde mai tratti che lo contraddistinguono. La prima stagione ha segnato una buona crescita psicologica per il protagonista, che potrebbe riservarci molte sorprese anche in queste nuove puntate.

Un nuovo drama familiare?

Pur con il suo svolgimento lento e una componente action non troppo spiccata - se non verso le battute finali - la prima stagione di Save Me ha raccolto ottimi pareri da parte di pubblico e critica. Questo crime thriller inglese prodotto e sceneggiato dallo stesso Lennie James si è distinto da molti altri polizieschi per ambientazione e svolgimento dei fatti. Le più classiche indagini di polizia sono state infatti soppiantate (rendendo la presenza degli sbirri molto esigua) dalle ricerche di un uomo comune, un protagonista imperfetto circondato da personalità altrettanto problematiche. Immersa in un'ambientazione ben diversa dalle villette a schiera che siamo abituati a vedere nei polizieschi di stampo british, Save Me Too ha anche i tratti di un dramma corale e familiare. Sotto i riflettori non è infatti solo il dolore di Nelly e della ex Claire (Suranne Jones), ma quello delle figure che circondano il protagonista. Save Me crea un'affascinante rete che unisce tra loro i personaggi della serie, che si muovono in un quartiere popolare dove tutti sembrano conoscere tutti. Le situazioni personali di questi individui sono uno dei più evidenti punti di forza del prodotto, capace al tempo stesso di fornire allo spettatore un punto di vista originale rispetto a molti altri crime e di dare alla serie un tocco drama.

La forte presenza di una componente familiare si sente fin da subito anche nell'apertura della seconda stagione: questo elemento sembra preannunciare nuove dinamiche relazionali complesse, che Nelly dovrà affrontare parallelamente alla propria battaglia personale. Saper bilanciare con una scrittura equilibrata la trama principale e l'approfondimento delle vite di tutte le figure in gioco sarà una sfida per questa seconda stagione, che dovrà offrire inoltre un po' di azione in più e dei validi elementi di novità, per distinguersi positivamente dalle scorse puntate.

La primissima scena sembra però promettere molto. L'immagine di un Nelly sconvolto e insanguinato ci fa capire che i guai per il protagonista sono appena iniziati. Sta a noi scoprire cos'è successo nelle prossime puntate, in onda su Sky Atlantic a partire dal 10 agosto 2020!