Temple: prime impressioni sul medical drama con Mark Strong

Una clinica sotterranea che promette di curare pazienti lontano dagli occhi dello stato, in un medical drama oscuro che vede protagonista Mark Strong.

Temple: prime impressioni sul medical drama con Mark Strong
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I medical drama ai quali siamo abituati sono solitamente ambientati in ospedali labirintici, nei quali i casi di malattie rare spuntano come funghi mentre i protagonisti instaurano relazioni più o meno stabili che spesso coinvolgono gli operatori della struttura. Per quanto riguarda Temple, uno dei titoli più attesi tra le uscite Sky di luglio, il setting assume tutta un'altra forma, spostandosi nelle viscere della città tra le vie nascoste di una delle stazioni metropolitane londinesi. Un luogo sporco e cupo, dal quale il racconto si dirama intrecciando vite e situazioni al limite. Dopo aver visto in anteprima i due episodi iniziali di questa prima stagione, eccovi le nostre impressioni su Temple.

A fuoco lento

Daniel Milton (Mark Strong) è un chirurgo rinomato che vede la sua vita cambiata da una notizia che sconvolgerà la sua famiglia. A quel punto, Daniel decide di prendere in mano la situazione e, anche infrangendo la legge, cerca di reagire proponendosi come una valida alternativa per chi non trova le risposte sperate nel sistema sanitario nazionale. La sua clinica diventa così un'opzione per tutte quelle persone che non vogliono trovarsi immischiate nella rigida burocrazia dei sanatori, diventando un faro per la speranza di tanti. Purtroppo, le cose prendono velocemente una brutta piega e le vite di Daniel e del suo losco collaboratore si legheranno ad un criminale in fuga, il quale cercherà l'aiuto del nostro protagonista per non cadere nelle mani della legge.

Nei primi due episodi di questa season, inizia a prendere forma la struttura principale del racconto che verterà sul criminale curato e tutto ciò che ne consegue, mentre attraverso flashback e approfondimenti vari i personaggi vengono esplorati. La vita di Daniel diventa centrale nella narrazione, e già in queste fasi iniziali capiremo cosa lo ha portato a fare una scelta così drastica. Le premesse per una storia ricca di tensione ed emozioni, come avrete capito, ci sono tutte, ma col passare del tempo emergono diversi limiti. La vicenda principale, ad esempio, stenta decollare in modo deciso pur giocando le sue carte attraverso intrecci e colpi di scena.

Infatti, se alcuni approfondimenti sono interessanti, ciò che viene raccontato non riesce mai a coinvolgere fino in fondo e il ritmo di questo inizio è a tratti quasi soporifero. Ovviamente ci sono alcune rivelazioni che danno una spinta in più, ma sembra mancare quel mordente che renderebbe tutto più affascinante. Nello specifico, i tanti spezzoni dedicati al passato, uniti ad alcuni momenti morti, sono la vera causa di questa falsa partenza, mentre la vicenda principale resta come bloccata tra passato e presente, sviluppandosi in modo abbastanza confuso e senza riuscire a creare quella tensione che renderebbe il racconto più coinvolgente.

Chiaramente, questo è un giudizio parziale e non una bocciatura visto che mancano ben 6 episodi al finale, ma è indubbio che ci saremmo aspettati un avvio diverso. Detto questo, quello che viene costruito in vista dei restanti capitoli lascia aperte diverse porte, ed è possibile che una volta ingranata la giusta marcia la musica possa cambiare. Le varie storyline sembrano infatti riservare un prosieguo esplosivo, e non ci sorprenderebbe un'eventuale svolta decisiva in grado di giovare a tutta la produzione. Certo se consideriamo la mole di titoli in uscita su tutte le piattaforme, partire col piede sbagliato non è certo il massimo, e rischia di allontanare gli spettatori prima del tempo.

Sempre più spesso, visto anche il poco tempo a disposizione, tendiamo a dare giudizi affrettati basati sui primi passi di un titolo, e questo non gioca sicuramente a favore di Temple che, pur prendendosi il suo tempo, pone le basi per una storia che potrebbe spiccare il volo da un momento all'altro. A conti fatti, è chiaro che in queste battute iniziali assistiamo ad episodi dedicati alla costruzione dell'impianto narrativo principale, e per questo aspettiamo di vedere come si evolverà il resto della season prima di dare un giudizio. Temple per il momento è una serie limitata da alcuni problemi legati soprattutto al ritmo, ma sarebbe sbagliato sottostimare il potenziale ancora rimasto inespresso.

A questo punto vi rimandiamo alla nostra futura recensione finale, in attesa di capire come le basi messe in gioco si evolveranno nel corso di questo primo ciclo di episodi. Nel frattempo, se siete alla ricerca di un thriller che possa elettrizzare queste torride giornate, vi consigliamo di leggere anche la nostra recensione di Omicidio a Easttown, una serie riuscita che vi terrà incollati allo schermo.

Templeserie La prima impressione è spesso decisiva per il successo di una serie, ma giudicare Temple dopo questi primi episodi sarebbe un errore. Infatti, pur stentando a decollare la vicenda principale pone le basi per un finale tutt'altro che scontato, e se l'impatto iniziale non è dei migliori, Temple potrebbe comunque stupire nei restanti capitoli, che speriamo possano dare una svolta al titolo.