First look The Lion Guard

In occasione della presentazione della nuova serie di Disney Junior abbiamo anche potuto guardare il primo episodio di The Lion Guard, che verrà trasmesso il prossimo 11 marzo, per raccontare la storia di Kion

First look The Lion Guard
Articolo a cura di

Simba e Nala hanno un nuovo figlio: dopo Kiara arriva Kion, leone col ciuffo rosso che si diverte a scorrazzare per le Terre del Branco insieme al suo amico Banga, un tasso del miele che si distingue per il suo grande coraggio. Mentre la matura e più proiettata al futuro Kiara ragiona su quello che sarà il proprio destino, per diventare regina delle Terre, il secondogenito di Simba è esclusivamente orientato al divertimento, fino a quando non arriverà la chiamata degli antenati, che decideranno di insignirlo del ruolo di capitano della Guardia dei Leoni. Il suo compito sarà quello di difendere le Terre del Branco riunendo a sé i leoni più coraggiosi, oppure gli animali più coraggiosi, senza esclusioni.

The Animal Guard

L'episodio speciale che dà il via ai dieci episodi restanti della serie tv ci permette di fare la conoscenza di quella che sarà la squadra di Kion, che riunisce a sé Banga il coraggioso tasso del miele, Fuli il ghepardo più veloce, Beshte il forte ippopotamo e Ono l'airone intellettuale dalla vista acuta. La formula è ripetuta quasi fosse una cantilena per tantissime volte nel corso della puntata, facendoci ricordare immediatamente che il target ideale di The Lion Guard è quello Junior, composto dagli spettatori più piccoli. La realizzazione è comunque matura, perché i temi proposti sono pur sempre figli di quel Re Leone che impediva a Simba di recarsi presso i confini delle Terre del Branco, fino al cimitero degli elefanti. Qui vivono le iene, adesso molto più dolci nelle fattezze e nelle movenze, rese più simili ad animali bonari, ma che la natura ha costretto a vivere in maniera emarginata, vivacchiando, come se rappresentassero a tutti gli effetti la plebe romana ai tempi dei patrizi. Siamo ben lontani dal terzetto acido e con poco senno che Scar guidava nel 1994, spiegando come avrebbero ottenuto il dominio delle Terre.

Una serie dedicata ai più giovani

L'atmosfera è sempre, comunque, solare e gioviale: le Terre del Branco non precipitano mai nella notte, non lasciano spazio a toni scuri o a ombre, tranne per quei pochi minuti nel regno delle iene, che però si tengono ben distanti dall'offrire temi che possano sfociare nella cupezza; anche quando il capo dei canidi maculati prova a imbastire un piano malvagio si ritrova costretto, per necessità di script, a stemperare gli animi inseguendo un insolito insetto, un improvvisato pasto da guadagnare al più presto. Il comico interrompe immediatamente sul nascere la possibilità di far spaventare il proprio utente finale, che rimane sempre colpito ed emozionato dalle movenze di Rafiki, molto meno avvezzo al chiacchiericcio e sempre pronto a delle movenze ballerine, o anche a Timon e Pumbaa, in questa prima declinazione di The Lion Guard eccessivamente nascosti. Si può però apprezzare indubbiamente la possibilità di riavere entrambi i personaggi con i doppiatori originali de Il Re Leone 2. D'altronde Tonino Accolla, che aveva doppiato il suricata nel primo lungometraggio, lasciò il personaggio già nel sequel.
The Lion Guard, in ogni caso, pur ponendosi l'obiettivo di creare un connubio tra personaggi noti, apprezzati dal pubblico maturo, e presenze nuove, che possono essere apprezzate dal pubblico giovanile, è necessariamente costretto a rivedere alcuni passaggi del Classico originale.

Tra questi l'aggiunta di alcuni elementi della storyline di Scar, che in qualità di fratello di Mufasa, Re delle Terre del Branco, si ritrova così a capo della Guardia del Leone. La sua, a quanto pare, è stata l'ultima reggenza, prima che si sciogliesse definitivamente la truppa di leoni: gestione terminata in maniera poco felice, con l'intera guardia rivoltatasi a Scar, intenzionato a conquistare il trono con la forza. Un elemento narrativo che viene aggiunto appositamente per tale declinazione, ma che nel 1994 non ebbe assolutamente spazio, tanto da non aver mai dato un ruolo preciso al fratello di Mufasa. Una libertà che quasi sicuramente il target di riferimento non noterà, sia per poca conoscenza del film originale sia per non volersi soffermare su tali aspetti: resta comunque un'edulcorazione della storia originale che viene giustificata là dove si decide, in partenza, di attribuire a Scar un ruolo del quale mai si era parlato, cioè quello di capo della guardia dei leoni.
The Lion Guard nel suo episodio speciale lascia quindi intendere che le intenzioni sono comunque quelle di offrire un prodotto giovanile, fresco e che possa in qualche modo trasmettere un messaggio gioviale ai propri spettatori: innanzitutto, seguendo il fil rouge che anche Zootropolis ha reiterato, chiunque può fare tutto, nulla è impossibile, ad esempio anche un tasso del miele può, sfruttando il proprio coraggio, entrare nella Guardia dei Leoni. L'intenzione è inoltre quella di far tornare in auge un franchise che negli anni è sempre stato apprezzato, grazie ad alcuni personaggi sempre attuali e mai passati di moda come Timon e Pumbaa, per i quali ci attendiamo più spazio nelle prossime puntate.

The Lion Guard Gli episodi introducono nuovi personaggi, inclusi alcuni che riusciranno sicuramente a conquistare il pubblico più giovane, a partire da Banga il tasso del miele. L'animazione è lussureggiante, ben colorata, sempre allegra e gioviale e ricorda con tutte le tematiche il film originale, elemento che accresce tantissimo la qualità del prodotto offerto. Insieme a una colonna sonora ben ispirata e orecchiabile, a partire dalla Zuka Zama di Banga, che si candida come Hakuna Matata del 2015, The Lion Guard può essere la serie tv animata di questa stagione. Chiaramente le libertà narrative citate possono non convincere del tutto ma si deve tener presente che il target scelto è quello dei più piccoli, in linea con il target ideale Disney Junior.