First look Secret City - Stagione 1

Dopo la conclusione di Fringe, Anna Torv ritorna sul piccolo schermo come protagonista di un interessante thriller a sfumature politiche ambientato nella città di Canberra, in Australia

First look Secret City - Stagione 1
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Anna Torv, la star di Fringe, è ritornata a lavorare per il piccolo schermo in occasione del nuovo progetto che ha debuttato il 5 giugno su Showcase, Secret City.
La serie australiana tratta dai romanzi scritti da Chris Uhlmann (un reporter di grande esperienza nel campo della politica) e Steve Lewis intreccia questioni sociopolitiche alle indagini di una giornalista alla ricerca della verità, potendo contare su un cast di ottimo livello.
Il debutto di Secret City ha ottenuto una buona accoglienza per quanto riguarda i dati di ascolto e i primi due episodi hanno introdotto con bravura l'intrigante trama.

Una giornalista alla ricerca della verità

La storia è ambientata a Canberra, durante una situazione politica contraddistinta da una crescente tensione tra Stati Uniti e Cina.
A Pechino la studentessa Sabine Hobbs (Alice Chaston) si dà fuoco in segno di protesta. Poco tempo dopo, in Australia, la giornalista Harriet Dunkley (Torv) assiste al ritrovamento del corpo senza vita di un giovane in un lago e capisce che c'è qualcosa di strano quando scopre che il ventiquatrenne non è presente in nessun modo sui social media e non c'è traccia di lui online, elemento che la porta a pensare a una falsa identità. Il caso si complica ancora di più quando la reporter si rende conto che le sue telefonate sono controllate, in particolare dopo che la sua fonte nell'intelligence le consiglia di stare attenta e non attirare troppo l'attenzione.
La scoperta di un legame tra Sabine e il giovane morto convince quindi Harriet che il governo stia nascondendo qualcosa, mentre alcuni segreti scoperti da Kim Gordon (Damon Herriman) causeranno una svolta drammatica, e nell'ombra dell'attività del governo si celano manipolazioni e accordi internazionali dalle sfumature forse criminali.

Un progetto convincente e di qualità

Le prime due puntate di Secret City introducono con efficacia la complessa trama alla base della narrazione, riuscendo al tempo stesso a introdurre in modo approfondito e attento i personaggi principali. La sceneggiatura scritta da Greg Waters, Belinda Chayko e Matt Cameron si contraddistingue per una buona qualità e per i dialoghi a tratti taglienti e cinici.
Il vero punto di forza del progetto per il piccolo schermo è tuttavia rappresentato dalla performance del cast: Anna Torv propone una giornalista determinata ma non priva di punti deboli professionali e personali; Jacki Weaver mette a frutto la sua esperienza con un ruolo che sembra destinato ad avere più spazio nei prossimi episodi; e Damon Herriman supera con bravura il difficile compito di interpretare un transgender che decide di agire per scoprire la verità mettendo così la propria vita a rischio.
Le prime due puntate della serie gettano ottime basi per costruire un thriller coinvolgente per chi ama un'atmosfera da spy story inserita in un contesto realistico e legato alle tensioni internazionali. La conoscenza delle tematiche dimostrata da Uhlmann è stata infatti sicuramente importante per portare sul piccolo schermo un intreccio che ricorda a tratti prodotti di livello realizzati nel Regno Unito o dalle emittenti scandinave che hanno ottenuto un successo a livello internazionale, situazione che questa interessante proposta australiana non dovrebbe faticare a replicare.

Secret City - Stagione 1 Chi ha apprezzato Anna Torv in Fringe non resterà deluso, nonostante l'assenza di elementi sci-fi, da Secret City. L'ottimo insieme composto da qualità tecnica, interpretazioni brillanti e intrighi internazionali anima una serie dalle ottime potenzialità che con le prime due puntate attira l'attenzione e suscita la voglia di scoprire cosa accadrà nei prossimi capitoli della storia.